Interrogazione per gli interventi sulla Rupe e la “Fontana del Leone”

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Interrogazione per gli interventi sulla Rupe e la “Fontana del Leone”

COMUNICATO STAMPA n. 095/21 C.C. del 11.02.21
Interrogazione relativa agli interventi sulla Rupe e sulla “Fontana del Leone”
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha esaminato la questione degli interenti sulla Rupe e la “Fontana del Leone” oggetto dell’interrogazione presentata dalla Cons.ra Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”) la quale ha chiesto all’Amministrazione di “essere edotti circa la condizione dei movimenti che interessano la massa tufacea e le sue pendici attraverso dati scientifici raccolti dall’Osservatorio sulla Rupe di Orvieto; se sono previsti degli interventi per la manutenzione e la sicurezza idrogeologica nell’area in oggetto e se e come l’Amministrazione Comunale intende riqualificare la Fontana del Leone e se ha avviato una interlocuzione con la Soprintendenza Regionale”. 
“La Rupe di Orvieto a causa della sua conformazione geologica – ha spiegato l’interrogante precisando che la richiesta è stata condivisa con i gruppi di minoranza – è soggetta a movimenti franosi e dissesti idrogeologici che minano la stabilità della Rupe stessa, le sue pendici e i beni storico artistici presenti.
A partire dalla metà degli anni 70, grazie ad un insieme di legislazione speciale, la legge 230 del 25 maggio 1978 e la legge 545 del 1987 e i successivi rifinanziamenti, con le quali si generò un importante investimento statale, fu possibile effettuare sia dei lavori di consolidamento e mitigazione del rischio idrogeologico che il recupero e restauro dei beni culturali necessari alla salvaguardia e valorizzazione dei centri storici della città di Orvieto e Todi. 
La gestione dei fondi stanziati dallo Stato con la legge 545 fu affidata alla Regione Umbria, d’intesa con i due comuni, per le opere primarie di consolidamento idrogeologico e al Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali per il recupero dei monumenti, opere d’arte e siti archeologici ubicati nelle aree consolidate.
La Regione Umbria e i comuni di Orvieto e Todi hanno anche istituito l’Osservatorio per il monitoraggio e la manutenzione permanente della Rupe e del Colle al fine di assicurare, proprio con la manutenzione, il funzionamento delle opere di consolidamento e riduzione del rischio idrogeologico ed un costante monitoraggio strumentale sulle aree ed opere realizzate per controllare nel tempo l’efficacia delle stesse e il tutto per non vanificare gli imponenti interventi realizzati e ridurre l’entità degli interventi futuri.
Con la legge 160 del 27 dicembre 2019, si è proceduto a stanziare un nuovo contributo complessivo di tre milioni di euro dal 2020 al 2022 per ‘la salvaguardia del patrimonio paesistico, archeologico, storico e artistico delle due città dai movimenti franosi attuali e potenziali’. A giugno 2020 è stato firmato l’Accordo di Programma tra la Regione Umbria, il Comune di Orvieto e il Comune di Todi per il monitoraggio e la manutenzione delle aree verdi e delle opere di consolidamento realizzate per la salvaguardia della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi, per il contrasto di eventuali nuove criticità causate da dissesti idrogeologici e per la gestione degli Osservatori sul dissesto idrogeologico”.
“A seguito di un incontro avvenuto a novembre 2019 con i residenti nella zona della Fontana del Leone – ha concluso – l’attuale Amministrazione è venuta a conoscenza riguardo alla precaria situazione in cui versa tutta l’area, per quel che riguarda: la manutenzione del verde, la pulizia delle canalette a restringimento progressivo per la regimentazione idrica, le numerose infiltrazioni di acqua che dalla base del masso penetrano nelle fondamenta delle abitazioni con il rischio di soliflusso dei terreni e dissesto delle fondamenta, frane di massi, scivolamento delle farine fossili e scarsa tenuta dei muri di contenimento delle scarpate. 
Inoltre, i cittadini hanno evidenziato la presenza di un traffico veicolare importante nonostante la strada in questione sia percorribile solo dai residenti. Questo potrebbe contribuire a deteriorare ulteriormente l’area. Lunedì 7 dicembre 2020 infine i cittadini residenti in località Strada del Leone hanno segnalato e comunicato all’Amministrazione dell’avvenuto crollo della parte muraria della stessa Fontana, monumento storico risalente al medioevo”.
L’Assessore ai Lavori Pubblici, Piergiorgio Pizzo ha risposto “dopo anni di mancate manutenzioni proprio in questi giorni sono partiti i cantieri per il ripristino del camminanti lungo il perimetro pedonale della Rupe. A breve ripuliremo la rupe e attiveremo l’Osservatorio. Abbiamo ripreso in mano i progetti ed interverremo anche nella zona della Fontana del Leone”.
La Cons.ra Martina Mescolini si è dichiarata: “parzialmente soddisfatta perché pensavo che l’Assessore fosse più esaustivo per tranquillizzare i residenti della zona che percepiscono con preoccupazione questi eventi franosi. In realtà ci ha prospettato le intenzioni dell’Amministrazione. Spero che l’Osservatorio si riattivi il prima possibile. Ho letto di un bando per progettare l’avvio dei lavori. Ora grazie alla Legge e all’impegno dei consiglieri regionali – tengo a precisare che non abbiamo problemi a riconoscere l’impegno dei Consiglieri leghisti così come i risultati di un Governo a guida giallo-rossa che ha portato finalmente degli stanziamento per la Rupe – possiamo tornare a sperare nella ripresa dei lavori e nella funzione scientifica dell’Osservatorio per conoscere l’entità dei movimenti franosi. Vorremmo però elementi a date precise per la messa in sicurezza della zona”.

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Ultimo aggiornamento
11/02/2021