Prevenzione rischio sismico: Regione Umbria stanzia oltre 1.200.000 euro per indagini di microzonazione sismica

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Prevenzione rischio sismico: Regione Umbria stanzia oltre 1.200.000 euro per indagini di microzonazione sismica

COMUNICATO STAMPA n. 562/20 G.M. del 04.05.20
Prevenzione rischio sismico: Regione Umbria stanzia oltre 1.200.000 euro per indagini di microzonazione sismica e nuovi strumenti di conoscenza geologica di 47 comuni
(ON/AF) – ORVIETO – La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Mitigazione rischio sismico e geologico, Enrico Melasecche, ha destinato 1.219.000 euro per lo svolgimento di azioni di riduzione del rischio sismico tramite l’individuazione delle aree che sono più soggette a fenomeni di amplificazione sismica nel caso di terremoti. 
Attraverso un apposito bando di manifestazione di interesse questi finanziamenti saranno utilizzati in 47 comuni: Amelia, Attigliano Avigliano Umbro, Baschi, Bettona, Calvi dell’Umbria, Cascia, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Collazzone, Costacciaro, Fabro, Fossato di Vico, Fratta Todina, Giano dell’Umbria, Giove, Gualdo Cattaneo, Gubbio, Lisciano Niccone, Lugnano in Teverina, Magione, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montecastrilli, Montecchio, Montefalco, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Narni, Norcia, Orvieto, Otricoli, Paciano, Passignano Sul Trasimeno, Penna in Teverina, Perugia, Preci, San Gemini, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spoleto, Terni, Todi, Torgiano, Umbertide.
Lo riferisce una nota d’agenzia della Regione Umbria, secondo cui l’operazione consentirà a tutti i comuni umbri di disporre di microzonazioni sismiche di estremo dettaglio per i capoluoghi e per le principali località, mentre già tutti i comuni dispongono di analisi territoriali sul rischio sismico, messe a disposizione dalla Sezione geologica regionale, per l’utilizzo ai fini urbanistici e di protezione civile.
Negli ultimi 30 anni in Umbria sono state svolte molte attività di microzonazione sismica che indicano le aree in cui si hanno localmente amplificazioni delle forze sismiche generate dai terremoti ed i risultati sono utilizzati per progettare in maniera corretta gli edifici in aree non soggette a frane o crolli generati dai terremoti, sostiene Andrea Motti, responsabile delle microzonazioni sismiche e della geologia della Regione Umbria, recentemente nominato vice presidente del Comitato Stato-Regioni che coordina la Rete Italiana dei servizi geologici.
Nel suddetto arco temporale, a seguito dell’adozione di criteri regionali uniformi, gli interventi di riduzione del rischio sismico si sono basati sugli studi di pericolosità sismica locale/microzonazione sismica che la Sezione geologica regionale ha realizzato per tutta l’Umbria.
Attualmente la Sezione geologica regionale sta sviluppando ulteriori strumenti di analisi che permetteranno una valutazione geologica, a scala regionale e locale, ancora più approfondita. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha finanziato con 300.000 euro la proposta dell’esecuzione del Foglio geologico alla scala 1:50.000 per Nocera Umbra, attività che sarà effettuata congiuntamente con il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia.

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Ultimo aggiornamento
04/08/2020