Mozione per adozione di politiche ambientali territoriali come strategia di un futuro possibile

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Mozione per adozione di politiche ambientali territoriali come strategia di un futuro possibile

COMUNICATO STAMPA n. 1029/21 C.C. del 13.12.21 
Consiglio Comunale approva la mozione per l’adozione di politiche ambientali territoriali come strategia di un futuro possibile  
• Approvata anche la risoluzione per affrontare in Conferenza Capigruppo i temi relativi a: Ambiente, Questione Energetica, Rifiuti, Mab Unesco
(ON/AF) – ORVIETO – Nella seduta odierna, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la risoluzione a firma dei Consiglieri: Croce, Mescolini, Germani e Giovannini che impegna il Sindaco a calendarizzare delle apposite conferenze dei capigruppo nelle quali discutere ed approfondire, in modo organico e condiviso, le macro-tematiche individuate nel documento cui si riferisce la mozione e cioè: Ambiente, Questione Energetica, Rifiuti, Mab Unesco
Il Consiglio ha poi approvato (5 favorevoli: Sacripanti, Barbabella, Giovannini, Garbini, Tempesta; 2 astenuti: Croce, Olimpieri) la mozione presentata dal Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”) con la quale si impegna il Sindaco e la Giunta ad adottare il documento sulle politiche ambientali territoriali elaborato dall’Hub di Orvieto dell’Associazione CiviciX dell’Umbria come contributo essenziale alla politica ambientale del Comune di Orvieto e dell’intero territorio orvietano.
La delibera impegna il Sindaco e l’Esecutivo a: tradurre in atti le indicazioni operative contenute nel documento che riguardano le specifiche competenze comunali sui diversi temi; promuovere iniziative di coordinamento dei Comuni a livello territoriale al fine di ottenere il massimo risultato da uno sforzo congiunto e convergente; promuovere quanto prima un convegno sulle linee di politica ambientale indicate coinvolgendo gli altri sindaci, le forze sociali e il governo regionale, affinché da una discussione pubblica di ampio respiro possa nascere, sia una più elevata consapevolezza dell’importanza strategica di una incisiva politica ambientale, sia una rinnovata attenzione del governo e delle forze politiche regionali verso il territorio orvietano. 
Illustrando l’argomento, il Cons. Franco Raimondo Barbabella ha affermato che “la mozione risale a sei mesi fa ma che non perde di valore e di attualità rispetto ai temi che affronta e vuole poter diventare patrimonio dell’Amministrazione laddove si sollecitano soluzioni di pertinenza comunale e di altri enti, a partire dalla Regione Umbria. C’è una questione di politica ambientale che dobbiamo affrontare in termini di rispetto di politica pubblica che regolamenta e cambia certi sistemi. Questioni molto serie che hanno bisogno di essere affrontate in relazione alle esigenze effettive. Si sollecita  pertanto l’adozione di un documento secondo cui le politiche ambientali non siano ceche ma che facciamo capire la direzione in cui si va, adeguando gli strumenti per la gestione ad esempio del patrimonio boschivo che non è solo rete dei sentieri ma gestione degli stessi. La questione della politiche energetiche non è solo occupazione di suolo, ma classificazione e una delicata gestione delle questioni amministrative. L’Hub di Orvieto dell’Associazione CiviciX dell’Umbria ha elaborato in un percorso di larga partecipazione un documento sulle politiche ambientali territoriali. Tale documento è stato presentato ai Sindaci del territorio orvietano lo scorso 5 maggio e dai numerosi e qualificati interventi sono venuti non solo apprezzamenti ma interessanti contributi che ne hanno arricchito sia il contenuto che il significato complessivo. Il documento, come risulta da questo percorso, è stato assunto come proprio dal firmatario della mozione e come tale è allegato al testo della stessa. Sintetizzando i temi del documento in esso si affrontano temi di politica ambientale che intersecano responsabilità di soggetti diversi, istituzionali e non, riguardano l’intero territorio orvietano e vanno oltre coinvolgendo sotto diversi aspetti compiti e responsabilità istituzionali del governo regionale. Si tratta di problemi urgenti che vengono però analizzati e affrontati anche con l’ottica delle scelte strategiche per il futuro, partendo dallo stato di fatto di ognuno e proponendo le soluzioni che, scevre da ogni spirito di parte, al momento sembrano essere le più opportune e anche le più praticabili. Nei fatti, si prospetta quindi una politica territoriale ambientale, funzionale ad una nuova fase di sviluppo, che necessita di un coordinamento intercomunale e di un riscontro decisivo a livello regionale”.
Dibattito
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “concordo con Barbabella perché l’ambiente è la risorsa principale e sono anni che discutiamo di come valorizzare il nostro territorio. Rispetto alle opportunità date dalla transizione ecologica, ci viene chiesto di essere presenti, di monitorare e di avere una interlocuzione quotidiana con la Regione (l’errore dello smantellamento delle province sulla tutela del territorio e della guardia forestale sui territori). L’ambiente è sotto attacco da tempo. Abbiamo avuto imprenditori che hanno tentato di impiantare pale eoliche movimentando capitali ingenti, altri progetti sul fotovoltaico che rischiano di minare il paesaggio. Suggerisco quindi una mappatura dei territori idonei per questi progetti, mappatura che deve provenire dai territori stessi e dai Comuni. Solo così riusciamo a salvaguardare i  nostri territori. La mappatura preliminare è ovviamente il primo passo. Voto a favorevole auspicando che ci siamo dei passi successivi e concreti. Siamo disponibili a qualsiasi attività politica in questo senso”.
Cristina Croce (Capogruppo “Siamo  Orvieto”): “la mozione volta all’approvazione di un documento sulle politiche ambientali territoriali da intendersi come contributo essenziale alla politica ambientale del Comune di Orvieto, affronta temi di politica ambientale che intersecano responsabilità di soggetti diversi, istituzionali e non, che riguardano l’intero territorio orvietano e vanno oltre, coinvolgendo sotto diversi aspetti compiti e responsabilità istituzionali anche del governo regionale. Il documento costituisce una proposta di ‘HUB Civici x Orvieto’. Poiché l’importanza e la complessità delle tematiche affrontate nella mozione e richiamate nel documento, spaziano dalla questione energetica fino a quella dei rifiuti, passando per la questione della Riserva MAB UNESCO del Monte Peglia, si rende necessario un approfondimento ed un confronto anche con le altre forze politiche e con i Sindaci del territorio oltre che con quelle sociali. Per queste ragioni sottopongo al Consiglio la seguente risoluzione a firma della sottoscritta e dei Consiglieri: Mescolini, Germani e Giovannini, nella quale il Consiglio Comunale di Orvieto impegna il Sindaco a voler calendarizzare delle apposite conferenze dei capigruppo nelle quali discutere ed approfondire, in modo organico e condiviso, le macrotematiche individuate nel documento cui si riferisce la mozione e cioè: Ambiente, Questione energetica, Rifiuti, Mab Unesco”.
Umberto Garbini, Presidente dell’Assemblea (Capogruppo “Fratelli d’Italia”): “ci siamo dimenticati del decreto semplificazioni in materia ambientale che, in modo ancora più aggressivo, cancella ogni possibilità di intervento dei Comuni. Non ci dimentichiamo di vari aspetti che rendono l’argomento variegato e complesso da affrontare. Mi sembra che, anche se corretto, la complessità della materia ambientale rischia di essere poco approcciabile con un solo documento. Sarebbe meglio fare singoli approfondimenti sui diversi temi che concorrono alla problematica. Apprezzo quindi la risoluzione che va in questa direzione. Gli approfondimenti in commissione capigruppo ci aiuteranno ma non dobbiamo dimenticarci, come detto, del decreto semplificazioni”. 
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “un problema complesso e l’ambiente è un risorsa fondamentale per il nostro territorio. Ma tute le nostre considerazioni vengono di fatto superate dal decreto semplificazioni che liberalizza gli interventi su eolico, fotovoltaico e geotermico; decreto che dispone dei nostri territori e dell’autonomia dei consigli comunali, provinciali e regionali. C’è una deregulation totale, con aziende che hanno sede nelle zone più disparate del mondo e beneficiano di finanziamenti pubblici e che poi se ne perdono le tracce. Altro elemento che preoccupa è che non può essere il Consiglio di Stato a dettare la linea politica in questa Nazione: mi riferisco  alla liberalizzazione delle spiagge o alla realizzazione del geotermico a Castelgiorgio che qualcosa di emblematico. Il tutto superando le autonomie locali e le volontà dei singoli territori. E’ giusto quindi discutere di questi temi ma poi arriva il decreto semplificazioni. Il Mab Unesco va bene, ma sul demanio pubblico pochi centri di potere fanno il buono e il cattivo tempo. Negli ultimi anni è stata azzerata la potestà dei Comuni e dei cittadini che vivono nei territori. Ci sono cose che ci passano talmente sopra la testa che la questione non è facile. Sull’agenzia forestale ho presentato tempo fa una interpellanza per dotare il territorio orvietano di un numero adeguato di operai. Condivido l’idea di portare queste tematiche in conferenza capigruppo anche audendo soggetti che hanno specifiche competenze, confrontandoci con la Giunta e alzare il più possibile l’asticella del confronto e dello scontro”. 
Federico Giovannini (Gruppo “Partito Democratico”): “l’intento della risoluzione non è quello di sminuire e togliere importanza alla mozione di Barbabella. Mi fa piacere che c’è una volontà unanime di salvaguardia del territorio ed è opportuno che questi temi possano e debbano essere  affrontati nelle giuste sedi attraverso una calendarizzazione delle conferenze dei capigruppo con degli esperti affinché questo territorio venga ferito il meno possibile da queste energie alternative. Ci sono dei vincoli e c’è anche una Costituzione. Dobbiamo ripartire da lì. Il nostro territorio non può essere difeso solo da quei pochi che fanno profitti. E’ giusto estendere il confronto ai Comuni del territorio e aggiungo anche a quelli di aree limitrofe di altre regioni confinanti”.
Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi: “sono particolarmente soddisfatto della proposta contenuta nella mozione perché non c’è stato giorno, da che sono in amministrazione, che non mia sia dovuto occupare attraverso atti amministrativi di richieste per il posizionamento di pannelli fotovoltaici su abitazioni e coperture di capannoni. 
Avevamo raggiunto la fase di poter bloccare questi impianti quando poi il DL semplificazioni ha introdotto la possibilità di collocare a terra queste strutture con la conseguenza che i Comuni sono privati della possibilità di legiferare sul proprio territorio, compromettendo il futuro allorché si dovesse prospettare la possibilità di decidere su nuovi insediamenti produttivi. Ci siamo subito rapportarti con l’assessorato regionale e con altri Sindaci abbiamo chiesto una interpretazione restrittiva. 
Una settimana fa è uscito un decreto della Regione Umbria che si allinea quasi al decreto ministeriale e, per alcune situazioni è addirittura ancora più preoccupante perché si allarga alle aree agricole. Attualmente come Amministrazioni comunali e Regione stiamo valutando altre possibilità di limitare e circoscrivere le aree del fotovoltaico. Sull’eolico, lo scorso ottobre la Regione Umbria ha ricevuto dal Ministero l’inserimento di un parco eolico tra Orvieto, Castelgiorgio e l’Alfina, che il ministero può autorizzare come estensione tra territori regionali confinanti.  Con il Sindaco di Castelgiorgio, Garbini abbiamo subito valutato la possibilità di coinvolgere tecnici specializzati e capire come potremmo essere più incisivi per introdurre delle norme limitative onde ostacolare questi inserimenti. Molti sono infatti gli interrogativi che ci poniamo: sapere se il vento c’è e quanta energia producono le pale, ma anche le loro caratteristiche strutturali, l’analisi dei vantaggi per i destinatari fino a capire quali sono i veri destinatari. I Comuni? Ma se non vengono ascoltati? Ad Orvieto basta ricordare il caso della diga sul lago di Corbara che in qualche misura portò dei vantaggi in termini di bolletta energetica ridotta pe4r il Comune e di illuminazione gratuita della rupe mentre con le pale eoliche avremmo solo un danno al territorio perché nulla ci tornerebbe in termini di energia. Territori peraltro già condizionati. 
Le possibilità in nostro possesso le stiamo giocando tutte per inquadrare queste operazioni in un contesto più razionale. Non è, infatti, un tema solo urbanistico ma anche valoristico del territorio, per questo sarebbe preferibile concentrare questi insediamenti su zone maggiormente energivore”.
Replica Barbabella: “la mozione vuole rappresentare il tentativo di mettere a punto una linea complessiva di orientamento che dia forza ogni volta che si tratta di affrontare un aspetto specifico in materia di ambiente e di far valere una opinione. L’intervento del Vice Sindaco Mazzi testimonia che un modo possibile. Quindi se lo facciamo unitariamente offriamo un grande servizio alla comunità territoriale. Vedere oggi come la questione si pone e individuare le strade più opportune con il concorso fondamentale delle istituzioni è un percorso possibile. E’ però importante dare un segnale a tutti, ai privati e agli altri enti pubblici su quale è la nostra visione di sviluppo sostenbile del nostro territorio, che non è pura conservazione ma valorizzazione di un patrimonio ambientale che deve restare una ricchezza. Se facciamo noi quello che ci spetta credo che avremo più forza per essere incisivi. La realtà non è così insensibile se un intero territori si muove. Dobbiamo avere un’idea ed il coraggio di affermarla. Se siamo organizzati qualcosa possiamo contare e dare un segnale nuovo”.
Dichiarazioni di voto, Olimpieri: “è vero: chi sta fermo perde! Però è vero che di fronte a certe norme nazionali è difficile potersi confrontare, occorre quindi lavorare per porre in atto progetti e argomentazioni. La questione geotermica di Castelgiorgio e dei comuni dell’alto Lazio e della bassa Toscana ci dice che dobbiamo far sentire forte la nostra voce perché non può essere che sia un giudice a decidere di realizzare un progetto. Ribadisco che questo è l’aspetto più grave perché oggi spesso gli organi giurisdizionali decidono per noi. Dobbiamo costruire percorsi virtuosi ed essere uniti nella costruzione di interlocuzioni valide con la regione. Dobbiamo scontrarci con questo modello politico-culturale che ha ammorbato certi luoghi delle decisioni. La mozione può dare la spinta. Il Vice Sindaco Mazzi ha fatto ragionamenti condivisibili e ha dato delle indicazioni utili per il lavoro delle commissioni consiliari. Mi astengo sulla mozione ma condivido il percorso”.
Sacripanti: “la magistratura si pone sempre sul piano delle leggi che ci sono e che spesso sono assurde rispetto alla tutela dei territori. Oggi c’è un governo con una maggioranza estesa, quindi se noi iniziamo un percorso possiamo interloquire per affermare che ‘il cuore verde d’Italia’ non si tocca e questi decreti scellerati devono essere modificati. Dobbiamo alzare il livello del dibattito. La mozione è solo l’inizio di un percorso. Voto la mozione e la risoluzione che specifica gli aspetti di un percorso”.
Replica Croce: “mi astengo sulla mozione di Barbabella in coerenza con quanto riportato nella risoluzione, ovvero: se deve cominciare un percorso da condividere e discutere con le forze politiche e sociali, questo deve appunto iniziare e non essere già cristallizzato in un documento”.
Giovannini: “sono favorevole alla risoluzione e mi astengo sulla mozione per dare modo alla conferenza capigruppo di capire meglio i temi trattati e non prefigurare una soluzione”.
Garbini: “le contraddizioni sui pronunciamenti del Consiglio di Stato sono all’ordine del giorno, esempi ce ne sono nel Lazio, quindi quale è un giudiziose che abbia un profilo di oggettività sulla circostanza che viene analizzata. Non condivido una gran parte della mozione ma esprimo il voto favorevole per iniziare un percorso in conferenza dei capigruppo. Aggiungo che non dobbiamo correre dietro agli esperti ma, come organo politico, dobbiamo utilizzare i nostri tecnici che sono a disposizione. La scelta è politica, non sui tecnicismi. Sul parco eolico mi preme aggiungere che c’è un limite aggiuntivo dato anche dalle nostre infrastrutture stradali, strette e con molte curve, pensiamo infatti  ai seri problemi che comporterebbe il trasporto di  pale eoliche che spesso sono pezzi unici dalla base alle pale. Sulle nostre strade diventerebbe un trasporto assai problematico a meno che si rifacciano i tracciati stradali!”.
Alessio Tempesta (Capogruppo “Progetto Orvieto”): “nessun regolamento comunale può bloccare decisioni sull’utilizzo di fonti alternative proposte da privati, quindi mi sembra che non ci siamo molte possibilità per chi sogna. Io invece  ho intenzione di sostenere chi sogna! Quindi sostengo il tentativo di individuare la linea espressa da Barbabella nella sua mozione per cercare quanto meno di arginare certe progettazioni. Voto a favore della mozione e della risoluzione”.

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Ultimo aggiornamento
13/12/2021