Intitolato a Sandro Pertini il secondo ponte sul fiume Paglia

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Intitolato a Sandro Pertini il secondo ponte sul fiume Paglia

COMUNICATO STAMPA n. 720/18 C.C.-G.M.
Il secondo ponte sul fiume Paglia che collega i grandi quartieri di Orvieto Scalo e Ciconia ad Orvieto, porta il nome di Sandro Pertini “educatore civico”
• Amministrazione Comunale al lavoro con Ministero Infrastrutture e ANAS per progettare il 2° stralcio della Complanare  
(ON/AF) – ORVIETO – 25.09.18 – Dal primo pomeriggio di oggi, 25 settembre 2018 – ricorrenza dell’anniversario della nascita (1896) del settimo Presidente della Repubblica Italiana – il secondo ponte sul fiume Paglia che collega i grandi quartieri di Orvieto Scalo e Ciconia ad Orvieto, porta il nome di Sandro Pertini
Così aveva deciso all’unanimità il Consiglio Comunale il 28 luglio dell’anno scorso approvando la proposta di intitolazione avanzata dalla capogruppo Lucia Vergaglia (M5s). Volontà che oggi si è concretizzata non solo con l’apposizione della targa commemorativa, ma con una giornata animata dai giovani, e dedicata alla memoria, al significato e all’attualità del pensiero politico e umanistico di Sandro Pertini. Perché, come affermava lo stesso Pertini il 31 dicembre 1978 nel messaggio di fine anno agli italiani: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”. 

Frase significativa, che campeggia anch’essa sul ponte a lui dedicato e che questa mattina è stata al centro dell’incontro del Prof. Enrico Cuccodoro, Docente di Diritto Costituzionale UniSalento e Coordinatore Nazionale dell’Osservatorio per la Libertà e la Giustizia Sociale “Sandro e Carla Pertini” con gli studenti della Media “Ippolito Scalza” e, nel pomeriggio nuovamente evocata in occasione della cerimonia di intitolazione del nuovo ponte sul Paglia che ha visto protagonisti alunni e insegnanti della Scuola Elementare di Ciconia
Una cerimonia sobria ma densa di emozioni e soprattutto festosa, alla quale hanno presenziato l’Assessore Regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, il Presidente della Provincia di Terni, Gianpiero Lattanzi, il Sindaco, Giuseppe Germani, il Presidente del Consiglio Comunale, Angelo Pettinacci, Assessori e Consiglieri Comunali, accanto alle Autorità militari e religiose della città, al Prof. Enrico Cuccodoro e ai Sindaci del territorio
Al termine della cerimonia, sulle note dell’Inno Nazionale, lo scoprimento della targa commemorativa in bronzo “PONTE PRESIDENTE SANDRO PERTINI – Statista” collocata a metà del ponte del raccordo cosiddetto “Complanare” tra la Strada Statale n. 205 “Amerina” e la Strada Statale n. 71 “Umbro – Casentinese” che collega al polo ospedaliero di Orvieto (il ponte è stato inaugurato e aperto al traffico lo scorso 25 novembre).
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La cerimonia è stata aperta dal Presidente del Consiglio Comunale, Angelo Pettinacci il quale ha ricordato le tappe istituzionali che hanno preceduto l’odierna giornata ed ha ringraziato quanti l’hanno resa possibile dai gruppi consiliari all’Amministrazione Comunale, alla Dirigente scolastica dell’Istituto “Ippolito Scalza”, Isabella Olimpieri con gli insegnanti e gli studenti. Pettinacci ha quindi anticipato che “nel prossimo mese di ottobre, in occasione del 70° anniversario della Costituzione Italiana, il Comune darà via ad un’altra iniziativa in collaborazione con le scuole per ricordare lo statista Sandro Pertini e i valori per i quali egli si è battuto, nonchè altre figure importanti della nostra storia contemporanea per rinnovare, soprattutto tra le giovani generazioni, i capisaldi di democrazia e libertà su cui si fonda la Carta Costituzionale del nostro Paese”
A presentare il Prof. Enrico Cuccodoro, che del Presidente Pertini ha avuto una conoscenza personale e che oggi è impegnato a diffonderne la memoria quale coordinare dell’Osservatorio per la Libertà e la Giustizia Sociale “Sandro e Carla Pertini”, è stata la Consigliera Comunale, Lucia Vergaglia, la quale ha confidato di “provare una personale gioia sentimentale nei confronti del Presidente Pertini e del suo rapporto con i giovani”. “Da oggi in poi – ha sottolineato – dovrà essere una bella abitudine incontrare fuori dai libri di scuola Sandro Pertini che ha lasciato un esempio tangibile. Un esempio il suo, che deve rafforzare in noi tutti e nei giovani, soprattutto, il concetto di appartenenza alla comunità”.  
Particolarmente sentita la testimonianza del Prof. Enrico Cuccodoro che ha detto: “La Costituzione Italiana ha Settanta anni! Essa è lo spazio in cui si riflette l’ordinamento di un’epoca. E, tuttavia, per non trascinarsi in celebrazioni e apprezzamenti fini a sé stessi è necessario volgere oculata attenzione a questa nostra ‘cassetta degli attrezzi della democrazia e delle politica’, secondo la figurazione recente che ne ha dato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (informato di questa giornata che apprezza). Con l’intenzione concreta e realista di concepirne l’ulteriore caratteristica di ‘pagina bianca’, predisposta ad accogliere tutte le aspettative di realizzazione e razionalizzazione giuridico-istituzionali e sociali aderenti alla spirito della Costituzione. 
In Italia, la Legge delle leggi fu frutto, per il ‘miracolo costituente’, di una mirabile sintesi raggiunta tra le principali correnti ideali cristiano-sociali, laico-socialiste e liberali, testimoni della successione dal vecchio regime alla nuova forma repubblicana.
Il transito di settant’anni significa ripercorrere le tracce dell’applicazione del metodo costituzionale per la conformazione e il funzionamento degli assetti istituzionali al vertice dello Stato, così come lungo la traiettoria del processo politico nazionale, e locale territoriale. 
Repubblica e Costituzione, perciò, significa dover sempre trattare della complessità che la forza di popolo è in grado di imputare nello statuto dei governanti per i governati alla cittadella delle istituzioni”.
“Siamo davanti a quel connotato che dialetticamente distingue e riconosce il Paese reale dal Paese legale, considerato fattore cruciale nel ragionamento dell’idea politica e civile, costantemente vigile nel pensiero di Sandro Pertini, dall’azione diretta nella lotta partigiana, ai durissimi anni subiti di prigionia e confino, alla Liberazione nazionale del 25 Aprile 1945 in poi; eletto alla Assemblea Costituente, senatore, deputato, vice Presidente della Camera e assai apprezzato nel ruolo super partes di Presidente dell’Assembla di Montecitorio dal 1968 al 1976, fino ad essere il settimo Presidente della Repubblica con 832 voti su 995 Grandi Elettori, dall’8-9 luglio 1978 al 29 giugno 1985 al Quirinale casa degli italiani, Capo dello Stato amatissimo, figura-simbolo del XX secolo. 
La Costituzione non è caduta dal cielo, non è il frutto della elaborazione di un gruppo di esperti dietro una scrivania. Essa è stata una conquista di tutto il popolo italiano, della sua storia, delle sue forze politiche; è scaturita direttamente dagli ideali e dalla cultura della Resistenza, dalla fede e dalle convinzioni di migliaia di morti antifascisti”.
“Sempre, la vita di Sandro e Carla Pertini fu orientata ai valori essenziali della libertà e democrazia, giustizia sociale e legalità in onestà e fondamentale pulizia morale. Un vigoroso modello al quale guardare oggi, soprattutto per le nuove generazioni, di fronte alle tante distorsioni e tensioni della società contemporanea. Per stimolare le nostre ragazze, i nostri ragazzi, nel saper guardare lontano, consapevoli e forti in ragione dell’incitamento ricevuto. 
Il secolo breve ha documentato nelle incisive parole di una illustre guida spirituale, Gandhi, come diventi essenziale per aiutare qualcuno, dargli sempre la possibilità di ritrovare la propria dignità umana. L’educazione alla cittadinanza consapevole, l’impegno nella politica, nelle istituzioni, nella sfera sociale costituiscono pilastri ai quali ancorare i comportamenti decisivi dell’esistenza quotidiana; coordinate presenti nelle numerose storie eroiche di Sandro, strepitoso educatore  e Carla. Insomma, una eredità generazionale da trasmettere per tanti di noi che, adolescenti, incontrarono umanità, entusiasmo e spontaneità di valorose esperienze che, ancora oggi, dobbiamo essere in grado di chiamare a testimonia efficace per i nuovi cittadini. 
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella per il 120° della nascita di Sandro Pertini ha sottolineato come Egli avesse sempre in mente i giovani. 
Nel manoscritto che il Presidente della Repubblica ha avuto la cortesi di inviarmi, autorevolmente è detto: ‘Sandro Pertini – con sua moglie – è rimasto nel ricordo e nell’affetto degli italiani e deve costituire anche in futuro un punto di riferimento per suscitare, con il suo esempio, virtù civili e morali tra i nostri concittadini e soprattutto fra i giovani’”.
“L’appuntamento odierno, proprio nell’Anniversario della nascita di Sandro Pertini – ha proseguito – è espressione simbolica di degna testimonianza per questo storico Territorio di Orvieto e per la Nazione intera. Una scelta propizia che la città di Orvieto ha voluto rimarcare quest’anno, con memoria alla breve, ma intensa visita che qui effettuò, il 7 ottobre 1984, a chiusura del viaggio di Stato in Umbria, il Presidente Pertini, accolto ovunque da larghissimo entusiasmo e notevole affetto popolare.
Il valore di tale dedica che onoriamo, e l’orientamento della ‘Giornata pertiniana’ che viviamo, si rallaccia, ora, allo spirito di solidarietà, giustizia sociale, convivenza e passione civili nella libertà e piena democrazia reale, tanto in sintonia agli insegnamenti e moniti ricorrenti di Sandro Pertini educatore civico”.
‘La vita di oggi ci dice che è molto facile fissare l’attenzione su quello che ci divide, su quello che si separa. Vorrebbero farci credere che chiuderci è il miglior modo di proteggerci da ciò che ci fa male. Oggi noi adulti abbiamo bisogno di voi, per insegnarci a convivere nella diversità, nel dialogo, nel condividere la multiculturalità non come una minaccia, ma come un’opportunità: abbiate il coraggio di insegnarci che è più facile costruire ponti che innalzare muri!’. 
Bellissime, le parole di Papa Francesco durante la veglia di preghiera con i giovani per la XXXI Giornata mondiale della gioventù di Cracovia (2016). Una invocazione, una lezione civile e spirituale che il nostro amatissimo Presidente avrebbe sottoscritto pienamente”. 
Infine, citando Sandro e Carla Pertini ha concluso: “‘Giovani, se non volete che la vostra vita scorra monotona, grigia e vuota, fate in modo che essa sia illuminata dalla luce di una nobile idea’. Un monito costante per i cittadini italiani che ricordano con affetto immutato due figure care e che,di sicuro, le nuove generazioni debbono apprezzare e stimare, come davvero lo è stato per tanti di noi presenti a questo importante evento di Orvieto, stasera”
A nome del Vescovo di Orvieto-Todi, Mons. Benedetto Tuzia, il parroco del Duomo, Don Marco Pagnotta rivolgendosi agli studenti ha detto: “oltre che un grande uomo, Sandro Pertini è stato un ‘servitore del Paese’. C’è sempre bisogno di persone che ci guidino. Vi esorto quindi a cercare sempre le guide migliori: i genitori, gli insegnanti, per cercare di fare del bene. Da oggi questo ponte non è solo una strada da percorre, è una caratteristica che dovrà unire questa città, i suoi quartieri, perché Orvieto è unica nella sua struttura territoriale. Ringrazio anche a nome del Vescovo le Istituzioni e quanti si sono spesi per questa bella iniziativa e si impegnano a portarne avanti il significato”.
Ha portato i saluti dell’Amministrazione Regionale e della Presidente Catiuscia Marini, l’Assessore ai Trasporti, Giuseppe Chianella che ha sottolineato “questo è un momento molto importante per la città di Orvieto. Siamo molto felici della scelta fatta dal Consiglio Comunale di intitolare un ‘ponte’, il cui significato va oltre il concetto di infrastruttura, ad un grande italiano e un grande combattente per la democrazia e la libertà. Un grande socialista riformista che ha combattuto contro la violenza. Un servitore della Patria non solo come Presidente degli Italiani ma come Uomo delle Istituzioni”.
“Questa cerimonia – ha detto il Sindaco, Giuseppe Germaniassume notevole importanza essenzialmente per due motivi: sia perché riguarda il secondo ponte sul fiume Paglia, che rappresenta una componente essenziale del primo stralcio della Complanare, opera di grande utilità per la viabilità cittadina e quindi per le stesse condizioni di vita quotidiana della nostra comunità locale, sia perché condivido pienamente la scelta di intitolare questa infrastruttura a Sandro Pertini che è stato uno dei Presidenti della Repubblica italiana giustamente più amati dalla gente. Del resto il suo operato durante l’alto incarico istituzionale di Presidente della Repubblica, è la dimostrazione più evidente della possibilità che tra i massimi rappresentanti delle istituzioni democratiche e i cittadini si stabilisca un rapporto stretto e necessario. Oggettivamente, l’operato di Pertini costituisce un modello per tutti coloro che ricoprono un incarico nelle istituzioni, sia nazionali che locali.
Sandro Pertini deve essere considerato un modello da seguire per molti altri motivi. Mi limito a citare solo alcune righe, molto significative ed emblematiche del suo pensiero politico, tratte dal suo discorso di insediamento alla Presidenza della Repubblica, il 9 luglio 1978: ‘…Non vi può essere vera libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà…L’Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della Terra..’. 
Tali considerazioni mantengono intatta la loro validità ancora oggi, 40 anni dopo, come rimane intatta l’importanza dell’azione svolta da Pertini sia prima che divenisse Presidente della Repubblica sia durante lo svolgimento di quel prestigioso incarico.
Ringrazio quanti hanno reso possibile questa giornata, a partire dalla Consigliera Lucia Vergaglia. Pertini sarebbe stato contento: un ponte non è sono un’opera pubblica, ma un qualcosa che unisce. 
Colgo l’occasione per sottolineare che l’Amministrazione Comunale sta lavorando per completare questa importante opera pubblica che è la Complanare, attraverso la realizzazione del 2° stralcio per il quale la Regione Umbria, che ringrazio, ha messo a disposizione altri 8 mln di euro”. 
Al riguardo, a margine della celebrazione, il Sindaco Germani ha anticipato: “proprio in questi giorni saremo al Ministero delle Infrastrutture e all’ANAS per approfondire i vari temi della progettazione. E’ stato costituito il gruppo di lavoro interno all’Amministrazione coordinato dall’Assessore ai Lavori Pubblici, Floriano Custolino e, in vista del trasferimento dei fondi da parte della Regione Umbria, stiamo procedendo per dare corso alla gara d’appalto per la progettazione esecutiva che dovrebbe essere disponibile entro la primavera prossima”.

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Ultimo aggiornamento
25/09/2018