“Giorno del Ricordo”: Al Teatro Mancinelli Simone Cristicchi in “Esodo”

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“Giorno del Ricordo”: Al Teatro Mancinelli Simone Cristicchi in “Esodo”

COMUNICATO STAMPA n. 082/19 G.M. del 06.02.19 
“GIORNO DEL RICORDO”: Esodo di e con SIMONE CRISTICCHI in scena al Teatro Mancinelli per il progetto #TeatroMemoria 
Giovedì 14 Febbraio alle ore 11 incontro con gli studenti delle scuole superiori di Orvieto e del Comprensorio e alle ore 21 la rappresentazione in forma di racconto per voce, parole e immagini tra musica per riportare alla memoria collettiva, il dramma delle foibe e l’esodo istriano degli esuli istriani, fiumani e dalmati    
(ON/AF) – ORVIETO – Si terrà giovedì 14 febbraio alle ore 21:00 al Teatro Mancinelli di Orvieto lo spettacolo Esodo di e con SIMONE CRISTICCHI per il progetto #TeatroMemoria all’interno della stagione teatrale 2018/2019 (lo spettacolo inizialmente programmato per il 5 febbraio è stato posticipato per altri impegni professionali e televisivi dell’artista). La rappresentazione sarà preceduta alle ore 11:00 del mattino dall’incontro di Simone Cristicchi con le classi delle scuole superiori di Orvieto e del Comprensorio Orvietano per una riflessione su questa tragedia della metà del Novecento.
Anche quest’anno l’Associazione TeMa partecipa alla celebrazione della “Giornata del Ricordo” inserita nel format #TeatroMemoria, con il quale l’Associazione, attraverso la formazione, l’informazione e la cultura, promuove una maggiore consapevolezza nei giovanissimi affinché maturino un loro convincimento su quanto la storia del ‘900 ha lasciato in eredità per non ripetere gli errori del passato. 
“La Legge 30 marzo 2004 n. 92 istituisce il Giorno del Ricordo per conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati del secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale – spiega il Consigliere Cristina Calcagni curatrice del progetto #TeatroMemoria per il CdA dell’Associazione TEMA – tra il 1943 e il 1947 in Istria migliaia di vittime italiane (si stima tra i 5.000 e i 12.000) furono massacrate dagli slavi di Tito e gettati nelle locali cavità carsiche dette ‘foibe’; il culmine di questa triste pagina della storia che si intrecciò con gli scenari politici internazionali del secondo dopoguerra fu l’esodo di 350.000 giuliano-dalmati che, dal 1944, furono costretti ad abbandonare le loro terre dell’Adriatico settentrionale, le loro case e tutto quello che avevano.
ESODO, lo spettacolo che abbiamo scelto quest’anno in occasione di questa giornata commemorativa è il racconto per voce, parole e immagini di e con SIMONE CRISTICCHI che ormai da due anni diffonde con noi della TEMA questo messaggio ai giovani. Ringrazio l’Associazione ANVGD / Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e l’Associazione FEDERESULI che hanno concesso il loro patrocinio all’iniziativa, e i Dirigenti Scolastici del territorio che hanno dato la loro disponibilità all’iniziativa a cui parteciperanno 400 studenti. Per ricordare, per non dimenticare e per non ripetere”.
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 ESODO trae spunto dalla vicenda storica contenuta nello spettacolo teatrale “Magazzino18”, di cui Simone Cristicchi fu interprete. Il grande successo riscosso dalla tournée incise a fondo nella coscienza sociale italiana, tanto da far riaffiorare una memoria (a tratti) rimossa, ovvero quella delle foibe e dell’esodo di massa di migliaia di cittadini italiani che, dopo il trattato di pace del 1947, dovettero lasciare vasti territori dell’Istria e della fascia della costiera adriatica nella quale vivevano da secoli, terminando così di essere geograficamente italiani.
Al Porto Vecchio di Trieste c’è un “luogo della memoria” particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d’Italia, di una complessa vicenda del secolo scorso mai abbastanza conosciuta, e resa ancora più dolorosa dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Il Magazzino n. 18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall’Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l’Italia perse vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione dolorosa e complessa – di lasciare le loro terre d’origine destinate a non essere più italiane. 

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Ultimo aggiornamento
06/02/2019