“Orvieto Riqualificazioni 2019”: terzo ciclo di partecipazione sugli interventi di riqualificazione urbana per Orvieto Scalo

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“Orvieto Riqualificazioni 2019”: terzo ciclo di partecipazione sugli interventi di riqualificazione urbana per Orvieto Scalo

COMUNICATO STAMPA n. 185/19 G.M. del 18.03.19 
Orvieto RiqualificAzioni 2019: Al via il 3° evento di partecipazione degli interventi di riqualificazione in cantiere nel primo scorcio del 2019. Per informarsi, capire, discutere, proporre
• Mostra delle tavole di progetto riguardanti Viale I maggio, l’Area ex scalo merci e l’Accesso al Parco Fluviale presso l’agenzia CRO di Orvieto Scalo  
• Sabato 23 marzo, dalle 17 sopralluogo congiunto di cittadini e amministratori
(ON/AF) – ORVIETO – Con la mostra delle tavole di progetto riguardanti Viale I maggio, l’Area ex scalo merci e l’Accesso al Parco Fluviale allestita a partire da oggi 18 marzo fino a venerdì 22 presso l’agenzia di Orvieto Scalo della Cassa di Risparmio, ha preso avvio il Terzo evento di Riqualificazioni 2019, il programma di partecipazione sugli interventi urbanistici in corso e che stanno per iniziare e sui percorsi di co-progettazione che la rete di associazioni per il Parco del Paglia  e il Comune di Orvieto hanno messo a punto.
Per Sabato 23 marzo, a partire dalle ore 17 ci sarà un sopralluogo congiunto di cittadini e amministratori: un’assemblea itinerante per chiedere, mostrare, chiarire, avanzare proposte.
Come è noto, da gennaio  2019 sono iniziati un insieme di interventi per la  rigenerazione dei beni comuni e la riqualificazione urbanistica negli insediamenti di Orvieto Scalo, Ciconia e Sferracavallo finalizzato al complessivo miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Come è noto, i principali interventi su Orvieto Scalo ordinati sulla base di un ideale percorso che prende le mosse dall’uscita del casello dell’autostrada sono i seguenti: riqualificazione tratto iniziale via Angelo Costanzi; riqualificazione di via Monte Subasio per i flussi di traffico locale; riqualificazione di via Ulderico Stornelli; Complanare; riqualificazione del Polo per lo sport di cittadinanza (Campo sportivo De Martino, Ciclodromo, Riva dei pescatori); riqualificazione dell’area dei laghetti; realizzazione rete sentieristica ciclopedonale; realizzazione della nuova passerella sul Paglia;  riqualificazione area Piste del Ruzzolone; sistemazione rive del Carcaione; Riqualificazione accesso al Parco fluviale; progettazione partecipata dell’area Scalo merci; riqualificazione anello rupe, Piagge e accesso al Parco fluviale; illuminazione Piagge; Riqualificazione Borgo.
Tali interventi  di rigenerazione dei beni comuni e di riqualificazione urbanistica sono a diversi livelli di avanzamento: alcuni sono già in cantiere o cantierabili, altri sono in fase di progettazione esecutiva, altri in fase di progettazione preliminare. In ogni caso si può configurare l’attività di partecipazione per calibrare le esecuzioni.
Per garantire la partecipazione più ampia ed approfondita possibile sono previste iniziative a livello di quartiere e/o caseggiato: di ogni intervento sono state allestite le mostre delle tavole progettuali; sono stati organizzati sopralluoghi congiunti tra residenti e tecnici e amministratori, ed  assemblee di presentazione puntuale, inquadramento contestuale e discussione comune. 
Nei prossimi giorni sarà on line anche un blog tematico.

“Tutto ciò parte dalla consapevolezza, che ormai comincia a ‘far breccia’ – secondo il Comune di Orvieto e l’Associazione ‘Val di Paglia Bene Comune’che ogni intervento di rigenerazione dei beni comuni e di riqualificazione urbanistica deve derivare da istanze di fruizione pubblica ben individuate e che ogni valorizzazione deve basarsi su una ‘governance’ aperta in linea con i principii di sussidiarietà attiva.
Già nel 2014, il Comune di Orvieto ha approvato il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani che è il documento quadro cui dare concretezza attraverso gli strumenti più idonei (Patti di collaborazione). Occorre da un lato informare compiutamente le organizzazioni della società civile e i privati cittadini sulle potenzialità del ‘Regolamento’ e condurli all’assunzione delle buone pratiche relative; dall’altro lato occorre accrescere la competenza specifica degli operatori pubblici cui è assegnata la responsabilità della istruzione e stipula dei Patti di collaborazione.
Allo stato attuale è quanto di meglio riusciamo a fare per informarci, capire, discutere e proporre interventi sul nostro contesto urbano. Per dare vita ad una coprogettazione partecipata che coinvolge la comunità”.

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Ultimo aggiornamento
18/03/2019