Esiti della Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale n. 12 che ha ascoltato in audizione il Commissario Straordinario Usl Umbria 2

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Esiti della Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale n. 12 che ha ascoltato in audizione il Commissario Straordinario Usl Umbria 2

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 340/20 G.M. del 15.05.20 
Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale n. 12: Audizione del Commissario Straordinario Usl Umbria 2 su assetti funzionali dell’Ospedale “Santa Maria della Stella” durante l’emergenza sanitaria Covid e modalità di ripresa delle attività ordinarie, dotazioni di personale e apparecchiature
• Avviato approfondimento su Bilancio Sociale 2020 – PRINA per la Non Autosufficienza e riorganizzazione Servizi della Zona Sociale  
• Approvata all’unanimità scheda di progetto del Centro Antiviolenza “Albero di Antonia” per la sottoscrizione dell’accordo di collaborazione con la Regione Umbria – anno 2020  
(ON/AF) – ORVIETO – Nel pomeriggio di ieri, si è riunita in modalità telematica, la Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale n. 12 a cui hanno partecipato i Sindaci di: Orvieto, Porano, Castelgiorgio, Ficulle, Monteleone e Fabro ed il Direttore del Distretto di Orvieto, Dr.ssa Teresa Manuela Urbani nonché il Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Orvieto, Dr. Dino Bronzo.
La videoconferenza si è aperta con l’Audizione del Commissario Straordinario Usl Umbria 2, Dr. Massimo De Fino il quale ha aggiornato i Sindaci sulla funzionalità dell’Ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto e sulla prospettiva di ripresa di tutte le attività ordinarie dopo l’emergenza sanitaria, con particolare riguardo alle dotazioni di personale e di apparecchiature. 
Tutti i Sindaci presenti, in particolar modo quelli dei Comuni di Porano e Castel Giorgio, Marco Conticelli e Andrea Garbini, territori particolarmente colpiti dall’emergenza Covid, hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla responsabile del Distretto di Orvieto Dott.ssa Urbani e dal Dipartimento Igiene e Protezione nella figura del Dott. Mattorre.
 
Il Sindaco di Castel Giorgio, ha poi richiamato l’attenzione del Commissario sulle Case Riposo, luoghi particolarmente a rischio, in questa fase dell’emergenza chiedendo attenzione anche per il futuro. 
Il Commissario Straordinario ha confermato la massima attenzione ed impegno per le esigenze del territorio orvietano e per le aspettative che riguardano le componenti fragili del tessuto sociale come la popolazione anziana, esprimendo infine la disponibilità e la volontà di tornare in audizione quando necessario.
La Conferenza dei Sindaci è quindi proseguita con gli altri argomenti all’ordine del giorno quali: 1)  Bilancio Sociale 2020 – PRINA / Piano regionale Integrato per la Non Autosufficienza e  riorganizzazione Servizi afferenti la Zona Sociale n. 12; 2) condivisione e autorizzazione alla presentazione della scheda tecnica di progetto del Centro Antiviolenza “Albero di Antonia” finalizzata alla sottoscrizione dell’accordo di collaborazione con la Regione Umbria anno 2020. 
Di seguito l’esito dei lavori: 
Bilancio Sociale 2020 – PRINA / Piano regionale Integrato per la Non Autosufficienza e riorganizzazione Servizi della Zona Sociale
Con l’istituzione del Fondo regionale per la Non Autosufficienza, la Regione Umbria ha inteso garantire un maggiore impegno pubblico per le persone disabili, minori e adulti, non autosufficienti e anziani non autosufficienti. Concretamente si tratta di un aumento delle risorse messe in campo e una progettualità diretta a strutturare un sistema locale di welfare idoneo ad accompagnare e tutelare le persone in condizione di non autosufficienza nell’ambito della rete integrata dei servizi e degli interventi, secondo l’approccio della continuità assistenziale. 
Sull’argomento, la Dr.ssa Urbani, Direttore del Distretto di Orvieto ha evidenziato che per l’anno 2020, la Regione ha destinato fondi minori legati al PRINA, pertanto la richiesta sottoposta ai Comuni è quella di poter riversare sul Piano la stessa cifra del 2019 così da poter mantenere attivi i servizi e gli interventi finora erogati. 
Al riguardo il Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Orvieto, Dr. Dino Bronzo ha auspicato che la Regione possa mantenere almeno la stessa cifra dell’anno precedente perché la voce PRINA va considerata all’interno del bilancio complessivo dove trovano grande rilevanza le risorse per le strutture psichiatriche e l’integrazione scolastica agli alunni con disabilità. 
Il supporto educativo-scolastico, sancito dalla legge 104/92 (art. 13) prevede lo svolgimento delle funzioni, inerenti all’area educativo-assistenziale (assistenti, educatori, mediatori) e viene assegnato, dagli Enti Locali di competenza, dietro richiesta del Capo di Istituto. Dal 2014 ad oggi le richieste per l’integrazione scolastica sono cresciute in maniera esponenziale, l’aumento delle richieste ha fatto sì che i Comuni destinassero le risorse necessarie affinché nessun alunno rimanesse escluso dal processo di integrazione scolastica. 
Su questi argomenti, la Conferenza dei Sindaci tornerà a riunirsi, probabilmente già la prossima settimana, per poter considerare in maniera esaustiva le criticità emerse anche a causa dell’emergenza sanitaria in atto, e fornire risposte chiare e concrete ai bisogni della comunità. 
Scheda tecnica per la presentazione di proposte di intervento oggetto degli accordi di collaborazione tra la Regione Umbria e i comuni capofila delle reti territoriali antiviolenza
La Conferenza dei Sindaci ha condiviso, discusso e approvato all’unanimità la scheda tecnica per la presentazione di proposte di intervento oggetto degli accordi di collaborazione tra la Regione Umbria e i Comuni capofila delle reti territoriali antiviolenza. Il progetto fa capo all’Associazione “l’Albero di Antonia” Centro Antiviolenza, gestore del CAV nel territorio della Zona Sociale 12. La scheda di progetto per l’anno 2020, che tra le varie azioni prevede la formazione permanente del personale che lavora nei servizi pubblici, in particolar modo il personale dei Servizi Sociali e della Polizia Locale, al fine di intercettare le richieste di aiuto partendo dall’ascolto della donna che si rivolge al servizio. Prevede, inoltre, attraverso i fondi FSE, l’attuazione di percorsi lavorativi per favorire l’uscita della donna dall’isolamento provocato dal disagio economico e relazionale che possono generare atti di violenza fisica, psichica ed emotiva.  
 
    

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Ultimo aggiornamento
15/05/2020