Presentazione del libro “Divieto d’Orvieto” di Pino Coscetta

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Presentazione del libro “Divieto d’Orvieto” di Pino Coscetta

COMUNICATO STAMPA n. 465/19 G.M. del 24.06.19 
Presentazione del libro sabato “Divieto d’Orvieto” di Pino Coscetta. Sabato 29 giugno alle 17:30 nella Sala del Governatore del Palazzo dei Sette
(ON/AF) – ORVIETO – Con il patrocinio del Comune, Sabato 29 giugno alle 17:30 nella Sala del Governatore del Palazzo dei Sette verrà presentato il libo di Pino Coscetta dal titolo “Divieto d’Orvieto” (Editore Tabula Fati). Interverrà il Sindaco, Roberta Tardani.
“Divieto d’Orvieto” è il diario minimo di un’infanzia contadina vissuta dall’autore, sfollato da Roma alla contrada di Cottano nel comune di Orvieto nel 1944, e lì restato per quattro anni, fino alla seconda elementare nella scuola rurale del Fossatello. Lo scorrere della vita nel casale di famiglia con i cugini coetanei, si dipana seguendo i ritmi delle stagioni, naturalmente lenti, culturalmente annosi, filosoficamente ineluttabili, segnati dai lavori dei campi e da una condizione contadina che, seppur in maniera edulcorata, coinvolgeva anche i bambini nel ciclo vitale della comunità. Un imprinting rigoroso e spartano dettato da una cultura contadina che, in forma subliminale, ci accompagnerà per tutta la vita. Al di là della narrazione sommariamente diaristica, Divieto d’Orvieto vuol essere il doveroso omaggio ad un mondo scomparso, portato via dal progresso assieme a tradizioni, usi e costumi, ma anche una fedele testimonianza della dura vita che si conduceva nelle campagne dell’orvietano nel corso dell’ultima guerra e nell’immediato dopoguerra, con una coda nei primi anni ‘50 che già sapevano di larvata ripresa se non ancora di aperta rinascita. Le lunghe veglie davanti al camino, la sacralità delle feste comandate, i canti e i balli fanno da colonna sonora alle spensierate giornate vissute con l’inguaribile ottimismo della gioventù in una terra dove la vita era dura ma non sembrava che lo fosse.
Pino Coscetta (Roma 1940), giornalista e scrittore, entrato al Messaggero a 22 anni, ha concluso la sua carriera lavorativa con la qualifica di Redattore capo centrale. Come scrittore ha iniziato con “Scirocco”, raccolta di racconti giovanili, proseguendo poi con saggistica, libri di storia locale e viaggi: “Il Messaggero durante la repubblica di Salò” (Gabrielli Editore), numerose guide ragionate (Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, l’Appennino) per la De Agostini, insieme ad altri autori ha collaborato alla stesura di due volumi strenna, “Abruzzo” e “Lazio” per Editalia Poligrafico dello Stato. Con il professor Ermanno Grassi ha pubblicato “Il paese della memoria – storia di San Sebastiano dei Marsi”. Nel 2007, con Vittorio Emiliani, ha scritto il libro bianco sulle origini dell’Italia “Mille borghi, cento città, un Paese”. Sempre con Emiliani per Minerva editrice nel 2012 ha realizzato “Di mille palpiti” volume strenna sui teatri storici italiani e, per la Provincia di Roma, “Nei borghi antichi la storia è vita”. Nel 2013 per l’editore Solfanelli ha dato alle stampe “Viaggio in Abruzzo con Giorgio Manganelli”, un diario di viaggio sui tre mesi passati assieme al grande scrittore scomparso, alla scoperta dell’Abruzzo noto e meno noto. In uscita il romanzo “Il mistero di Tomar”, un’intrigante vicenda ambientata nel Portogallo del 1800 scritta seguendo lo stile narrativo di quegli anni lontani. Ha collaborato per undici anni alla realizzazione di “Arrivederci”, rivista di bordo dell’Alitalia. Come consulente editoriale, ha ristrutturato e rilanciato “Il Quotidiano del Molise”, ha dato vita a quattro mensili tematici collaborando poi al restyling del trimestrale di arte e cultura “Terzo Occhio”.

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Ultimo aggiornamento
24/06/2019