Discarica “Le Crete”: Sentenza Tar Umbria riferita ad ampliamento nuovo capannone per la produzione di compost, non al ricorso sulla sopraelevazione del secondo calanco

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Discarica “Le Crete”: Sentenza Tar Umbria riferita ad ampliamento nuovo capannone per la produzione di compost, non al ricorso sulla sopraelevazione del secondo calanco

980/2018 G.M.
COMUNICATO STAMPA
Discarica “Le Crete”. Il Sindaco, Giuseppe Germani afferma: “la sentenza del Tar  è riferita all’ampliamento del nuovo capannone per la produzione di compost di qualità e non al ricorso sulla sopraelevazione del secondo calanco autorizzato dalla Regione di cui non è ancora iniziata la discussione” 
• Rispetto alla sentenza del Tar l’Amministrazione Comunale valuta l’apposizione del Comune di Orvieto dinanzi al Consiglio di Stato 
(ON/AF) – ORVIETO – 19.12.18 – A seguito della sentenza pubblicata il 14 dicembre 2018 con la quale il TAR Umbria ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Orvieto avverso la determinazione dirigenziale n. 283 del 18/01/2017 assunta dalla Regione Umbria in merito alla determinazione di non sottoporre al procedimento di valutazione ambientale il progetto presentato dalla società S.A.O. s.r.l. ora ACEA Ambiente s.r.l. avente ad oggetto “Progetto di realizzazione di un nuovo fabbricato per la maturazione e lo stoccaggio del compost di qualità – loc. Pian del Vantaggio 35/A – Orvieto”, questa mattina, il Sindaco, Giuseppe Germani unitamente al Dirigente Tecnico del Comune, Ing. Francesco Longhi e del responsabile del Settore Ambiente, Ing. Roberto Sacco hanno illustrato alla stampa il quadro della questione precisando che:
“La realizzazione del nuovo fabbrico si inserisce all’interno del progetto di ‘Revamping dell’impianto di trattamento rifiuti …’ per il quale in data 11 agosto 2011 con atto rep. 20/2011 la provincia di Terni, a seguito di procedimento di VIA del 01 giugno 2011, ha rilasciato l’autorizzazione Integrata Ambientale  (A.I.A.). Con tale provvedimento è stata anche autorizzata la sopraelevazione del cosiddetto secondo calanco con un ampliamento di circa 495.000 mc; l’atto autorizzativo ha accolto le riserve del Comune di Orvieto stralciando la fase di ampliamento richiesta dalla società del cosiddetto terzocalanco.
In data 11 ottobre 2016 la soc. S.A.O. s.r.l. ora ACEA Ambiente s.r.l. ha presentato alla Regione Umbria ente competente il progetto per la realizzazione di un nuovo fabbricato per la maturazione e lo stoccaggio del compost di qualità, il cui obiettivo come riportato nella relazione tecnica illustrativa del progetto è quello ‘di ottimizzare gli spazi complessivi del polo impiantistico, introducendo un nuovo fabbricato volto a costituire un’appendice funzionale dell’impianto di trattamento rifiuti e compostaggio di qualità da poco tempo oggetto di revamping, all’interno del quale si prevede di incrementare gli spazi destinati all’attività di recupero della sopracitata frazione organica e del verde da raccolta differenziata per la produzione del compost di qualità. In particolare il fabbricato sarà destinato a coadiuvare la fase finale del processo (la maturazione del compost) e garantire il successivo stoccaggio del prodotto finito (compost di qualità) prima della commercializzazione’. 
Il progetto è stato sottoposto alla procedura di VIA / valutazione di impatto ambientale e con determinazione dirigenziale n. 283 del 18/01/2017 sopra richiamata il dirigente delegato dalla Regione Umbria ha emanato il provvedimento di non assoggettabilità contro il quale il Comune di Orvieto a seguito della delibera della Giunta Comunale n. 15 del 07 febbraio 2017 ha autorizzato il Sindaco a conferire apposito mandato all’Avv.to Valentina Stefutti per il ricorso al competente TAR avverso la determinazione n. 283/2017, ritenendo sussistere valide ragioni per opporsi a tale provvedimento in particolare a riferimento di alcune raccomandazioni del Servizio Pianificazioni e Tutela Paesaggistica della Regione:
– incrementare, laddove possibile, la vegetazione esistente con l’inserimento di formazioni forestali collocate lungo il perimetro del lotto non in modo lineare, ma in ordine sparso, al fine di potenziare l’effetto di naturalità dell’area piantando essenze autoctone ad accrescimento differente e veloce in sintonia con la vegetazione presente in loco;
– migliorare lo studio di inserimento paesaggistico dal punto di vista cromatico evitando l’effetto scacchiera e adoperando tinteggiature con tonalità più chiare e più scure pur restando all’interno delle tonalità naturali della gamma delle terre;
– valutare di intervenire sulla cromia del capannone di considerevoli dimensioni già esistente e posto accanto al nuovo fabbricato da realizzare per la maturazione del compost di qualità, in modo da adoperare le stesse tonalità di colore;
– valutare la possibilità di riuscire a contenere l’altezza del fabbricato fuori terra  a metri 9, al fine di ridurre l’impatto visivo e paesaggistico;
– valutare la possibilità di abbassare la quota di spiccato del fabbricato riducendo al minimo i riporti”.
Il Comune con ricorso al TAR ha proposto censura della decisione regionale di non sottoporre l’intervento a procedura di V.I.A. impedendo di fatto la valutazione della raccomandazioni formulate dal servizio di Pianificazione e Tutela Paesaggistica.
Con ordinanza n. 74 del 2017 il T.A.R. ha respinto la richiesta di misure cautelari richieste dal legale del Comune di Orvieto.
A seguito dell’emanazione della determinazione n. 283/2017 la regione Umbria con determinazione dirigenziale n. 112 del 10/01/2018 ha approvato il ‘Progetto di realizzazione di un nuovo fabbricato per la maturazione e lo stoccaggio del compost di qualità – località Pian del Vantaggio 35/A – Orvieto’ autorizzando la modifica sostanziale del complesso impiantistico di trattamento  e smaltimento di rifui non pericolosi già autorizzato con provvedimento A.I.A. n. 20/2011.
Il Comune di Orvieto ha proposto ricorso al TAR per motivi aggiunti chiedendo l’annullamento della determina n. 112/2018.
Parallelamente alle procedure in corso relative al progetto per la realizzazione del nuovo fabbricato, in data ottobre 2017  la società ACEA Ambiente s.r.l. ha trasmesso al regione Umbria, ente competente e al Comune di Orvieto il progetto di ‘adeguamento morfologico del sito ed ottimizzazione dei volumi e del capping sommitale rimodulazione’ (cosiddetto secondo calanco) che prevede di fatto un ampliamento del secondo calanco di circa 350.000 mc.
Il progetto è stato autorizzato dalla regione Umbria dal dirigente delegato con determinazione dirigenziale n. 7019 del 05 luglio 2018, contro questo atto le associazioni Amici della Terra e Italia Nostra hanno presentato ricorso al TAR, il Comune si è costituito giusta delibera della Giunta Comunale n. 202 del 31 luglio 2018.
In conclusione la sentenza TAR Umbria ricorso RG 102/17 del 14 dicembre 2018 al punto 10 cita: ‘È materia del contendere la legittimità dei provvedimenti riguardanti il progetto di realizzazione di un nuovo fabbricato per la maturazione e lo stoccaggio del compost di qualità nell’ambito della discarica Le Crete, sita in località Pian del Vantaggio nel Comune di Orvieto’”.
 

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Ultimo aggiornamento
19/12/2018