Interrogazione su tagli BusItalia alla linea Perugia/Orvieto

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Interrogazione su tagli BusItalia alla linea Perugia/Orvieto

COMUNICATO STAMPA n. 043/20 C.C. del 23.01.20 
Interrogazione inerente la decisione di Busitalia di sopprimere parzialmente la linea Orvieto-Perugia e viceversa e sue implicazioni
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione della decisione di Busitalia di sopprimere parzialmente la linea Orvieto–Perugia e viceversa e delle sue implicazioni, sollevata dal Cons. Franco Raimondo Barbabella (“Capogruppo “Prima gli Orvietani”) che, in una interrogazione rivolta al Sindaco e all’Assessore Gianluca Luciani ha chiesto di sapere: “Se Busitalia ha informato preventivamente l’Amministrazione delle decisioni di riorganizzazione che stava per prendere; se l’incontro con l’assessore regionale Enrico Melasecche ha riguardato solo aspetti parziali dei problemi del trasporto pubblico locale come quello ferroviario o non anche i problemi complessivi e con quali impegni concreti; quali iniziative sono state già prese e quali eventualmente si intende ulteriormente prendere perché Busitalia torni sui suoi passi, infine, quali iniziative poi si intende assumere, e con quale metodo, perché si abbia finalmente una visione di quadro delle esigenze e delle possibilità di raggiungere, con logica progettuale di coordinamento e di programmazione, standard di mobilità da città da una parte inserita a pieno titolo sia nel territorio regionale che in quello interregionale e dall’altra attrattiva sul piano culturale e turistico”.
L’interrogante ha spiegato che “il 10 gennaio scorso, si è saputo che Busitalia ha tagliato parzialmente le linee Orvieto-Perugia e viceversa. I nuovi orari prevedono appunto la soppressione di tali linee (che interessano, oltre a Orvieto, numerosi altri comuni della nostra area e del perugino: Ficulle, Fabro, Monteleone, Montegabbione, Piegaro e le zone periferiche di Perugia) il sabato e tutti i giorni dei mesi estivi.
La cosa appare ed è grave per diverse ragioni:
1. Lo è in sé, perché arreca disagio a tutte le categorie di utenti che, numerosi o no, reali o potenziali, da questo momento sanno che il sabato e nei mesi estivi dovranno arrangiarsi se hanno problemi con il mezzo proprio. Un danno sociale, comunque lo si voglia considerare.
2. Si impoverisce in ogni caso il trasporto pubblico, peraltro in una zona e su un asse che presenta non pochi problemi, qualsiasi sia il mezzo usato.
3. Si prendono provvedimenti “a spizzico”, senza uno straccio di programmazione complessiva del trasporto coordinata tra i diversi soggetti gestori della mobilità.
4. Si conferma il disinteresse per le aree periferiche della regione in una logica di centralismo che sembrava doversi attenuare e che invece, senza una reazione adeguata ed una capacità di proposta e di iniziativa, rischia di ulteriormente aggravarsi.
Convince perciò la denuncia fattane dal consigliere regionale Andrea Fora, che ha definito questa decisione ‘intollerabile’. Ed è del tutto condivisibile quanto poi ha aggiunto: ‘Fin dalle prossime ore solleciterò l’assessore Enrico Melasecche ad attivarsi nei confronti dell’azienda, per ripristinare per l’Orvietano la linea giornaliera Orvieto-Perugia anche per il sabato e per i mesi estivi e a sincerarsi che Busitalia non attui nei prossimi mesi alcun taglio dei servizi di mobilità che già oggi possiamo considerare come livelli minimi offerti nella nostra regione’”.
“Non convince invece per nulla – ha proseguito – quanto in contemporanea è stato affermato dall’assessore Gianluca Luciani, che non si è limitato a dire ‘Abbiamo preso atto di questa decisione e stiamo cercando di capire cosa si può fare’ (ciò che, detto tra parentesi, dimostra con tutta evidenza non conoscenza del problema e perlomeno assenza di rapporti con Busitalia) ma è sembrato addirittura voler giustificare la decisione per ‘l’utenza bassa, due passeggeri’. 
Non convince ed anzi stupisce. Anche perché questo si verifica dopo che solo poche settimane fa fu data notizia di un incontro del Sindaco e di altri amministratori (mi pare lo stesso Luciani) con l’assessore Melasecche appunto sul tema dei trasporti, da cui sembrava fosse derivata una rassicurazione di potenziamento del sistema nella nostra area. 
Dopo aver letto nel luglio 2019 – lo rilevo sinceramente con un certo fastidio – frasi indignate e sentito alte grida per una temporanea sospensione del servizio di trasporto a causa della riduzione del finanziamento regionale allora disponibile, ci si sarebbe potuti aspettare tutto tranne che un atteggiamento così arrendevole. Vogliamo dire che la vecchia politica non vuole arrendersi? Le proteste si fanno per portare consensi alla propria parte, non per tutelare gli interessi di tutti?”.  
L’Assessore ai Trasporti, Gianluca Luciani ha detto che: “sulla questione della rimodulazione della linea Orvieto-Perugia – ha detto – è già intervenuta nei giorni scorsi BusItalia. Come è stato spiegato, i servizi sono stati rimodulati perché il 31 dicembre 2019 è terminato il finanziamento previsto con i Fondi comunitari per le “Aree Interne Sud-Ovest Orvietano” che dal settembre 2017 aveva permesso di introdurre corse aggiuntive per rispondere alle esigenze di mobilità degli studenti verso gli istituti di Fabro e Città della Pieve. A partire dal nuovo anno, dunque, non sono previste corse il sabato e nei mesi estivi. La decisione di BusItalia, presa sulla scorta dei rilevamenti sulla linea effettuati nel 2019, è stata approvata dall’amministrazione provinciale di Terni senza essere partecipata con il Comune di Orvieto. Dai riscontri che abbiamo potuto effettuare risultano attivi due abbonamenti in partenza da Orvieto per la tratta in questione. Ciò non toglie che stiamo verificando la possibilità di risolvere il problema garantendo un collegamento tra Orvieto e Fabro in maniera tale da poter agganciare le altre linee che dall’alto Orvietano partono in direzione di Perugia. Per questo occorrerà un confronto non solo con BusItalia ma anche con la Provincia di Terni sulle risorse da poter mettere in campo.
L’attenzione sul tema dei trasporti da parte di questa Amministrazione è molto alta e continuo il rapporto con i soggetti a vario titolo deputati, a partire dalla Regione Umbria. Il primo incontro che insieme al Sindaco Tardani abbiamo avuto con l’Assessore regionale ai Trasporti, Enrico Melasecche, è servito a fare il punto su tutte le questioni aperte che interessano la nostra città. Come abbiamo avuto modo di annunciare abbiamo chiesto alla Regione, e ottenuto l’impegno, a convocare un tavolo sulle problematiche dei collegamenti ferroviari. Proprio per preparare questo appuntamento sabato 25 gennaio incontreremo i rappresentanti del comitato pendolari Roma-Firenze per discutere delle criticità e delle proposte da portare all’attenzione del tavolo.
Questa amministrazione non intende chinare il capo davanti a nessuno. Gli esempi di questo atteggiamento di cui parla Barbabella li abbiamo avuti in questi ultimi anni con i risultati che sono davanti agli occhi di tutti. La svolta che chiede l’hanno decisa i cittadini, a Orvieto come in Regione. Non chiniamo la testa, tantomeno per ragioni di opportunità politica e, ad esempio, prima di Natale abbiamo chiesto alla Regione il contributo annuale per la mobilità alternativa che spetta al nostro Comune in base alla legge regionale 37 del novembre 1998 ma che la nostra città, a differenza di altre, ha ottenuto solo per il 2016 pur avendone diritto. La somma che è stata individuata dalla Regione, 100mila euro, potrà servire, tra le altre cose, per la manutenzione e il miglioramento di tutto il sistema di mobilità alternativa della nostra città. 
Spiace infine constatare come l’indignazione e il fastidio che il consigliere Barbabella ha provato per la rimodulazione della linea Orvieto-Perugia non sia stata pari a quella manifestata l’estate scorsa quando improvvisamente, appena insediati, ci siamo trovati a gestire i tagli lineari imposti dalla Regione allora guidato da uno schieramento che lo stesso Barbabella in passato ha sostenuto. E’ purtroppo argomento di queste settimane la pesante eredità economica che il nuovo governo regionale si troverà a dover affrontare sul fronte dei trasporti che imporrà scelte difficili e senso di responsabilità. Anche a questo appuntamento noi ci presenteremo senza chinare il capo ma con proposte che tutelino i servizi essenziali e che contribuiscano a ottimizzare in maniera intelligente i trasporti sul nostro territorio. Proprio in questo senso stiamo elaborando una proposta per sperimentare nel nostro Comune il servizio a chiamata che sta funzionando in altre realtà della regione”.
Il Cons. Franco Raimondo Barbabella si è dichiarato: “parzialmente soddisfatto. Non mi aspettavo una risposta piccata. L’interrogazione non era inutile. La Provincia di Terni non ha avuto la bontà di sentire il Comune di Orvieto. Per l’appunto, io volevo porre il tema del coordinamento e della costante marginalizzazione del nostro territorio.
 

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Ultimo aggiornamento
23/01/2020