Non accolta la mozione per reperimento di nuovi spazi da adibire a seggi elettorali

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Non accolta la mozione per reperimento di nuovi spazi da adibire a seggi elettorali

COMUNICATO STAMPA del 100/20 C.C. del 11.02.21
Respinta la mozione sul reperimento di spazi per seggi elettorali alternativi agli edifici scolastici
(ON/AF) – ORVIETO – Il Consiglio Comunale non ha approvato (10 contrari; 4 favorevoli) la mozione riferita al reperimento di spazi alternativi agli edifici scolastici per seggi elettorali presentata dalla Cons.ra Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”) con la quale si impegnava il Sindaco e la Giunta ad individuare spazi e gli edifici alternativi e più idonei per l’organizzazione dei seggi relativi alle operazioni di svolgimento delle elezioni politiche ed amministrative future, evitando così che vengano utilizzate le aule delle scuole del comprensorio.
Illustrando l’iniziativa la proponente ha precisato che “la mozione era stata presentata il 2 settembre scorso in vista del referendum del 20-21 settembre ma ad oggi non essendo stata ancora discussa, permane la necessità di reperire spazi alternativi a quelli delle scuole per garantire quanto più possibile un sereno svolgimento delle lezioni anche durante le operazioni legate, in generale, alle elezioni sia politiche che amministrative future. Di qui l’emendamento relativo alla eliminazione del riferimento al Referendum dello scorso settembre”. Emendamento anch’esso respinto con il medesimo esito di votazione.
“L’emergenza da Covid-19 – ha ricordato – ha avuto gravissime ripercussioni anche nel comparto Scuola tanto che la chiusura degli edifici scolastici, sia pure necessaria, ha determinato un profondo isolamento dei ragazzi e delle ragazze, nonostante gli sforzi posti in essere dai dirigenti scolastici e dal corpo docenti nella gestione della didattica a distanza. Già in occasione del Referendum Costituzionale confermativo per la riduzione del numero dei parlamentari l’allestimento di 18 seggi sui 28 totali relativi alla nostra circoscrizione è avvenuto all’interno degli edifici scolastici del comprensorio. Alla luce dell’emergenza in atto, è apparso però del tutto inopportuno che i 18 seggi venissero allestiti all’interno delle aule scolastiche per cui si rendeva e si rende necessaria, per il futuro, l’individuazione di spazi alternativi. Ad Orvieto vi sono numerosi locali ed edifici, alcuni di questi ad oggi nemmeno utilizzati, (a titolo meramente esemplificativo: nel Centro Storico il Palazzo del Popolo, il Palazzo dei Sette; a Ciconia il Centro anziani, la Casa del Popolo, la Bocciofila, i locali dell’ex Geometri; a Sferracavallo il Circolo anziani, la casa parrocchiale, la Ludoteca; ad Orvieto Scalo l’ex scuola elementare e il Prefabbricato) che, con appositi accorgimenti, potrebbero ben fungere da seggi elettorali evitando di andare ad aggravare la gestione degli spazi scolastici già di per se particolarmente complessa nel momento attuale”.
Dibattito:
Sindaco, Roberta Tardani: “già all’indomani del Referendum avevamo fatto controlli per valutare la possibilità di spostare i seggi elettorali in altri siti. Noi abbiamo 28 seggi elettorali di cui 18 nelle scuole. Al momento quindi non abbiamo altri spazi da adibire perché i criteri che sono a monte per la scelta del seggi vano dai servizi igienici alle barriere architettoniche, ai posto letto per le forze dell’ordine. Peraltro, vanno modificate tutte le schede elettorali cosa che all’epoca non era possibile per ragioni organizzative. Al momento quindi la mozione non può essere accolta, perché non ci sono siti idonei”.
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “il Sindaco si è espressa con toni istituzionali, io vorrei fare invece delle sottolineature perché la mozione della Cons.ra Croce quando venne presentata non aveva i connotati ragionevole che ha oggi. All’epoca del referendum deciso dal Ministero dell’Interno ricordo che esplosero delle polemiche, anche legittime dei genitori. La mozione allora non rispecchiava quella responsabilità e soprattutto non metteva oggettivamente il Comune nella condizione di poter organizzare una diversa ubicazione dei seggi che, peraltro, sono tutti raggiungibili perché dotati di parcheggi. Oggi la mozione cambia tono e finalità, e per questo è meritoria perché ci propone una riflessione, tuttavia dalle verifiche fatte dagli uffici emerge che non è percorribile e la risposta del Sindaco lo ha anticipato”.
Cons. Federico Giovannini (“Partito Democratico”): “penso che comunque un piano ‘B’ sia necessario. E’ ragionevole dire che non si debba fare subito, ma perché dire a priori che la cosa non è fattibile? Se c’è una volontà dell’Amministrazione e degli uffici comunali su quanto proposto ritengo che, sia nel centro storico che nei grandi quartieri come pure nelle frazioni ci siano le condizioni per giungere a delle soluzioni concrete. Dire no a priori lo vedo troppo semplicistico”. 
Cons. Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “le prossime elezioni politiche saranno a marzo del 2023, le comunali e le regionali nel 2024. La ‘ratio’ della mozione è quella di migliorare alcune realtà. La mozione venne presentata pochi giorni prima delle elezioni referendarie quando la macchina organizzativa non solo comunale era già in movimento, quindi aveva un che di strumentale. Infatti, costruire e strutturare delle sezioni elettorali in pochissimi giorni è praticamente impossibile perché servono servizi che solo le scuole possono dare. Speriamo che il problema della pandemia finisca. Voto contrario”.
Cons. Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “le cose si possono leggere in diversi modi. Non capisco perché ogni cosa che fa qualcuno della minoranza venga etichettata come strumentale. All’epoca della mozione la Consigliera Croce pose il problema di come alleviare la sofferenza delle scuole e già allora era evidente che si voleva ragionare in prospettiva guardando ai prossimi appuntamenti. Non c’è solo una questione di pandemia perché sulla scuola si riversano sempre tutte le soluzioni altrimenti non risolte. Perché allora anziché chiudersi non ci si mette in una posizione di prospettiva? Non è questo il modo di portare avanti una dialettica positiva”. 
Cons.ra Martina Mescolini (Capogruppo “Partito Democratico”): “in qualche modo ci si accusa sempre di strumentalizzare quando invece il tentativo della Consigliera Croce era quello di avanzare una proposta per l’individuazione di spazi alternativi. Certamente allora c’era una contingenza e tutti vorremmo che la pandemia finisse. Questa pandemia d’altra parte ci ha insegnato molto, facendoci vedere e facendoci toccare con mano cosa significa la chiusura di una istituzione fondamentale come è la Scuola, sia per la funzione fondamentale che riveste per l’apprendimento e la formazione culturale, sia per la socializzazione dei nostri ragazzi. Se a gennaio Sacripanti era pronto ad ‘assaltare’ il Ministero dell’Istruzione, perché allora non provare a cercare alternative al tema posto dalla mozione? Si dice che mancherebbero siti alternativi e che tutti i seggi sono attrezzati con parcheggi. Ebbene non è proprio così! Resta il fatto che anche se speriamo che la pandemia finisca, la questione della sua gestione è un tema che va affrontato da molti punti di vista”.
Croce per replica: “ancora una volta credo che la maggioranza abbia perso un’occasione e ne prendo atto. Mentre da un lato colgo nell’intervento del Sindaco una disponibilità ad un minimo segnale di apertura verso una la riflessione, nelle parole di Sacripanti che parla del presunto intento della minoranza di ‘aizzare’ i genitori ebbene trovo che l’uso di termini non appropriati sia veramente fuori luogo. Io ho semplicemente ritenuto opportuno attualizzare i contenuti di una mozione”.   
Sacripanti: “anche noi abbiamo mozioni iper-datate. Da parte mia non c’è mai stato un tentativo dilatorio dell’iniziativa di Croce. Forse mi sono espresso male perché intendevo di ‘cavalcare l’onda’. In realtà anche io all’epoca venni contattato da gruppi di genitori ai quali risposi che purtroppo ormai l’attività delle operazioni elettorali era stata avviata ed era in fase avanzata. Alcuni degli esempi di sedi alternative che sono stati proposti, penso al Palazzo del Popolo o al Palazzetto dello Sport pongono a loro volta altri problemi: il primo di ordine logistico essendo strutturato su due piani, il secondo perché impegnato nei fine settimana per eventi sportivi e non solo. Quando le mozioni sono fondate e realizzabili vengono prese in considerazione. In questo caso non può essere accolta”.
Barbabella: “da parte mia e degli altri compienti della minoranza non ci meravigliamo per le posizioni di diniego, ma riteniamo sbagliato che ci sia quasi sempre un atteggiamento di chiusura che traspare dai toni, dai modi, dal linguaggio. E’ un errore che non ci porterà lontano perché nei prossimi mesi dovremo affrontare argomenti che non possono essere divisivi. Per la Scuola invito la maggioranza a non assumere un atteggiamento che evita le visioni di prospettiva, bensì quello della ricerca molto aperta delle soluzioni”.
Olimpieri: “in questo momento è giusto pensare alla scuola come qualcosa di complesso che richiede la massima attenzione, però presentare una mozione a ridosso dello svolgimento delle elezioni, è oggettivamente impossibile da condividere, perciò con quella tempistica la mozione era strumentale. Non c’è stata alcuna chiusura tant’è che gli uffici hanno studiato soluzioni alternative strutturali che al momento non ci sono per rispondere agli standard richiesti. Da sempre i seggi elettorali si svolgono nelle scuole, quest’anno si è posto un problema diverso. Voterò contro tuttavia abbiamo sviluppato un confronto”. 

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Ultimo aggiornamento
11/02/2021