Per i mercati uno slogan “La tradizione prende forma” e un logo “Il mercato di Orvieto”

COMUNICATO STAMPA n. 372/20 G.M. del 28.05.20 

(ON/AF) – ORVIETO – Come già anticipato nei giorni scorsi, a partire da giovedì 28 maggio e fino al 31 luglio 2020 il tradizionale mercato del giovedì e del sabato nel Centro Storico di Orvieto viene temporaneamente spostato da Piazza del Popolo a Piazza D’Armi nell’ex caserma “Piave”.

Uno spostamento dovuto, come è noto, alla necessità di garantire il rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramenti imposto dalle disposizioni per il contenimento del contagio da Covid-19, ma che contiene tuttavia una novità.

“La tradizione prende forma” è, infatti, lo slogan che accompagna il logo “Il mercato di Orvieto” pensato dall’Amministrazione Comunale per riqualificare e rilanciare il commercio ambulante.

Per coniugare i concetti della tradizione dello storico mercato di Piazza del Popolo, la grafica del “Il mercato di Orvieto” si ispira al simbolo delle guglie del Duomo che, idealmente, si separano per diventare tre triangoli colorati, l’orologio della Torre del Moro diventa un cerchio che abbraccia un quadrato, una piazza, ovvero il luogo dove si animano i mercati della città.  

Come i simboli di Orvieto, infatti, anche il mercato rappresenta un elemento identitario della città sin dal Medioevo. Una tradizione che nei secoli prende forma ogni mattina con i banchi che riempiono e ridisegnano le piazze scandendo le abitudini di vita degli orvietani. 

“All’idea di un marchio avevamo cominciato a lavorare prima che esplodesse l’emergenza sanitaria – spiegano il Sindaco, Roberta Tardani e il Consigliere comunale con delega al Commercio, Gionni Moscetti – con l’ottica di avviare un percorso di valorizzazione e riqualificazione dei mercati di Orvieto. Abbiamo deciso di accelerare e presentare il logo in concomitanza del trasferimento del mercato all’ex Piave per accompagnare anche in termine di immagine questa temporanea novità e dare un ulteriore segnale di collaborazione al settore ambulante”.