Consiglio comunale, question time della seduta del 21 febbraio

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Consiglio comunale, question time della seduta del 21 febbraio

COMUNICATO STAMPA del 22.2.23

(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Gli interventi di riqualificazione in Piazza della Pace a Orvieto scalo, le modifiche all’orario degli uffici di Poste Italiane, la scuola “Collodi” di Sferracavallo, il progetto del Parco eolico “Phobos”, gli attingimenti nella valle del Paglia, l’interporto Orvieto-Baschi e i disservizi del sistema sanitario sono stati tra gli argomenti delle question time nel corso della seduta del consiglio comunale del 22 febbraio.

Stefano Olimpieri (Misto) ha chiesto quali altri lavori sono previsti nell’area di Piazza della Pace dopo gli interventi di pulizia dei giorni scorsi.
“Abbiamo provveduto nei giorni scorsi alla manutenzione e alla pulizia di Piazza della Pace – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – mentre il Consorzio di bonifica ha effettuato la pulizia del passaggio che collega all’area dei laghetti di Ciconia. Ferrovie dello Stato sta intervenendo nella zona del sottopasso ferroviario dove sarà rimossa la scala mobile di accesso all’ingresso della stazione considerato che non ci sono gli spazi per rispettare le nuove norme. L’alternativa sarà garantita dall’ascensore di collegamento al piano binari”.

Federico Fontanieri (Lega) ha chiesto spiegazioni sulle modifiche agli orari degli uffici di Orvieto centro e Orvieto scalo di Poste Italiane. “Sono stata informata dalla direzione di Poste Italiane – ha risposto il sindaco Roberta Tardani – della decisione di spostare le aperture pomeridiane dal centro storico all’ufficio di Orvieto scalo ed ho espresso le mie perplessità. Da quanto mi è stato comunicato, si tratta di una misura sperimentale di due mesi dopodichè deciderà se mantenere questa formula o meno. La ragione è dovuta alla mancanza di utenza nel centro storico nelle ore pomeridiane a fronte di una maggiore richiesta su Orvieto scalo e dalle frazioni”.

Sulla stessa questione sono successivamente intervenuti anche Andrea Sacripanti (Lega) e Federico Giovannini (Pd). Il capogruppo della Lega ha evidenziato la necessità di frenare lo spopolamento del centro storico anche attraverso il mantenimento dei servizi e chiesto di poter lasciare le aperture pomeridiane a Orvieto centro almeno due giorni a settimana.
“E’ una misura sperimentale voluta da Poste Italiane – ha ribadito il sindaco – alla luce di una maggiore richiesta dell’utenza di altre parti della città mentre nel centro storico, mi è stato riferito, è quasi uguale a zero nelle ore pomeridiane. Ho subito sollevato il problema e chiesto di riconsiderare la decisione…. Incrementare la residenzialità nel centro storico è uno dei nostri obiettivi e questa amministrazione sta lavorando per riportare e incrementare servizi. In questo senso va la decisione di realizzare la Casa e l’Ospedale di Comunità nella struttura di Piazza Duomo”.

Anche dal consigliere del Pd è arrivata la richiesta di mantenere le aperture pomeridiane a Orvieto centro almeno due giorni a settimana. “Non possiamo aspettare i due mesi di sperimentazione – ha detto Giovannini – e accettare passivamente le chiusure. Non è vero che l’ufficio di Orvieto centro ha utenza quasi pari a zero ”
“Non lavoro a Poste Italiane – ha replicato nuovamente il sindaco – e non so dirle se questo corrisponda al vero. Ho fatto le mie obiezioni e solleciterò Poste Italiane prima del termine dei due mesi di sperimentazione”.

Beatrice Casasole (Civitas-Progetto Orvieto) ha chiesto aggiornamenti sui lavori alla scuola dell’Infanzia “Collodi” di Sferracavallo.
“Nella sede temporanea di Fontanelle di Bardano – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – la quarta aula è stata completata, si stanno terminando i lavori per la recinzione esterna e per rendere accessibile in sicurezza l’area verde. Nei giorni scorsi, come noto, sono stati finanziati dal bando della Regione Umbria con fondi Pnrr i lavori di demolizione e ricostruzione della scuola per l’Infanzia nella vecchia sede”.

Federico Giovannini (Pd) ha sollecitato aggiornamenti sullo stato del progetto del parco eolico “Phobos” tra Orvieto e Castelgiorgio e chiesto se l’amministrazione fosse a conoscenza del parere favorevole emesso dalla Regione Umbria pochi giorni fa e come mai i Comuni di Orvieto e Castelgiorgio non hanno presentato osservazioni alla riapertura dei termini.
“La notizia che mi da mi sorprende – ha risposto il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi – eventualmente ci sarà stata una proroga della Conferenza dei servizi. Noi in quella sede avevamo già prodotto un documento insieme al Comune di Castelgiorgio in cui, oltre a manifestare il dissenso avevamo evidenziato che quella zona aveva dei vincoli che a loro erano sfuggiti. Anche la Regione Umbria aveva risposto con una serie di richiami a provvedimenti e norme esistenti che mettevano in discussione tutta la Conferenza dei servizi. Francamente mi sfugge che due giorni fa abbiano espresso un parere contrario. Ci attiveremo subito insieme al Comune di Castelgiorgio”. 

Franco Raimondo Barbabella (Prima gli orvietani) ha chiesto aggiornamenti sulla costituzione della delegazione del Comune di Orvieto per dare seguito alla mozione sul Most, il museo dei musei, approvata dal consiglio comunale e in consiglio regionale.
“La delegazione è stata costitita. La maggioranza ha indicato i nomi dei consiglieri Sacripanti e Garbini – ha detto il sindaco Tardani – che si aggiungono a quelli di Barbabella e Croce indicati dalla minoranza. Sto aspettando una data dalla segreteria del Ministro, nel frattempo ho parlato con l’assessore regionale Paola Agabiti per valutare le iniziative da intraprendere”.
“Valuteremo se integrare la delegazione con un altro nominativo della maggioranza – ha detto il presidente del consiglio comunale, Umberto Garbini – in quanto la mia figura è di rappresentanza dell’assemblea”.

Giuseppe Germani (Orvieto civica e riformista) in una prima question time ha ricordato che si stanno “completando gli interventi dell’impianto di irrigazione nella valle del Paglia da parte del Consorzio di bonifica della Valdichiana” e ha chiesto di “verificare la possibilità di un attingimento più a monte in corrispondenza delle ex centraline Netti” come votato da un atto in consiglio comunale nei mesi scorsi. Nella seconda question time ha chiesto aggiornamenti sul progetto dell’Interporto Orvieto-Baschi inserito nella programmazione delle Aree Interne e sull’installazione delle apparecchiature di controllo della Rupe di Orvieto.
“Riguardo agli attingimenti mi attiverò con il Consorzio per verificare lo stato del progetto”, ha detto il vicesindaco con delega all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi. “Per quanto riguarda il monitoraggio della Rupe si sta procedendo all’affidamento degli interventi. C’è una prima fase che riguarda la revisione degli impianti esistenti, una seconda fase con l’installazione di un impianto campione con sistemi di trasmissione nuovi e una terza fase che prevede la sostituzione totale di hardware e software”.

“Sullo scalo merci Orvieto-Baschi – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo – è stato completato lo studio trasportistico. Da questo studio emerge che lo scalo merci è appetibile ed economicamente vantaggioso perché potrebbe servire anche il Porto di Civitavecchia ed è inserito nel corridoio Scandinavo-Mediterraneo. Per questo Ferrovie dello Stato dovrebbe adeguare le gallerie lungo la linea lenta per consentire il passaggio dei container. La vera problematica è relativo allo strumento urbanistico poiché l’area individuata è inserita nel Parco del Tevere che ha dei vincoli. Purtroppo alla firma della protocollo delle Aree Interne non è seguita la richiesta alla Regione di adeguamento dello strumento urbanistico. Abbiamo preparato una relazione per la Regione per chiedere la riperimetrazione dell’area senza la quale non sarebbe possibile realizzare lo scalo in quella zona”.

Franco Raimondo Barbabella (Prima gli orvietani) in una seconda question time ha evidenziato i “continui disservizi del sistema sanitario umbro”. “Continuano ad arrivare segnalazioni sullo spostamento di operazioni normalissime e banali da Orvieto a Amelia, Terni e Foligno e per evitarlo i cittadini sono costretti a rivolgersi dai privati”.
“Siamo al corrente della situazione – ha risposto il sindaco Tardani – abbiamo più volte affrontato il tema e da parte nostra c’è la massima attenzione. La situazione è dettata dal Cup su base regionale, un sistema sbagliato che personalmente ritengo dovrebbe essere cambiato. Recentemente l’assessore Coletto si era preso l’impegno di garantire almeno alla fascia over 65 prestazioni nell’area di residenza. Mi arrivano però anche segnalazioni, che ho avuto modo di verificare personalmente, che evidenziano un mancato collegamento tra le disposizioni che vengono impartite dai reparti al Cup che poi non fornisce informazioni esatte ai pazienti”.

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Ultimo aggiornamento
22/02/2023