La trasmissione “Freedom – Oltre il confine” di Italia 1 al Pozzo della Cava e ai sotterranei di Orvieto

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La trasmissione “Freedom – Oltre il confine” di Italia 1 al Pozzo della Cava e ai sotterranei di Orvieto

COMUNICATO STAMPA n. 103/22 G.M. del 17.02.22  
Freedom – Oltre il confine al Pozzo della Cava e ai sotterranei di Orvieto. La trasmissione condotta da Roberto Giacobbo sarà in onda Lunedì 21 Febbraio h 21:15 su Italia 1
(ON/AF) – ORVIETO – La nuova serie 2021/22 del noto programma Freedom – Oltre il confine di Italia 1 condotto da Roberto Giacobbo con la regia di Ico Fedeli proporrà nella puntata in onda Lunedì sera 21 Febbraio alle 21:15 un singolare e vertiginoso percorso, sopra e sotto terra, attraverso l’Italia passando dal Friuli Venezia Giulia, al Piemonte e all’Umbria. 
La nuova puntata di Freedom si aprirà infatti con le immagini esclusive del volo delle Frecce Tricolori che ha permesso al fotoreporter Massimo Sestini di realizzare un’esperienza veramente imperdibile e una delle fotografie più belle: una collaborazione tra diversi aerei per creare un set fotografico in volo. 
Il conduttore Roberto Giacobbo sarà con i piloti più amati e famosi d’Italia e forse del mondo: le leggendarie Frecce Tricolori, l’incredibile reparto di volo acrobatico dell’Aeronautica Militare Italiana. Le telecamere di Freedom entreranno nella loro sede, l’aeroporto militare di Udine-Rivolto dove troveranno gli aerei, i piloti e tutto il personale dell’imponente macchina che c’è dietro ad ogni volo, per passare insieme un’intera giornata. Da una vera sessione di addestramento e briefing, alla vestizione, fino al complesso rituale che i piloti compiono ogni giorno prima di salire sui loro velivoli. E poi il momento del decollo e dell’allenamento in volo, dove questi straordinari aviatori sono in grado di compiere manovre sensazionali e uniche. 
Freedom sarà poi a Torino per conoscere i luoghi che l’hanno resa una città magica. Perché il capoluogo piemontese gode di questa fama?  Molte tradizioni e siti di questa città risultano legati alla superstizione, all’alchimia, alla massoneria e persino all’occultismo. Piazze, portoni, palazzi riportano evidenti simboli esoterici mentre antiche leggende parlano di misteriose gallerie sotterranee, di potenti reliquie come la Sindone ed il Sacro Graal. 
E ancora, quale legame c’è tra Torino e l’antico Egitto e perché la città sarebbe al centro di due triangoli: uno di magia nera ed uno di magia bianca? Roberto Giacobbo andrà a caccia di risposte indagando nei siti che vengono considerati con maggior energia positiva e negativa della città. 
Roberto Giacobbo giungerà in Umbria, nei pressi di San Giustino, nei luoghi dove si è svolta una vicenda incredibile: nel 1441, tra il confine dello Stato Pontificio e la Repubblica di Firenze dei Medici, è nato un altro, piccolo, Stato. In un periodo storico tra i più importanti della nostra storia, mentre dal Medioevo si entrava nel Rinascimento, in un minuscolo territorio è accaduta una cosa imprevedibile: per un errore è nata la Repubblica di Cospaia, che allora aveva soli 350 abitanti, e che è esistita fino al 26 giugno 1826. Una storia che Freedom ripercorrerà nei particolari, una storia fatta di uomini, di leggi non scritte e di una piccola moneta d’argento. 
Freedom resterà in Umbria per vedere cosa c’è nei sotterranei di Orvieto e la sua rupe, l’enorme blocco di tufo su cui, da sempre, la città si è sviluppata non solo in superficie ma anche sottoterra. In circa 2700 anni, gli  abitanti di Orvieto hanno saputo scavare un’incredibile serie di cunicoli, grotte, pozzi, cisterne e gallerie che si intersecano al di sotto della zona abitata, per ingrandire una città dove ogni piccolo spazio poteva significare avere più acqua, cibo e quindi vita. 
Roberto Giacobbo non solo mostrerà le profondità del pozzo della Cava, considerato il fratello maggiore del famoso Pozzo di San Patrizio, ma svelerà anche una serie di cavità sotterranee frutto di recentissime scoperte: una serie di ingegnose soluzioni che gli abitanti di Orvieto hanno dovuto mettere in campo quando la natura aveva posto loro dei limiti. 
Infine, per un Museo in 10 minuti, Freedom mostrerà al pubblico il Museo Etnografico di Alessandria, conosciuto anche come ‘Museo C’era Una volta’ perché si pone l’obiettivo, non solo di raccontare il passato attraverso oggetti che oggi non si usano più, ma anche di mettere in scena i ricordi e le memorie dei singoli individui. Attraverso un grande quantitativo di oggetti raccolti dai titolari, sono state ricostruite delle vere e proprie scene di vita quotidiana, come una perfetta classe del 1935. 
 
 

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Ultimo aggiornamento
17/02/2022