Peste Suina: Regione Umbria avvia simulazioni per ricerca carcasse
COMUNICATO STAMPA n. 114/22 G.M. del 22.02.22
Peste Suina: Regione Umbria avvia simulazioni per ricerca carcasse
(ON/AF) – ORVIETO – Come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e prevenzione della “Peste Suina Africana” la Regione Umbria ha avviato le simulazioni per la ricerca di carcasse di cinghiale.
Lo comunica una nota dell’Assessorato alla Salute della Regione nel precisare che, al momento, sul territorio regionale non è stato segnalato alcun caso e che nella mattinata di sabato 19 febbraio u.s. si è svolta la prima simulazione nel territorio di Città di Castello (Zona di Addestramento Cani di San Zino) per iniziativa del Servizio Prevenzione, Sanità Veterinaria e sicurezza alimentare della Regione in accordo con il Servizio Foreste, Montagna, Sistemi naturalistici e Faunistica venatoria, dell’Ausl Umbria 1, dell’ATC1 e dell’URCA / Unione Regionale Cacciatori dell’Appennino alla presenza dei rappresentanti del Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie da Pestivirus ed Asfivirus (CEREP), dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (Sezioni PG ed AN), dell’Osservatorio epidemiologico veterinario (OEV), dell’Ausl Umbria 2, ATC2 ed ATC3 e dei Carabinieri Forestali.
Ai partecipanti – fa sapere la Regione – sono stati illustrati gli obiettivi dell’iniziativa incentrata sull’importanza di avere a disposizione personale esperto in campo per rafforzare l’intero sistema di sorveglianza passiva, formando squadre che potranno essere attivate in corso di epidemia quando la rimozione di carcasse potenzialmente infette rappresenta una fondamentale misura di contrasto alla propagazione dell’infezione; nonché informazioni sulla peste suina africana, sulle procedure di biosicurezza e indicazioni operative da adottare in seguito al ritrovamento delle carcasse.
La simulazione ha visto la suddivisione dell’area di battuta in due sub-battute per valutare e comparare due metodi di ricerca: battitori e binomi, mentre una terza squadra ha recuperato le spoglie ritrovate grazie all’app regionale “Lifestrade”. Al termine della simulazione sono stati ritrovati tutti i reperti delle carcasse, testate dall’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche e posizionate la mattina dell’esercitazione nell’area individuata, secondo diversi livelli di difficoltà e senza generare tracce sul territorio. Come previsto dalla normativa vigente le carcasse sono state poi raccolte e smaltite dalla Sezione Diagnostica dell’IZS dell’Umbria e delle Marche / Sezione di Perugia. La simulazione si è conclusa con una riunione per far analizzare le criticità riscontrate al fine di integrare e modificare la procedura operativa attuata.
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Ultimo aggiornamento
21/02/2022