COMUNICATO STAMPA n. 326/18 G.M. del 26.04.18
Progetto Culturale e Piano Eventi 2018 presentati dall’Amministrazione Comunale alla Conferenza Capigruppo
• Resoconto del documento di indirizzo elaborato dall’Assessorato alla Cultura
(ON/AF) – ORVIETO – Nel pomeriggio del 24 aprile u.s. la Commissione Capigruppo ha tenuto l’audizione del Sindaco e della Giunta Comunale sugli eventi turistico-culturali, con particolare riferimento alla programmazione culturale delle manifestazioni e degli eventi per il 2018 su cui hanno riferito gli Assessori gli Alessandra Cannistrà (Cultura e Grandi Eventi) e Andrea Vincenti (Turismo).
Di seguito si propone il resoconto del documento di indirizzo politico elaborato dall’Assessorato alla Cultura e discusso in Commissione Capigruppo:
“Tra gli obiettivi intorno ai quali la Giunta Comunale sta costruendo un più completo e articolato progetto culturale risulta prioritario conservare incentivare e valorizzare:
– la connotazione ‘residenziale’ del suo centro storico e delle frazioni, in primo luogo nella sua componente di popolazione nativa che garantisce la salvaguardia dell’identità originaria del luogo e il controllo sociale dello spazio di relazione e di attività; secondariamente nella componente dei nuovi abitanti che con forte motivazione hanno scelto e scelgono Orvieto e possono essere considerati i più consapevoli ‘testimonial’ della qualità di vita che la città è in grado di offrire;
– la ricchezza di attività commerciali e artigianali di tradizione storicamente insediate sul territorio o intervenute come estensione di sviluppo;
– la qualità delle sue offerte formative e culturali: Scuola con licei di tradizione e istituti professionali qualificati e innovativi, Scuola comunale di Musica, Biblioteca, Centro Studi, Teatro, Cinema e Associazioni con attività culturale.
Tale obiettivo prevede di prevenire o affrontare lo spopolamento abitativo e commerciale dei centri storici – tipico e diffuso nella nostra epoca – attraverso strumenti già individuati in:
– programmazione, tutela e salvaguardia dei centri storici attraverso la vigilanza sulla conservazione del patrimonio architettonico e immobiliare, attraverso azioni congiunte con Soprintendenza, enti e istituzioni preposte;
– graduale pedonalizzazione dei contesti monumentali sensibili in attuazione del programma di interventi previsti dalla legge speciale Orvieto-Todi – di cui quest’anno si celebra il 40° anniversario – volti a liberarli gradualmente dal carico di vibrazioni, agenti inquinanti erosivi e inquinamento acustico/estetico, derivante dalla circolazione e sosta dei veicoli all’interno del tessuto urbano;
– misure di protezione, incentivazione e promozione delle botteghe storiche e manifatture tradizionali, con inserimento in progetti di rete e strategie integrata: incentivi tributari, albo comunale/regionale, Strada della Ceramica, e altri;
– azioni di rilancio dei mercati settimanali attraverso il collegamento con specifiche piattaforme come CittàSlow o Slow Food, e delle produzioni agroalimentari locali attente alla qualità originaria e alla sostenibilità, anche attraverso progetti di accesso a fondi europei (PSR attivo 2017-2019)”.
“L’Amministrazione Comunale – prosegue il documento – è consapevole che su questi fronti si gioca non solo la felicità e il futuro dei già cittadini ma anche il posizionamento di Orvieto come mèta per nuovi residenti che specie dalle grandi città e dall’estero guardano alla qualità della vita che la provincia italiana può offrire.
Nello stesso tempo sono i caratteri identitari a rendere più attrattiva la città agli occhi di un pubblico sempre più interessato al turismo e al viaggio d’esperienza. Pertanto le azioni rivolte alla città dei residenti incidono anche sul posizionamento di Orvieto città d’arte e mèta turistica e facilitano in parallelo l’obiettivo della promozione del suo patrimonio culturale di beni e tradizioni, e del suo territorio; nonché la crescita del comparto turistico in termini di marketing e capacità di comunicazione e promozione su web e media delle attività, eventi e in generale di tutta l’offerta turistica.
‘Orvieto Città Narrante’, claim ideato negli anni Novanta da Piergiorgio Maoloni per l’Amministrazione, è stato in passato utilizzato come marchio culturale e turistico dal Comune di Orvieto. Esso risulta tuttora in grado di esprimere il valore della promessa che la città fa ai suoi visitatori: rivelare e far vivere attraverso il suo patrimonio culturale i più alti contenuti storici, artistici ed etno-antropologici di cui si compone la sua identità.
I più attuali indirizzi del marketing turistico individuano, ormai da tempo, nello storytelling (narrazione) il percorso più efficace per la comunicazione e promozione del patrimonio e degli eventi culturali; e segnalano come la proposta di turismo ‘esperienziale’ sia quella che maggiormente sviluppi attrattività e fidelizzazione.
Secondo lo studio di recente avviato dall’Università di Perugia per l’Amministrazione, l’esigenza più pressante per il settore culturale-turistico è quella di incrementare la percentuale di permanenza del visitatore per prolungare sensibilmente le presenze, piuttosto che gli arrivi; nello stesso tempo aumentare l’appeal della città nei confronti dei fruitori residenziali; e garantire la condivisione sociale delle attività nella Scuola e nelle altre realtà formative.
Sviluppando il contesto del claim, Orvieto potrà gradualmente riposizionarsi per attività e indotto tra le città d’arte di media-piccola dimensione e possibilmente presentarsi come esempio originale di quella ‘cultura del turismo’ che oggi rappresenta l’aspirazione alta del turismo culturale in termini di sostenibilità e attenzione sociale.
Secondo tale orientamento, risulta necessario articolare in un progetto organico e unitario la programmazione delle iniziative e che esse siano a loro volta caratterizzate da tale contesto, per essere immediatamente riconoscibili e comunicative, contribuendo così ad arricchire la narrazione sia con i contenuti della tradizione, di volta in volta rivisitati e rinnovati, sia con gli strumenti dell’innovazione quando essi siano in grado di svilupparne contenuti e obiettivi.
Sempre in linea con gli studi, si evidenzia l’opportunità che in ogni evento l’offerta miri a essere quanto più possibile articolata negli aspetti oltre che culturali anche salutistici, eno-gastronomici e sportivo-ricreativi, valorizzando tutte le risorse del territorio così da farlo conoscere secondo le migliori direttrici di specificità.
E’ per questo che il progetto individuato dall’Amministrazione in ‘Orvieto Città Narrante’ prevede di valorizzare:
– in primo luogo il nucleo degli eventi che rappresentano la storia e la tradizione e si legano direttamente ai luoghi della città e al contesto del territorio;
– quindi quelli che nel tempo sono diventati parte integrante della vita della comunità locale e pertanto elementi essenziali della narrazione;
– infine gli eventi nati dalla contemporaneità che dimostrino di saper dialogare con la tradizione e di integrarsi con il progetto culturale della Città, in modo da arricchire specie attraverso la musica e le arti in genere, lo spettacolo della storia nel suo tessuto vivo e coinvolgente; e che possano alimentare la vocazione alla internazionalità e favoriscano apertura e scambi sul panorama culturale globale”.
“Nell’ambito di tale progetto si inseriscono le feste popolari che, sulla base della solennità religiosa, sono ancora in grado di attivare la partecipazione della città e al tempo stesso di attrarre l’interesse dei visitatori, in particolare:
– festività di San Giuseppe
– festività di Pentecoste ‘La Palombella’ – eventi strutturati in ‘Orvieto in Fiore’
– festività del Corpus Domini – eventi strutturati in Arte e Fede
– festività dell’Assunta
pur nella consapevolezza della necessità di rinnovarle specie nelle attività collaterali, di valorizzarle e promuoverle a fini turistici attraverso una programmazione complessiva e coordinata; uno stile adeguato, uniforme e riconoscibile; una campagna di comunicazione che prepari all’evento, lo accompagni con tempestività e coerenza, ne mantenga viva l’attenzione e l’attesa: in sintesi, di rilanciarle come occasioni di esperienze uniche, altrove impossibili.
Tra le iniziative nate dalla contemporaneità, Umbria Jazz Winter si qualifica come evento culturale di qualità per la capacità di fidelizzare un pubblico internazionale e incidere sulle presenze turistiche, oltre che sull’immagine di Orvieto nel mondo: per questo su di esso si concentra il sostegno dell’Amministrazione e l’impegno volto soprattutto a elevare il contesto di accoglienza con l’obiettivo che essa si qualifichi sempre più come città music-friendly.
In questo senso altre manifestazioni di ambito musicale – come ad esempio numerosi Festival estivi e le rassegne curate dalla Scuola Comunale di Musica – o quelle legate a nuovi linguaggi artistici e tecniche espressive contemporanee – come l’evento FIOF – presenti da tempo e con regolarità in calendario, mostrano reali potenzialità per elevarsi a livello di eventi nazionali e a queste dovrà rivolgersi il sostegno dell’Amministrazione.
Nuovi progetti culturali sono nati o potranno nascere dall’adeguato e rinnovato utilizzo degli asset culturali della città, Pozzo di San Patrizio, Teatro Mancinelli, Palazzo del Popolo, Palazzo dei Sette, Fortezza Albornoz, in grado non solo di ospitare ma di suscitare e provocare eventi, trasformando il bene culturale in prodotto culturale: è il caso del progetto del St. Patrick’s Day che quest’anno è riuscito a collocarsi su una ribalta nazionale grazie alla collaborazione direttamente commissionata e promossa dall’Amministrazione di artisti internazionali e di scenari non convenzionali ma di elevata qualità artistica”.
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