COMUNICATO STAMPA n. 303/18 G.M. del 18.04.18
Erminia Frezzolini: nel bicentenario della nascita il libro intitolato Erminia Frezzolini, la signora della lirica scritto dagli studenti della Scuola Primaria di Sferracavallo
• Presentazione venerdì 20 aprile, ore 17:30 alla Biblioteca Comunale “Luigi Fumi”
(ON/AF) – ORVIETO – Alla presenza della Vice Sindaco e Assessore all’Istruzione, Cristina Croce, venerdì 20 aprile alle 17,30 presso la Biblioteca Comunale “Luigi Fumi”, sarà presentato il libro dal titolo Erminia Frezzolini, la signora della lirica, realizzato dagli alunni della Scuola Primaria di Sferracavallo, che porta il nome della celebre cantante lirica di cui quest’anno ricorre il bicentenario della nascita. Nell’occasione sarà anche presentata una mostra di disegni.
Il volume, sostenuto da Intermedia Edizioni, è arricchito di numerose illustrazioni ed è il risultato del progetto a cui hanno lavorato insegnanti e studenti che, partendo dalle fonti dell’Archivio di Stato hanno riscoperto le vicissitudini di colei che è considerata una delle più grandi cantanti dell’Ottocento.
Il libro ha lo scopo di far conoscere al grande pubblico questa cantante, nata ad Orvieto nel 1818 e protagonista di una carriera di primissimo piano.
Erminia Frezzolini, la signora della lirica
La storia di Erminia Frezzolini e la sorprendente parabola della sua vita, vengono riproposte con una serie di racconti che evidenziano il carattere capriccioso della soprano dalla voce inimitabile.
Accanto a Verdi (che per lei scrisse due opere) e Rossini, compaiono così anche un mozzo napoletano ed un pappagallo insolente, delle suore orvietane ed un nugolo di fans. Tutto per dar vita ad un romanzo che vuole avvicinare i piccoli al mondo della musica e del melodramma, pur essendo capace di coinvolgere ed appassionare i lettori di tutte le età.
Non mancano numerosi riferimenti ad Orvieto ed al legame speciale con Giuseppe Verdi.
Edito nell’anno del bicentenario della nascita, il libro è un piccolo contributo alla riscoperta di questo personaggio a cui doveva essere inizialmente intitolato il Teatro di Orvieto e che è caduto ingiustamente nel dimenticatoio; i giovanissimi autori hanno fatto loro la figura di questa diva “drammatica e scorbutica” e la propongono con grazia e precisione, con le pennellate vivide del loro sguardo disincantato, che sa ben definire e raccontate con disinvoltura sia i trionfi che i tonfi della soprano col vizio dei sigari.
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“La sua estrosità, unita a una notevole incoscienza e prodigalità, la gettò presto in una difficile situazione economica, a causa della quale fu costretta a prolungare la sua carriera dando concerti dall’esito spesso imbarazzante e a volte fu anche apertamente a suo sfavore. La Frezzolini continuò comunque a cantare finché non si ritirò nel 1871 dopo un concerto al Teatro Armonia di Firenze. Nel 1868 Verdi la incontrò a Napoli e, avendo saputo che colei che aveva contribuito al trionfo de ‘I Lombardi alla prima crociata’ e della ‘Giovanna d’Arco’ era quasi in miseria, organizzò un concerto”.
Erminia Frezzolini si stabilì a Parigi, dedicandosi all’insegnamento, e vi morì il 5 novembre 1884.
Questa la descrizione che di Erminia Frezzolini fornisce l’Enciclopedia dello spettacolo: “Briosa e raffinata, elegante e bellissima, era dotata di una voce di dolcezza paradisiaca, dal timbro puro e omogeneo in tutti i registri, capace di fraseggiare con una dolcezza che suscitava nell’ascoltatore un sottile struggimento; aveva un’estensione dal si naturale basso al dodiesis sovracuto e poteva facilmente affrontare il canto d’agilità cosiddetto ‘di forza’, sì che nei momenti di maggiore tensione drammatica poteva trasmettere uno slancio e una passione trascinanti”.
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