“Il Figlio del Padre”. Apre il 32° Presepe nel Pozzo. Orvieto, 23 dicembre 2021 / 6 gennaio 2022

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“Il Figlio del Padre”. Apre il 32° Presepe nel Pozzo. Orvieto, 23 dicembre 2021 / 6 gennaio 2022

COMUNICATO STAMPA n. 1061/21 G.M. del 22.12.21 
Ad Orvieto XXXII edizione del “Presepe nel Pozzo” dal titolo “Il Figlio del Padre” – 23 dicembre 2021 al 6 gennaio 2022
• BARABBA è il narratore d’eccezione di questa edizione del Presepe nei sotterranei del Pozzo della Cava 

(ON/AF) – ORVIETO – Slittato di un anno, dopo la pandemia, apre domani 23 dicembre – con orario continuato 9 / 20 – la XXXII edizione del Presepe nel Pozzo, il tradizionale presepe-evento nel Pozzo della Cava, nel cuore del quartiere medievale di Orvieto che quest’anno affida la narrazione del primo Natale a Barabba il cui nome significa “IL FIGLIO DEL PADRE”, ovvero di un padre senza nome e senza volto, che è anche il titolo dell’edizione di quest’anno, conclusiva del ciclo dei Testimoni.
 
Il presepe nel Pozzo parla di amore, in tante forme: dell’amore di un popolo per la propria terra, di Barabba per Maria, di Maria per Gesù e di Gesù per l’umanità.
L’assalto a Nazaret, la deportazione di Gioacchino a Tarichea, le cure essene di Giuseppe di Arimatea e la convalescenza a casa di Zaccaria sono le scene che introducono alla Natività, in una narrazione in cui le vere protagoniste sono le donne, che siano Maria, Elisabetta o le ospiti del caravanserraglio di Betlemme.
La musica lega e dissolve ogni cosa, culminando con una canzone nata dalla mente di Lucio Dalla per la sua opera contemporanea su Tosca, ma sorprendentemente perfetta per esprimere lo smarrimento di Barabba di fronte alla Natività e di tutti noi che sappiamo come proseguì poi la storia di quel bambino. La voce di Iskra Menarini trascina in un vortice di “amore disperato”.
L’insolito presepio sotterraneo, ormai conosciuto non solo in Italia e sempre molto apprezzato per la capacità di rinnovarsi ed interpretare con i simboli e i linguaggi del tempo presente una storia millenaria, aderisce ai calendari “Natale alla Cava” e “A Natale regalati Orvieto” e fa parte del progetto “Musei in rete per il territorio”, realizzato anche con il contributo della Regione Umbria.
L’allestimento reso particolarmente complesso per le molte incombenze legate al Covid, compresa quella di lavorare con la mascherina e i ritardi nelle spedizioni internazionali di tessuti e componenti elettronici che da sempre caratterizzano il Presepe nel Pozzo della Cava, sono state tutte superate e i personaggi sono ciascuno al proprio posto nelle varie grotte, pronti a mostrarsi coi loro movimenti e le loro storie per dar vita ad un presepio dei molteplici livelli di lettura. Complesso sì, ma anche immediato e coinvolgente.
Per l’accesso al Presepe nel Pozzo è sufficiente il Green Pass BASE (guarigione, vaccino o tampone negativo).

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Ultimo aggiornamento
22/12/2021