Interrogazione su Rupe e dissesti idrogeologici

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Interrogazione su Rupe e dissesti idrogeologici

COMUNICATO STAMPA n. 993/22 C.C. del 30.12.22 

Interrogazione sulla Rupe e i dissesti idrogeologici

(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha esaminato la questione della Rupe e dei dissesti idrogeologici oggetto dell’interrogazione presentata dai Cons.ri Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”), Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”), Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”) e Federico Giovannini (“Partito Democratico”) che hanno chiesto di conoscere: quale sia lo stato di attuazione dei lavori afferenti alla convenzione Regione-Comune di Orvieto, le spese effettuate e lo stato della rendicontazione fatta alla Regione Umbria che eroga i finanziamenti; quale sia, alla data odierna, lo stato di attuazione delle attività inerenti la rigenerazione del sistema di ‘Monitoraggio e Manutenzione delle opere di consolidamento’ e della nuova banca dati e software di gestione previsto e se siano stati predisposti i relativi bandi; se sia stata concordata con la Regione la possibilità di rinviare i lavori al 2024 ed, eventualmente, in quali tempi si intende procedere all’affidamento dei nuovi incarichi progettuali; infine, se sia stata stipulata la convenzione con l’Alta Scuola alla stregua di quanto avvenuto per il Comune di Todi.

Le suddette richieste sono state illustrate dalla Cons.ra Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”) la quale ha richiamato il comunicato stampa dello scorso 14 dicembre in cui “l’Assessore con delega alla mitigazione del rischio sismico, geologico e idrogeologico, ha dato rassicurazioni in merito alla realizzazione degli interventi previsti dall’accordo di programma firmato a giugno 2020 tra Regione Umbria e Comuni di Orvieto e Todi per la ‘salvaguardia del patrimonio paesistico, archeologico, storico ed artistico delle città dai movimenti franosi attuali e potenziali’. I fondi destinati a tali interventi – per un totale di 2milioni e 300 mila euro – riguardavano il triennio 2020/2021/2022. Ad oggi l’Amministrazione ha speso soltanto la somma di euro 400.000 per le asfaltature di alcune Piazze della città e 80.000 euro per il mantenimento della sicurezza idrogeologica delle pendici, la regimazione delle acque e la sistemazione delle aree nelle quali si trovano le centraline di monitoraggio dei fenomeni franosi. Per poter accedere alla seconda tranche di finanziamenti occorre rendicontare gli interventi già eseguiti, così come previsto dalla normativa e dallo stesso accordo di programma”.

“Le condizioni di manutenzione del masso tufaceo della Rupe – ha proseguito – appaiono non buone, stante la vegetazione erbacea ed arbustiva da cui è invaso, così come quelle dell’Anello della Rupe, delle canalette e delle altre opere di presidio per la corretta regimazione delle acque meteoriche, mentre non si ha evidenza del corretto funzionamento e/o ammodernamento delle centraline di monitoraggio. Il cambiamento climatico ha aumentato l’intensità di fenomeni contrapposti: la siccità d’estate e la forte piovosità concentrata in un periodo sempre più breve dell’anno. La vicenda di poche settimane fa dell’alluvione delle Marche e di alcuni territori Umbri, ma soprattutto quello che è avvenuto a Ischia, hanno posto in evidenza come la manutenzione ordinaria e il monitoraggio attraverso i sistemi di rilevamento siano essenziali in termini di prevenzione”.

“Di recente – ha aggiunto – sono stati rilevanti i danni che si sono prodotti a seguito delle copiose piogge, nella zona di Piazza Cahen, del Pozzo di San Patrizio, della strada Fontana del Leone e, più in generale, sull’intera Città dove alcune vie hanno subìto avvallamenti con infiltrazioni d’acqua nelle cantine sottostanti. Il Comune di Orvieto, così come già da tempo ha fatto Todi, avrebbe dovuto stipulare una convenzione con l’Alta Scuola (di Specializzazione e Centro Studi per la manutenzione e conservazione dei centri storici in territori instabili) al fine di assicurare la rigenerazione e il rinnovo della gestione del sistema di ‘Monitoraggio e Manutenzione delle opere di consolidamento’ e ripristinare strumenti andati fuori uso, mettendo in condizione il Comune di disporre di sistemi di allerta innovativi utili ai fini della manutenzione delle opere realizzate, compresa la messa a punto di una nuova banca dati e di software specialistici per la loro gestione. Nelle ipotesi progettuali era nata altresì l’idea di agganciare i sistemi di gestione del monitoraggio delle aree di Todi e di Orvieto al sistema di monitoraggio della Protezione Civile Regionale”.

Il Vice Sindaco e Assessore alla mitigazione del rischio sismico, geologico e idrogeologico, Mario Angelo Mazzi ha risposto: i 2 milioni e 300 mila euro su Orvieto e Sugano derivano da una richiesta fatta circa 8 anni fa rispetto alla quale oggi è stata inserita la disponibilità di risorse. I lavori implicano interventi settoriali perché oggi siamo nella condizionale di intervenire settorialmente su progetti strutturali. Va detto infatti che rispetto al passato, il trasferimento dei fondi per i lavori al Ministero dell’Ambiente ha di fatto modificato la natura degli interventi: da manutentivi a strutturali e questo ha modificato totalmente la modalità di intervento passando da opere continue a interventi mirati e progettati. Attualmente sono state affidate le progettazioni per Sugano e per la zona sottostante l’Istituto Professionale. E’ stato approvato il progetto per la zona della Fontana del Leone, mentre la manutenzione è stata affidata al Comune che interviene attraverso il CSM. Quindi, mediante i progetti, cerchiamo di allargare il punto specifico della progettazione estendendolo al resto. I sistemi di monitoraggio vanno modernizzati e resi più accessibili, quindi, acquisiti gli ultimi dati dalle indagini dell’Alta Scuola, si sta procedendo alla modifica di due centraline per testare il nuovo sistema. In questo ultimo anno in particolare si è lavorato per trovare delle soluzioni che integrassero il controllo delle rupi su un sistema regionale inserendo cioè le attività di monitoraggio tra quelle della Protezione Civile regionale, dato che tale attività impone investimenti significativi e costanti che non possono ricadere soltanto sulle scarse risorse di un Comune. Rispetto al monitoraggio nelle zone più delicate il rilievo avviene anche in modo manuale con i tecnici del servizio regionale che mensilmente vengono a verificare i dati. Abbiamo chiesto di recuperare il sistema di controllo con strumentazioni adeguate e trasferito alla Protezione Civile. Siamo pronti per l’affidamento ad un’altra ditta fermo restando il ruolo di controllo di Alta Scuola”.

La Cons.ra Cristina Croce si è dichiarata: parzialmente soddisfatta. Sugli aspetti tecnici prendo atto dell’impegno del Vice Sindaco anche se su alcuni punti come la possibilità di rinviare i lavori al 2024 e sulla tempistica per procedere all’affidamento dei nuovi incarichi progettuali non c’è stata risposta”.  

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Ultimo aggiornamento
30/12/2022