Peste suina: in Umbria alta l’attenzione. Indicazioni utili ai cittadini

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Peste suina: in Umbria alta l’attenzione. Indicazioni utili ai cittadini

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 410/22 G.M. del 27.05.22 
Peste suina: in Umbria alta l’attenzione. Indicazioni utili ai cittadini. Attivata Unità di crisi e programmato incontro con Regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Toscana per eventuali azioni comuni 
• Programmate attività di ricerca attiva delle carcasse nel territorio regionale con coinvolgimento degli ATC umbri
(ON/AF) – ORVIETO – La Regione Umbria / Assessorato alla Salute comunica che la Direzione regionale Salute e Welfare ha immediatamente attivato le procedure previste dalle disposizioni ministeriali e regionali in merito alle attività connesse all’insorgenza di peste suina africana (PSA), dopo la recente segnalazione di un caso in un cinghiale rinvenuto nel comune di Borgo Velino (provincia di Rieti) a pochi chilometri dal confine umbro.
E’ stata subito convocata l’Unità di crisi regionale che ha deciso di programmare un incontro con le Regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Toscana per esaminare eventuali azioni comuni da intraprendere.
In virtù dell’innalzamento del livello di allerta, è stato dato mandato ai Servizi veterinari Usl di aumentare i controlli negli allevamenti di suini situati in prossimità dell’area infetta. Sono state anche programmate attività di ricerca attiva delle carcasse nel territorio regionale con il coinvolgimento degli ATC umbri.
Pur trattandosi di una patologia non pericolosa per l’uomo la Direzione Salute della Regione Umbria richiama l’attenzione dei cittadini ad adottare alcuni comportamenti che possono impedire la diffusione della malattia responsabile di enormi conseguenze economiche dovute ai costi di eradicazione, blocco delle esportazioni di prodotti nazionali e regionali come gli insaccati di carne suina. 
Tenuto conto che la patologia si trasmette anche attraverso materiali e alimenti contaminati che possono essere di facile accesso ad animali quali i cinghiali, sensibili alla patologia, si raccomanda di smaltire i rifiuti alimentari, di qualunque tipologia, in contenitori idonei e chiusi e non somministrarli per nessuna ragione ai suini domestici o ai cinghiali, di non lasciare rifiuti alimentari in aree accessibili ai cinghiali e informare tempestivamente i Servizi Veterinari del ritrovamento di una carcassa di cinghiale attraverso il numero unico regionale 075-81391.
Qualora il territorio dovesse essere interessato dall’infezione, nelle aree colpite saranno vietate la raccolta dei funghi e dei tartufi, la pesca, il trekking, il mountain biking e le altre attività che, prevedendo l’interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti, comportano un rischio per la diffusione della malattia.

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Ultimo aggiornamento
27/05/2022