Presentazione del volume “Orvieto in età etrusca” di Giuseppe M. Della Fina

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Presentazione del volume “Orvieto in età etrusca” di Giuseppe M. Della Fina

COMUNICATO STAMPA n. 702/19 G.M. del 07.10.19
Inaugurato l’a.a.  2019/2020, l’Unitre di Orvieto da avvio alla programmazione delle attività e agli appuntamenti speciali del mese di Ottobre
• Sabato 12 alle ore 16:30 al Museo “Emilio Greco” presentazione del “Orvieto in età etrusca” dell’archeologo Giuseppe M. Della Fina
(ON/AF) – ORVIETO – Dopo la presentazione ufficiale delle attività programmate per il nuovo anno accademico 2019/2020, che si è tenuta il 28 settembre scorso presso il Palazzo Comunale alla presenza del Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale di Orvieto, di iscritti e docenti, l’UNITRE – Università delle Tre Età di Orvieto, apre anche la programmazione degli appuntamenti speciale in agenda a partire dal corrente mese.
Sabato 12 Ottobre alle 16:30 presso il Museo “Emilio Greco” in piazza Duomo – ingresso libero – si terrà, infatti, la presentazione dell’ultimo libro dall’archeologo Giuseppe M. Della Fina intitolato “Orvieto in età etrusca” (Edizioni Il Formichiere).
Accanto all’autore, interverranno Luana Cenciaioli (Direttrice dei Musei Archeologici Nazionali di Perugia e di Orvieto) e Andreas M. Steiner (Direttore delle riviste “Archeo” e “Medioevo”).
All’evento, promosso dall’Unitre e patrocinato dal Comune, collaborano l’Opera del Duomo di Orvieto, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, la Fondazione per il Museo “C. Faina”.
“Orvieto in età etrusca” 
“La prima vista di Orvieto è una delle più maestose d’Italia … l’ampia superficie della città spunta dal suo trono di pietra, al centro della scena” (George Dennis, 1848). 
“A quel ‘trono di pietra’, nella sua fase etrusca e romana – spiega l’autore – ho dedicato numerosi contributi nel tempo e scrivere questo libro è stato come ricomporre un puzzle formato da tessere diverse.
Ora che è stato ricomposto, cosa appare? L’immagine di una città calata a pieno nel divenire della società etrusca con alcune sue specificità: una società curiosa e aperta all’apporto di genti di origine diversa, un artigianato e un commercio vivaci, un’irrequietezza sociale di fondo, una religiosità meditata e una vocazione a ragionare su scala sovracittadina come imponeva la presenza, ai piedi della rupe, del Fanum Voltumnae, il santuario federale del popolo etrusco”.
Giuseppe M. Della Fina è direttore scientifico della Fondazione per il Museo “Claudio Faina” di Orvieto e del Museo Etrusco di Murlo. Collabora alla rivista “Archeo”, di cui è membro del Comitato scientifico, e alle pagine culturali del quotidiano “La Repubblica”. Dirige, inoltre, la rivista “Archaeologiae. Research by Foreign Missions in Italy”.

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Ultimo aggiornamento
07/10/2019