COMUNICATO STAMPA n. 508/21 G.M. del 16.06.21
Festival della Piana del Cavaliere V edizione nel segno delle “Coincidenze”. Orvieto 1 / 12 settembre 2021
• 27 eventi tra lirica, arte, performance teatrali, produzioni inedite, concerti e masterclass di alto perfezionamento musicale
• Presentato il programma della kermesse che si svolge per la prima volta in Umbria ed invita ad immergersi nella musica, nella storia, nella tradizione e nella cultura del territorio
(ON/AF) – ORVIETO – Dal 1° al 12 settembre 2021 Orvieto è il palcoscenico della V edizione del Festival della Piana del Cavaliere.
Due settimane di grande spettacolo con un cartellone di 27 eventi che includono lirica, arte, performance teatrali, produzioni inedite, concerti e ancora Masterclass di Alto Perfezionamento Musicale che inizieranno il 29 agosto.
Il Festival si arricchisce anche di eventi collaterali quali: arti sceniche di teatro-danza e teatro musicale, le conferenze tematiche, le passeggiate e degustazioni enogastronomiche. I giorni del Festival saranno una vera e propria immersione nella musica, nella storia, nella tradizione e nella cultura del territorio.
Per la prima volta in Umbria ma con alle spalle l’esperienza maturata nei territori che lo hanno ospitato negli anni precedenti, il biglietto da visita della nuova edizione dell’evento ispirata al tema delle Coincidenze, conferma e rafforza la volontà di incoraggiare la cultura in tutte le sue sfaccettature artistiche e di concorrere allo sviluppo dello spettacolo da vivo. Una vera e propria mission per un progetto nato con lo scopo di promuovere una cultura di qualità e il talento dei giovani artisti emergenti.
In questo modo, il Presidente del Festival della Piana del Cavaliere, Stefano Calamani e la direttrice artistica Anna Leonardi hanno presentato, questa mattina alla Sala DigiPASS della Biblioteca Comunale “Luigi Fumi”, il ricco programma dell’evento insieme con il Sindaco di Orvieto e Assessore alla Cultura, Roberta Tardani.
Ad illustrare l’intera programmazione è stata la direttrice artistica Anna Leonardi che, a partire dal tema delle Coincidenze, suggerito dall’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e dei 100 anni dalla nascita di Leonardo Sciascia: due figure che, seppure così distanti nel tempo, e quindi inevitabilmente differenti a livello umano e artistico, sono parte fondamentale della cultura a cui apparteniamo ha rivelato: “Da questa coincidenza ne susseguono tante altre che animeranno ogni spettacolo del Festival. Coincidenze è una parola che intendiamo nella pluralità, nella totalità e nell’ampiezza dei suoi significati e che vorremmo sviluppare nel nostro Festival, considerandone tutte le sfaccettature”.
Il Programma
Ad aprire il Festival sarà il Quartetto di Cremona, una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale, che porterà in scena Verdi e Saint Saens, scelti come omaggio al 120° anniversario dalla morte del primo e al 100° anniversario dalla morte del secondo.
Il Festival proseguirà con una grande e importante novità: la prima edizione del Premio AISICO per l’Arte e la Cultura. Il 4 settembre il Teatro Mancinelli ospiterà un Galà Lirico con la consegna del Premio al tenore Francesco Meli e al soprano Serena Gamberoni. Gli artisti, che ormai da anni calcano le scene dei più importanti teatri del mondo, in questa occasione si esibiranno in un concerto in cui sarà possibile ascoltare alcune delle arie della nostra tradizione lirica. Il Premio AISICO per l’Arte e la Cultura, voluto e promosso dalla società AISICO S.r.l., main sponsor del Festival, verrà conferito ogni anno dal comitato artistico del Festival alle personalità che si siano distinte in maniera evidente e riconoscibile nel loro ambito artistico e culturale e che lascino un’impronta, grazie al loro operato, nel nostro tempo.
Fabrizio Catalano, scrittore, drammaturgo, regista e attore, nonché nipote di Leonardo Sciascia, terrà la conferenza “Leonardo Sciascia e la bellezza politicamente scorretta” in cui ripercorrerà la poetica del grande intellettuale siciliano, mettendola in relazione con il concetto del politicamente scorretto all’interno del mondo culturale.
Seguirà il concerto che prende il titolo dal Festival – Coincidenze. Questo spettacolo è una coproduzione ideata dal Festival della Piana del Cavaliere, in collaborazione con tre importantissimi festival a livello europeo: l’accademia Chigiana di Siena, il Festival Gaudeamus di Utrecht e il Festival Impuls di Berlino.
Una coincidenza di intenti e di pensiero realizzatasi concretamente nella commissione di tre lavori per orchestra e voce recitante, su testi di Dante e Sciascia. Le commissioni di questi brani sono state affidate a tre giovani compositrici (Daria Scia-Accademia Chigiana, Livia Malossi-Gaudeamus, Beste Ozcelebi-Festival Impuls), scelte rispettivamente dai Festival partecipanti al progetto.
L’esecuzione orchestrale sarà affidata alla Filarmonica Vittorio Calamani, orchestra residente del Festival e diretta dal Maestro Hossein Pishkar. I testi saranno interpretati da Giovanni Drago, giovane attore appena diplomato alla Scuola Ronconi del Piccolo Teatro di Milano.
Artisti di fama internazionale saranno i protagonisti del cartellone del secondo fine settimana del Festival. Il 10 settembre gli archi dell’Orchestra Filarmonica Calamani accompagneranno una seconda produzione inedita del Festival: Storia di un Gesù, racconto di coincidenze artistiche che hanno permesso a Pier Paolo Pasolini di incontrare colui che sarà il protagonista de Il Vangelo secondo Matteo.
Straordinariamente il tema di questo spettacolo anticipa l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, che cadrà nel 2022.
I Virtuosi del Teatro alla Scala, gruppo cameristico di eccellenza mondiale, saranno in concerto l’11 settembre nella cornice scenografica del sagrato del Duomo di Orvieto.
Infine, anche quest’anno sarà il Maestro Hossein Pishkar a dirigere l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani nel concerto di chiusura del Festival, in programma il 12 settembre al Teatro Mancinelli con la sinfonia n. 45 di F. J. Haydn e la sinfonia n. 2 di L. v. Beethoven.
In questa occasione la coincidenza si lega alle radici dell’Orchestra e alla storia del Festival. Nel 2021, infatti, ricorre anche l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Vittorio Calamani, uomo dal quale prende il nome l’Orchestra. Questo concerto è dedicato alla sua memoria, con grande gratitudine e riconoscenza.
Con l’esecuzione della celeberrima Sinfonia degli addii di Haydn, l’orchestra uscirà dal palcoscenico lasciando il pubblico da solo in sala alla fine dell’ultimo movimento. Gesto significativo per esprimere la volontà di lasciarsi alle spalle un passato recente, in cui molti artisti si sono ritrovati a doversi esprimere senza il pubblico in sala quando, in realtà, ognuno di noi esiste in virtù della presenza dell’altro.
“Il Festival della Piana del Cavaliere – ha affermato il Sindaco di Orvieto e Assessore alla Cultura, Roberta Tardani – è una delle novità del calendario degli eventi che saranno ospitati dalla nostra città in questa estate di ripartenza che si preannuncia ricca di appuntamenti e soprattutto di musica. Una manifestazione cresciuta anno dopo anno e che ora ha scelto Orvieto per mettere le radici e consolidarsi. È in questo senso che con l’associazione Festival Piana del Cavaliere è nata una collaborazione che va oltre l’evento con corsi e masterclass che si svolgeranno qui durante tutto l’anno portando persone dall’Italia e dall’Estero a conoscere la nostra città. Attività che si andranno ad integrare con quelle della Scuola Comunale di Musica ‘Adriano Casasole’ che per l’Amministrazione Comunale rappresenta il punto di riferimento in questo ambito. Mettere in rete le risorse che abbiamo e far dialogare ed interagire tutti i soggetti che hanno a cuore la città è uno degli obiettivi che stiamo perseguendo come Amministrazione e anche in questa occasione si è riusciti a coinvolgere, oltre alla Scuola di Musica, anche la Fondazione Centro Studi ‘Città di Orvieto’, Città Slow e il Cai. Personalmente – ha concluso – credo nelle coincidenze e che nulla succeda a caso. E’ la stagione del cambiamento. Dobbiamo cogliere del buono da quello che è accaduto nei mesi scorsi per guardare al futuro. Siamo in piena ripartenza. Mi auguro dunque che questa per la città e per il festival sia una coincidenza fortunata”.
“Siamo davvero orgogliosi che il Festival in questa sua V edizione stia dimostrando una crescita seria e costante, avvalorata dalla splendida città che ci ospita e dalla collaborazione con eccellenze artistiche che contribuiscono alla qualità di tutti i nostri nuovi progetti” ha affermato il Presidente, Stefano Calamani che ha aggiunto: “la nostra finalità è quella di portare la musica e la cultura nei centri più piccoli. Con Orvieto è stato un amore a prima vista e con il Sindaco e l’Amministrazione abbiamo condiviso la necessità, per la ripresa in tutta Italia, di puntare sulla cultura di qualità e soprattutto sui giovani. Italia è culla della cultura e siamo da sempre al centro del mondo. C’è molto da fare per riportare la musica nei teatri e riportare la gente a godere della musica, e c’è molto da fare per attrarre i giovani. In Italia ci sono 16 orchestre stabili di musica classica e sinfonica all’estero la situazione è ben diversa. In Italia portiamo i giovani ai livelli di eccellenza anche a livello di Conservatorio ma poi non trovano lavoro. I cervelli in fuga sono quelli che non hanno la possibilità in Italia di fare il loro lavoro. Anche per questo il nostro festival punta molto sui giovani”.
Il Senatore Riccardo Nencini, Presidente 7ª Commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport, ha voluto inviare un suo personale saluto: “La bellezza ci aiuta, ci allontana dalla solitudine, ci offre il canone per inoltrarci nel nuovo che avanza. Il ritorno alla vita passa anche da qui, dal Festival della Piana del Cavaliere, il primo importante appuntamento della stagione della rinascita. E poi da Orvieto, dove medio evo e rinascimento si intrecciano nella perfezione dell’arte e delle radici. È proprio quell’Italia di mezzo che ci ha consentito di essere grandi: creativa, talentuosa, operosa”.
Il Festival della Piana del Cavaliere gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e del patrocinio della Regione Umbria. E’ reso possibile, inoltre, da Aisico S.r.l., realtà imprenditoriale che promuove la cultura, credendo nel suo valore formativo e di sviluppo, dalla Città di Orvieto con la collaborazione della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”, del CAI Orvieto, di Cittaslow Orvieto e della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole”.
Il Manifesto della V edizione del Festival è realizzato da Milena Smerilli, artista e illustratrice, che terrà una personale nell’Atrio di Palazzo dei Sette durante tutta la durata della manifestazione.
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