Venerdì 6 e sabato 7 settembre il convegno organizzato dalla Regione Umbria con la collaborazione del Comune di Orvieto, Ifla, Associazione italiana biblioteche e i pediatri dell’Umbria. L’assessore Agabiti: “La lettura e lo studio per la crescita culturale della comunità”. Il sindaco Tardani: “Un importante riconoscimento per la città e per il nostro lavoro”
(COMUNICAZIONE) ORVIETO – “Libraries for literacies: how libraries enhance new forms of literacy” (Le biblioteche per l’Alfabetizzazione: come le biblioteche migliorano le nuove forme di alfabetizzazione), è l’evento che si terrà il 6 e 7 settembre alla Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” di Orvieto, per celebrare la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione.
L’iniziativa dedicata alle Biblioteche, ai Patti locali per la lettura e al programma Nati per Leggere, ha come obiettivo di riunire esperti, ricercatori, bibliotecari e insegnanti per confrontarsi sul ruolo delle biblioteche, per rafforzare le competenze e le conoscenze degli individui e per sostenere le comunità nella transizione verso società sostenibili e resilienti. La due giorni in streaming con traduzione simultanea in italiano e inglese, è organizzata dalla Regione Umbria in collaborazione con il Comune di Orvieto, l’IFLA – International Federation of Library Associations and Institutions, l’Associazione Italiana Biblioteche e l’Associazione Culturale Pediatri Umbria, con il patrocinio del Centro per il libro e la lettura, dell’Usr Umbria, dell’Anci, dell’Usl 1 e 2, del Cepell, del Cnr e della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco.
“L’8 settembre è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione – sottolinea l’assessore alla Cultura e Turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti – Con questa iniziativa vogliamo sensibilizzare la comunità, non solo regionale, sull’importanza dell’alfabetizzazione come opportunità di crescita della dignità della persona e dei diritti umani e sull’obbligo che hanno le istituzioni a tutti i livelli di investire nell’educazione per proseguire il cammino verso una società sempre più istruita, inclusiva, ecco perché l’alfabetizzazione rientra tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile. Ci tengo a ricordare che la prima biblioteca in Umbria a sviluppare una ‘Rete Nati per leggere’ partecipata da famiglie, pediatri, bibliotecari, educatori, ostetriche e volontari è stata proprio la biblioteca comunale di Orvieto e la giornata di oggi proprio in questa città rappresenta anche un segno della volontà di voler proseguire un lavoro sinergico tra istituzioni per migliorare il benessere della comunità”.
Quest’anno infatti, ricorrono anche i 25 anni di “Nati per leggere” e si è voluto dedicare per il giorno 6 settembre una sessione a questo programma, che si fonda su una forte alleanza tra i pediatri, i bibliotecari, gli educatori, gli operatori socio sanitari, i volontari NpL e le famiglie. Il seminario sarà un’occasione per conoscere i risultati di alcune nuove ricerche scientifiche, richiamare l’attenzione sull’importanza dell’emergent literacy (pre-alfabetizzazione), scoprire buone pratiche internazionali e festeggiare NpL.
Nati per Leggere (NpL) è un programma nazionale che promuove la lettura ad alta voce, in famiglia, ai bambini fin dalla più tenera età. Gli studi scientifici dimostrano che il cervello ha la massima capacità di sviluppo e di apprendimento nei primi anni di vita. Iniziare a leggere quotidianamente ai bambini fin da piccolissimi non solo è un grande fattore di sviluppo, ma anche una importante protezione dallo svantaggio socio-culturale e un’opportunità per costruire uno sguardo positivo e curioso sul mondo.
Il convegno internazionale del 7 settembre si propone invece di analizzare i radicali cambiamenti in atto nella vita delle persone che hanno evidenziato la necessità di sviluppare nuove alfabetizzazioni.
“Ospitare questo evento – afferma il sindaco di Orvieto e assessore alla Cultura, Roberta Tardani – rappresenta un importante riconoscimento per la nostra città e per il ruolo svolto in questi anni dalla nostra biblioteca che ha saputo sviluppare progetti capaci di renderla un punto di riferimento culturale e sociale per la comunità locale e regionale. Il benessere delle nostre città dipende anche dalla nostra capacità di investire nell’educazione e nella cultura. In questi due giorni avremo la possibilità di confrontarci con esperti ed esperienze diverse non solo sull’importanza della pre-alfabetizzazione ma anche su quanto siano fondamentali le nuove alfabetizzazioni per preparare gli individui a vivere in un mondo complesso e in continua evoluzione”.
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