Interrogazione su trasferimento centro vaccinale

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Interrogazione su trasferimento centro vaccinale

COMUNICATO STAMPA n. 632/21 C.C. del 29.07.21
Interrogazione in merito alla vicenda del trasferimento del Centro vaccinale
(ON/AF) – ORVIETO – La questione del recente trasferimento del Centro vaccinale di Bardano è stata affrontata nell’odierna seduta del Consiglio Comunale a seguito dell’interrogazione presentata dal Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”) che ha chiesto al Sindaco di conoscere: “se e quale iniziativa istituzionale ritiene di dover promuovere affinché sia accertato non solo e non tanto l’origine dello sgarbo istituzionale, che c’è ed è evidente, quanto piuttosto se all’atto della scelta dell’edificio ex Mabro come sede del Centro vaccinale fu fatta una verifica delle sue condizioni di sicurezza e nel caso quali ne furono i risultati. Se tale verifica non fu fatta allora quale ne è stata la ragione e che cosa però ha spinto a farla invece in questa fase. Quali iniziative intende assumere, nel caso la verifica allora non sia stata fatta, perché emergano con nettezza le responsabilità, anche considerando il potenziale pericolo corso dagli utenti, e affinché simili situazioni non abbiano a ripetersi”.
L’interrogante ha spiegato che “l’origine del fatto è nota: la USL Umbria 2 chiude il Centro vaccinale di Bardano con decisione improvvisa, senza avvertire preventivamente il Sindaco e costringendolo ad una affannosa ricerca di soluzione – che viene trovata tempestivamente, se ne deve dare atto – dopo avere subito anche il diniego della Provincia per l’uso dei suoi locali. Ne sono derivate difficoltà nell’organizzazione della vaccinazione, anche queste superate, e soprattutto però ne è derivato lo sconcerto per come si sono svolti i fatti, che hanno dato la netta impressione di una città che tutti trattano come se non appartenesse al sistema istituzionale provinciale e umbro, qualcosa di lontano, da non considerare, senza un ruolo, senza peso. Questa brutta sensazione ora non solo non scompare, ma si aggrava alla luce delle ragioni dell’accaduto addotte dal Direttore generale Dott. Massimo Di Fino. Il tutto sarebbe derivato dalla segnalazione da parte di Sviluppumbria di problemi di sicurezza della parte strutturale dell’edificio ex Mabro, la cui verifica e la cui soluzione avrebbero consigliato l’immediata chiusura del Centro e il suo trasferimento ad altro edificio idoneo. In sostanza c’è il riconoscimento ufficiale che a suo tempo è stato scelto prima per il SIM e poi per il Centro vaccinale un edificio di cui solo ora si sono rilevate condizioni di non perfetta sicurezza. La toppa aggrava la buca”.
Il Sindaco, Roberta Tardani ha risposto: “ho difficoltà a comprendere le ragioni dell’interrogazione. E’ chiaro che le verifiche siano state fatte dopo di che, a seguito di sopravvenute motivazioni urgenti, è stata assunta la decisione di trasferire il centro vaccinale. Un problema che è stato risolto in meno di 12 ore, praticamente in tempo reale per garantire la prosecuzione della campagna vaccinale. Io mi sofferemerei su questo aspetto piuttosto che fare il processo alle intenzioni. Si è agito con efficacia e tempestività garantendo l’efficienza di un punto vaccinale che ogni giorno somministra oltre 400 vaccini. La struttura di Bardano verrà messa in sicurezza, ripristinata e sottoposta a manutenzione come ci ha assicurato la Regione. Voglio invece sottolineare come altre istituzioni, al contrario, abbiano deciso di non darci una mano. La collocazione attuale è stata resa possibile grazie alla disponibilità della direzione scolastica della scuola di Sferracavallo che ringrazio a nome della città”.
Il Cons. Franco Raimondo Barbabella si è dichiarato: “non soddisfatto. Mi interesso di quello che ritengo di dovermi interessare. Il punto è se c’è un documento che attestava l’idoneità dell’apertura del centro di Bardano. Farò la richiesta di accesso agli atti”. 
 

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Ultimo aggiornamento
29/07/2021