(ON/AF) – ORVIETO – Verrà inaugurata sabato 5 marzo 2022 alle ore 16:30 al Museo Etrusco “Claudio Faina” di Orvieto la mostra fotografica Velzna di Michela Rufini autrice orvietana che, dopo aver trascorso lunghi anni in viaggio, mantiene ora un rapporto più profondo con la fotografia, focalizzato sulla prossimità delle cose.
L’esposizione, curata da Laura Manione, si protrarrà sino al 3 aprile ed è realizzata in collaborazione con la Fondazione per il Museo “Claudio Faina” con il patrocinio del Comune di Orvieto.
Saranno in mostra quindici immagini stampate fine art che offrono una visione inedita e intimista della Rupe su cui sorge la città di Orvieto e in cui sono simbolicamente incastonate le tracce di quel primo insediamento etrusco denominato Velzna.
“Il mio sguardo – spiega l’autrice, Michela Rufini – è portato ad andare oltre la solidità apparente del reale e tende invece a soffermarsi sul rapporto tra permanenza e impermanenza. Ho sondato la Rupe di Orvieto con la stessa delicatezza che si adopererebbe per sondare un ventre in cui è serbata la memoria di un vissuto antichissimo, tentando di restituirla, nonostante nulla attualmente vi faccia visivamente rimando”.
In questo sistema di stratificazioni e affioramenti, si inserisce anche la scelta di esporre questo lavoro in un contesto museale che ne aumenta la coerenza concettuale, oltre che territoriale.
“Le immagini – aggiunge infatti la curatrice Laura Manione – saranno collocate nelle splendide sale intitolate a Giuseppina Anselmi Faina e condivideranno quindi lo spazio con affreschi e decorazioni ottocentesche. Reperti fra altri reperti, le fotografie instaureranno un dialogo fra epoche diverse, portando lo spettatore a riflettere su quella ‘immutabile mutevolezza’ intorno a cui si concentra tutta la ricerca dell’autrice”.
La mostra è corredata di un catalogo, stampato in edizione limitata e numerata da Gallo Arti Grafiche di Vercelli e curato come l’esposizione da Laura Manione, che, grazie al designer grafico di Sara Bergando, restituirà in veste editoriale la modalità di fruizione “lenta” intorno a cui sarà concepito l’allestimento della mostra.
L’accesso alla mostra è regolamentato nel rispetto delle norme di prevenzione del contagio disposte dalla legge.