COMUNICATO STAMPA n. 503/22 G.M. del 20.06.22
Nel Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto riaperta la Libreria Albèri
(ON/AF) – ORVIETO – In occasione della festività del Corpus Domini, ieri, domenica 19 giugno, presso il Museo dell’Opera del Duomo è tornata visitabile la Libreria Albèri che custodisce il Tesoro della Cattedrale.
Dopo alcuni mesi che hanno visto attivo all’interno della sala il cantiere di restauro del “Reliquiario del Corporale”, ora lo straordinario capolavoro dell’oreficeria medievale è stato restituito alla fruizione all’interno della nuova vetrina, appositamente realizzata per garantire le necessarie condizioni climatiche che sono il requisito indispensabile per la sua conservazione. Lo comunica l’Opera del Duomo di Orvieto.
Il restauro del Reliquiario – opera realizzata dagli orafi senesi Ugolino di Vieri e Viva di Lando nel 1338 – è stato compiuto da Mari Yanagishita, specialista del settore, che si è dedicata con grande competenza e dedizione al recupero degli smalti traslucidi, aspetto più critico dell’intervento. Al suo fianco, sin dalla progettazione, l’Istituto Centrale per il Restauro che dagli anni Novanta del secolo scorso si è preso cura del manufatto, con un primo restauro e successivamente con una campagna di monitoraggio, documentazione e studio che ha consentito di preparare il nuovo intervento.
Significativa la collaborazione dei Musei Vaticani e dei suoi Laboratori che hanno di recente affrontato le problematiche di oggetti liturgici confrontabili per complessità e ricchezza decorativa.
E’ grazie al coinvolgimento dei due istituti e della disponibilità dei rispettivi direttori, Alessandra Marino per ICR e Barbara Iatta dei Musei Vaticani, che il museo dell’Opera del Duomo ha potuto contare su un gruppo tecnico-scientifico d’eccezione composto da Stefano Ferrari, Elisabetta Giani e Elisabeth Huber di ICR, e da Flavia Callori di Vignale, Vittoria Cimino e Guido Cornini dei Musei Vaticani.
Anche lo studio della nuova vetrina, realizzata da Tre Elle – divisione Daca Vetrina, è l’esito della collaborazione con ICR e della consulenza di Gerardo De Canio, che grazie all’esperienza maturata in ENEA ha curato il dispositivo per la prevenzione anti-sismica inserito nel basamento della nuova teca.
Nella nuova sistemazione della sala, che verrà perfezionata nei prossimi mesi, fa il suo ingresso il “Reliquiario di San Savino”, opera creata per la chiesa di San Giovenale e San Savino di Orvieto dagli stessi maestri orafi della preziosa custodia del Corporale: sebbene non appartenga al corredo liturgico del duomo, ne condivide il medesimo ricchissimo tracciato artistico.
Per dare opportuno riconoscimento ai partner del progetto e valorizzarne ogni aspetto, l’Opera del Duomo ha in programma a partire dal prossimo mese di novembre una serie di iniziative culturali dedicate a valorizzare la storia del Reliquiario del Corporale e la sua trasmissione al futuro.
La Libreria Albèri è inclusa nel percorso dei Palazzi Papali sede del MODO ed è visitabile negli orari del museo.
Il Reliquiario del Corporale già conservato in duomo, dal 2014 è esposto al museo MODO. Il Santo Corporale, ovvero la reliquia del miracolo eucaristico del 1263, è tuttora conservata in Cattedrale presso la Cappella del Corporale, all’interno di un nuovo artistico contenitore realizzato nel 1979 da Marcello Conticelli con Angelo Bucaioni e Antonio Pacifici, su progetto di Alberto Stramaccioni.
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