Interpellanza su Regolamento volto al Censimento delle botteghe artigiane operanti da decenni nel centro storico

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Interpellanza su Regolamento volto al Censimento delle botteghe artigiane operanti da decenni nel centro storico

COMUNICATO STAMPA n. 932/20 C.C. del 29.12.202
Interpellanza per la predisposizione del Regolamento che disponga il Censimento e la tutela delle botteghe artigiane e delle attività commerciali che da decenni operano sul territorio del Comune di Orvieto 
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione della tutela delle botteghe artigiane operanti nel territorio comunale oggetto della interpellanza presentata dal Cons. Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”) che ha chiesto all’Amministrazione Comunale di “attivarsi per studiare e predisporre un Regolamento che disponga il censimento e la tutela delle botteghe artigiane e delle attività commerciali che da diversi decenni operano ininterrottamente sul territorio del Comune di Orvieto”.
L’interpellante ha fatto presente che “in questi ultimi anni il proliferare dei grandi centri commerciali (nati spesso in concomitanza ad operazioni urbanistiche discutibili) e la crescente diffusione delle vendite on-line da parte principalmente di colossi multinazionali  stanno prosciugando quel tessuto commerciale fondato sulle botteghe artigiane e sulle attività commerciali gestite per lo più da imprese familiari che nel corso dei decenni si sono tramandate l’attività e la professionalità garantendo alla clientela un alto livello di ricerca e qualità.
Seppur di fronte a numerose difficoltà, le botteghe artigiane ed i negozi di vicinato rappresentano ancora la spina dorsale dell’economia cittadina, oltre a qualificarsi per peculiarità e per specificità che solamente chi si tramanda nel tempo una attività o una professione riesce a trasmettere e proporre alla clientela.
Salvaguardare, tutelare e promuovere queste attività diventa – oggi più che mai – una necessità, non solo perché occorre difendere i nostri artigiani e commercianti dallo strapotere della grande distribuzione e delle multinazionali, ma anche perché essi rappresentano un importante elemento di memoria storica ed una seria testimonianza di radicamento nel tessuto urbano e nel vissuto quotidiano dei cittadini”.
“Nel corso degli anni – ha proseguito – sono state chiuse molte attività che hanno fatto la storia della nostra città, facendo venir meno una parte rilevante della identità orvietana. Nella consapevolezza che non potrà certo essere un Regolamento o una delibera a modificare le tendenze e i processi sociali e comportamentali, con la stessa consapevolezza risulta però quanto mai necessario da parte dell’Amministrazione Comunale focalizzare l’attenzione sulla tutela e sul sostegno in favore delle botteghe artigiane e delle attività commerciali che da molti decenni operano nel territorio del nostro Comune e che continuano ad operare malgrado le difficoltà di dover competere con una concorrenza globale che riesce ad investire ingentissimi capitali, ma che si disinteressa completamente delle conseguenze sociali ed economiche che ricadono sulle piccole e medie strutture commerciali.
Salvaguardare, tutelare, sostenere e gratificare le botteghe artigiane e le attività commerciali ‘storiche’ significa mettere in campo atti concreti finalizzati a censire e riconoscere queste realtà come elementi portanti del tessuto socio-economico, oltre a dare loro un titolo per essere considerate parte integrante della città. Nel Comune di Orvieto vi sono decine e decine di botteghe artigiane ed attività commerciali che operano da vari decenni e rappresentano un segno distintivo e identitario della città. Le Istituzioni debbono agire pertanto, per qualificare queste attività attraverso un Regolamento che possa disporre dei requisiti oggettivi al fine di poter censire, catalogare e registrare come ‘botteghe e negozi storici’ tutte quelle realtà che ‘alzano la saracinesca’ da decenni e che principalmente si fondano su imprese familiari: quelle imprese che producono reddito e che lo reinvestono o lo spendono sul nostro territorio, al contrario di quello che fanno i grandi centri di distribuzione, le multinazionali o le grandi centrali cooperative”.
Il Vice Sindaco e Assessore alle attività produttive e Commercio, Angelo Ranchino ha risposto: “la materia è molto interessante e mette in campo moltissimi temi del nostro patrimonio culturale, imprenditoriale e della tradizione artigianale. Le nostre città sono tali nel momento in cui vi sono attività commerciali che le rendono uniche, attrattive e non omologate. Queste attività conferiscono alla nostra realtà una specifica particolarità quindi vanno tutelate e difese dalle grandi catene di distribuzione. Ho iniziato a guardare intorno e ho potuto verificare che vi sono altre realtà dove sono stati fatti dei marchi di botteghe storiche per segnalare ai cittadini la particolare attività storica, o particolari attività di promozione. Un censimento è quindi preliminare per stimolare le successive attività di sviluppo. Accolgliamo questa iniziativa con favore e daremo avvio alle necessarie iniziative. Nel prossimo futuro, anche in sede di commissione e con la collaborazione delle forze di minoranza, faremo delle valutazioni per raggiungere la condivisione delle modalità di censimento ed ulteriori iniziative che possono essere caratterizzanti delle botteghe storiche e artigiane per poi procedere alla stesura del Regolamento”.
Il Cons. Stefano Olimpieri ha ringraziato “per l’accoglimento delle richieste. Spero che presto si possa incardinare il provvedimento che dovrebbe coinvolgere anche le categorie interessate. Prendo atto delle aperture espresse dall’Assessore”. 
 

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Ultimo aggiornamento
29/12/2020