Mozione per riapertura ufficio postale di Canale

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Mozione per riapertura ufficio postale di Canale

COMUNICATO STAMPA n. 766/20 C.C. del 22.10.20
Mozione per la riapertura razionalizzata dell’Ufficio Postale presso la frazione di Canale mediante sollecitazione da parte del Sindaco all’Ente Poste Italiane
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato (12 favorevoli; 1 astenuto: tempesta) la mozione per la riapertura razionalizzata dell’Ufficio Postale presso la frazione di Canale mediante sollecitazione da parte del Sindaco all’Ente Poste Italiane presentata dal Gruppo Consiliare “Partito Democratico”, attraverso la quale si impegna il Sindaco e la Giunta ad incontrare in tempi congrui la Dirigenza dell’ente Poste italiane per stabilire i tempi ed i modi della riapertura seppur razionalizzata dell’ufficio postale a Canale di Orvieto.
La mozione è stata illustrata dalla Cons.ra Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”) la quale ha ricordato che “nel 2012 dovevano chiudere otto uffici postali dell’orvietano: Monterubiaglio, Castel Viscardo, Allerona, Canale, Civitella del Lago, Fabro, Morre e Sugano.  A causa della spending review dell’ente Poste Italiane, venne chiuso solo lo sportello di Canale mentre gli altri vennero razionalizzati. Tale chiusura provocò notevoli disagi alla popolazione residente nella frazione di Canale che è comunque popolosa e con una elevata percentuale di anziani che, per gli spostamenti hanno difficoltà notevoli, sia per riscuotere le pensioni sia per le operazioni postali.
Viviamo in una fase post emergenza Covid-19, dove comunque per maggiori garanzie e tutele da contagio tra le persone è opportuno limitare gli spostamenti e gli assembramenti presso gli uffici più grandi aperti  in modo da decongestionare gli stessi uffici, a tal fine quindi, appare necessario che il Sindaco solleciti quanto prima un incontro con Poste Italiane per garantire un’apertura razionalizzata di un ufficio postale nella frazione di Canale di Orvieto”. 

Dibattito:
Cons. Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “tutti vorremmo riportare le Poste a Canale come in altre frazioni ma il Sindaco non ha prerogative e poteri al riguardo se non rappresentare i problemi a chi ne ha competenza per salvare il salvabile. Già in passato con l’ex Sindaco Germani abbiamo fatto delle cose. A distanza di anni dopo la spending review tutto questo è impossibile. Invito perciò i colleghi del Partito Democratico a sollecitare i loto parlamentari affinché facciano le dovute pressioni nei luoghi che hanno competenza per la riapertura degli sportelli frazionali. Ancorché denota una logica strumentale per mettere in difficoltà il Sindaco, la Lega non si opporrà a questa mozione a cui daremo il voto favorevole”.
Cons. Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “la mozione sa di strumentalizzazione perché la titolarità sulla spendig review non è del Comune di Orvieto, né di alcun Sindaco, di ieri e di oggi. Nel precedente quinquennio non ho visto analoghe iniziative mentre invece ho visto iniziative prese dall’opposizione di allora rispetto alle Poste di Sugano, a partire dal sottoscritto. Presentare una mozione oggi sa di stantio. E’ ovvio che la mozione deve essere votata se c’è un barlume di speranza ed il Comune farà quello che gli compete, perciò la minoranza inizia a sollecitare i propri referenti nazionali. Voto a favorevole perché non voglio che si speculi politicamente su situazioni come queste”.
Vice Sindaco, Angelo Ranchino: “ricordo che all’epoca la valutazione sulla soppressione dell’Ufficio di Canale avvenne sulla base delle utenze. Chiusure quelle collegate alla spending review che, peraltro, ci hanno penalizzato sotto il profilo di altri servizi penso ad esempio al Tribunale, sacrificando alle logiche di risparmio la tutela dell’utenza e la qualità dei servizi.  Un approccio che, come bene sappiamo, non ha portato buoni risultati. La mozione appare quindi strumentale, nel senso che andava fatta nella immediatezza dei fatti, ricordo che l’ex Sindaco Concina si interfacciò con i vertici di Poste Italiane. Ovviamente non va mai abbandonata la speranza per una possibilità di riportare i servizi a vantaggio dei cittadini. Questo dell’emergenza Covid è il periodo peggiore per farlo, tuttavia direi che siamo disponibili a riprovarci. Così come stiamo ancora facendo nei tavoli aperti ad esempio per i Tribunali. Nei giorni scorsi abbiamo presentato la proposta di una legge di iniziativa regionale per la cancellazione della norma che ha chiuso tutti i tribunali minori. Stessa cosa possiamo fare per le Poste, ma oggettivamente ci sono delle difficoltà. Ci chiediamo perché questa esigenza non sia stata portata avanti durante la precedente Amministrazione. Siamo disponibili a ragionare”.
Cons.ra Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “trovo che rivolgersi sempre con atteggiamenti sminuenti se no offensivi alle iniziative di altri consiglieri denoti arroganza. Nell’intento della mozione non c’è alcuna strumentalizzazione in quando il documento ripropone una iniziativa più volte proposta, quindi è una retorica sterile e stucchevole. La mozione si sostanzia sulla base delle esigenze dei cittadini. Durante il lockdown, i divieti di spostamenti hanno comportato molti problemi per i cittadini soprattutto delle frazioni. Quindi è una iniziativa che si ripropone di facilitare i cittadini specie i più anziani, proprio in questo particolare momento che nuovamente impone di limitare al massimo gli assembramenti e gli spostamenti. Il Sindaco ovviamente rappresenta la Città tutta, di qui il richiamo al suo ruolo. Riteniamo che riproporre questa problematica è un tentativo comunque da perseguire per i cittadini delle nostre realtà frazionali”. 
Replica Cons. Federico Giovannini (Gruppo “Partito Democratico”): “spiace che alcuni consiglieri abbiamo colto una strumentalizzazione in questa mozione, il Vice Sindaco ha invece dimostrato apertura non solo nel perseguire certi obiettivi per i servizi da garantire ai cittadini, ma anche per tornare a ragionare del decentramento di ulteriori servizi, proprio per evitare gli spostamenti delle persone stabilendo orari di chiusura e apertura dei servizi pubblici, cosa che va nell’ottica delle azioni che stanno facendo anche altri Comuni. Mai come adesso rispetto ad alcuni anni fa i Comuni possono infatti migliorare gli orari di servizi – in questa direzione va anche una recente sentenze della Cassazione – per agevolare l’accesso dei cittadini ai servizi locali. Piuttosto che attardarci nella mera critica misuriamoci allora anche per la razionalizzazione di altri servizi, non solo per quello che è in discussione”.
Sacripanti: “ribadisco che i Sindaci non hanno il potere di ricostituire servizi, se non di prendere posizione. Ci prodigammo per il Tribunale ma poi è stato chiuso. Il punto 10 del contratto di governo Lega/M5s sullo snellimento della giustizia è stata recepita, sembra, anche da alcuni parlamentari dell’attuale Governo. Quelli sono i luoghi decisionali, ecco perché dico ai consiglieri che dovrebbero attivarsi con i propri referenti politici, evitando di prendere in giro i cittadini. E’ dunque auspicabile presentare mozioni su cose però che si possono fare e posano trovare una convergenza a vali livelli decisionali deputati”.
Mescolini: “noi non stiamo dicendo che se il Sindaco non riesce ad riaprire le Poste di Canale ne avrà la colpa. Al contrario chiediamo di fare insieme un tentativo, legittimando il Sindaco che viene sostenuto in questa azione da tutto il Consiglio Comunale. Penso infatti che ci dovremmo riappropriare del ruolo del Consiglio Comunale. Spiace quindi questo continuo svilimento dell’iniziativa del Consiglio e della nostra parte politica”. 
Olimpieri: “è strumentale dire che anche la Pubblica Amministrazione deve decentrare gli uffici visto che in questo periodo la maggior parte dei dipendenti pubblici è in smart working! Per favore allora ragioniamo di cose fattibili. Altra cosa, invece, è dire che si possa riaprire un Tribunale. Certamente dobbiamo attivarci ma dobbiamo essere ragionevoli e soprattutto avendo i referenti che hanno rapporti diretti con Poste Italiane. La competenza diretta è del soggetto apicale non del solo Sindaco. Non dobbiamo prenderci in giro né prendere in giro i cittadini. Per tali ragioni voterò a favore convinto di dover esperire ogni tentativo, ma sono ancora più convinto che se non c’è il collegamento giusto non si può fare nulla. La logica della spending review ha distrutto i servizi dei territori marginali: uffici, ospedali, tribunali. E’ l’approccio politico nazionale che va cambiato”. 
Croce: “voto a favore. Non capisco però perché i colleghi di maggioranza debbano sempre bollare per strumentalizzazione ogni iniziativa che non corrisponde alle loro convinzioni. Se non sono d’accordo allora votino contro”.
Tempesta: “non ho sentito da ambo le parti cose assurde o offensive. Ritengo di aver compreso come si presentano le mozioni e la ricaduta mediatica sull’opinione pubblica, vedo infatti che molto spesso gli atti vengono prima divulgati alla stampa e poi discussi in Consiglio. Capisco che questo sia possibile su tematiche di grande presa sui cittadini, ma ritengo che alla presentazione di proposte ci si deve arrivare con un progetto che può essere discusso per trovare un segnale di unione. La mozione che va sul giornale non mi appassiona. L’idea è certamente condivisibile in linea di principio, ma serve di instaurare un tavolo di confronto per cercare di indirizzare un’azione istituzionale. Il mio è un voto di astensione che non è un voto contrario. Nel senso che condivido il principio ma non il metodo”.
 

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Ultimo aggiornamento
23/10/2020