“Question time” in Consiglio Comunale

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“Question time” in Consiglio Comunale

COMUNICATO STAMPA n. 426/22 C.C. del 31.05.22
“Question time” dei Consiglieri Comunali
(ON/AF) – ORVIETO – Nell’odierna seduta del Consiglio Comunale i temi affrontati dai Consiglieri nello spazio dedicato al “question time” hanno riguardato, tra gli altri: l’adeguamento dello stadio Muzi, le problematiche di piazza del Commercio, lo stato dell’arte delle progettualità delle “Aree Interne”, la riqualificazione di Orvieto Scalo, le eventuali presenze archeologiche sul tracciato della Complanare, i parcheggi ad uso dei residenti nel centro storico, la candidatura di Orvieto a Città della Cultura 2025 e l’inserimento del Pozzo di San Patrizio nella Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua dell’Unesco.
Beatrice Casasole (“Gruppo Misto”): “siamo molto felici che la squadra dell’Orvietana abbia conquistato la serie D, chiedo quindi all’Assessore Moscatelli se per la prossima stagione agonistica il polisportivo Luigi Muzi è adeguato ad affrontare un campionato di serie superiore”.
Assessore allo Sport, Carlo Moscatelli: “il campionato di serie D è semiprofessionistico e cambia molte regole soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Il manto erboso è ottimo, per il resto va adeguata l’area riservata agli ospiti e vanno allungate le panchine che passano da 12 a 15 posti, oltre ad altri lavori di riqualificazione estetica, di cui abbiamo già predisposto i progetti”.
Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): “All’epoca in cui sono stato Sindaco non riuscii a risolvere l’annosa questione della presa in carico delle strutture comuni alle attività situate nella parte superiore e inferiore di piazza del Commercio ad Orvieto Scalo, quantunque gli uffici comunali documentavano che era un impianto pubblico. Poiché la società Alto da alcuni anni non è più referente per quel sito e le attività esistenti hanno grandi difficoltà nel mantenere la gestione quotidiana dello stesso, vorrei sapere dal Sindaco se si possono creare le condizioni per risolvere in modo definitivo il problema”. 
Sindaco, Roberta Tardani: “Ringrazio per la fiducia che viene data al Sindaco e all’Amministrazione in carica affinché risolva tutto ciò che non stato mai risolto. La questione dell’ascensore le è nota: si tratta di un impianto privato ad uso pubblico. Abbiamo parlato con i gestori dei locali del piano superiore al fine di raggiungere un accordo sull’impianto, ma c’è la necessità di una compartecipazione alla gestione. Continueremo a cercare di trovare le soluzioni adeguate per rimetterlo in funzione”. 
Federico Giovannini (Gruppo “Partito Democratico”): “il biasimevole stato in cui versa la Fortezza dall’Albornoz non riguarda più la dialettica tra maggioranza e opposizione ma la dignità di una città che è offesa da uno spettacolo simile. Si parla di marketing territoriale e poi si accolgono i turisti in una sorta di paradiso del degrado urbano. Tutto questo a due passi dal Pozzo di San Patrizio, da poco incluso nella Rete mondiale dei musei dell’acqua dell’Unesco. Va bene la narrazione, ma le chiacchiere ancora non coprono l’incuria, l’erba alta, l’abbandono. Il problema è che a chiacchiere l’Amministrazione è brava, poi, quando si passa ai fatti, lo è di meno. Ad esempio, è possibile conoscere lo stato di attuazione dei progetti delle Aree Interne che riguardavano, più o meno direttamente Orvieto? Penso al progetto del San Giovanni su cui si fanno dichiarazioni ma non si sa quando passerà alla fase esecutiva. Penso ai laboratori per la scuola di musica e al laboratorio multimediale. Alle bici elettriche e agli interventi del progetto Rupe-Valle di cui non si sa più nulla, né se si sia esaurito nella riqualificazione dell’Albornoz. Ci sono poi gli interventi di valorizzazione dell’ex Campo della Fiera e del Crocifisso del tufo, e i tracciati naturalistici previsti per l’area vasta. Lasciamo correre la vicenda dei 160mila euro persi e destinati al finanziamento delle imprese culturali e creative. E’ possibile che non si sappia nulla di tutto questo? Capisco che il Sindaco sia insofferente a ciò che era stato fatto dal suo predecessore Germani, ma tacere su tutto è deprecabile. Quand’è allora che il Sindaco si pronuncerà su queste cose e informerà i cittadini sullo stato di attuazione di questi progetti?”.
Sindaco, Roberta Tardani: “Dalle sue parole è chiarissima una cosa: l’Amministrazione Germani nei suoi 5 anni di governo non ha portato a conclusione nulla di quanto promesso e abbiamo così ereditato tutti progetti completamente irrisolti e con essi anche i vari problemi. Sul San Giovanni mi limito solo a citare la convenzione capestro sottoscritta da Germani con la Provincia che di fatto impedisce di gestire quel complesso. All’Albornoz c’è un cantiere in corso, siamo ancora in attesa dell’ok della Regione per terminare i lavori che contiamo di concludere entro luglio. E’ vero, c’è il problema della pulizia nei fine settimana che stiamo affrontando. Relativamente ai lavori per i laboratori di musica e multimediali vorrei ricordare che quando ne parlava la precedente Amministrazione in realtà non c’erano nemmeno i locali idonei, ora invece gli spazi sono stati definiti al piano terra del Centro Studi e stanno partendo i lavori. Come vede le chiacchiere sono da attribuire ad altri. Questa amministrazione entro l’anno terminerà tutte le questioni irrisolte lasciate dalla precedente amministrazione. Io mi impegno in questo senso ma alla fine mi aspetto un applauso dal consigliere Giovannini”. 
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “ieri si è svolta l’inaugurazione del nuovo manto in erba sintetica del campo di calcetto di Orvieto scalo, area che essendo baricentrica su un territorio ampio che riguarda il territorio orvietano, è oggetto di una riqualificazione organica e strutturale. Vorrei sapere dal Sindaco quali sono i progetti messi in campo per la riqualificazione del quartiere”.
Sindaco, Roberta Tardani: “ieri abbiamo partecipato alla cittadinanza di Orvieto scalo il progetto del centro per le politiche sociali ed è stato un bel momento di condivisione, in cui l’Assessore Mazzi ha spiegato anche tutti  i progetti in corso e finanziati che riguardano quel quartiere. Si tratta della realizzazione del Centro per le politiche sociali e della famiglia presso gli spazi del Centro sociale nell’ex Scuola media, resa possibile dai fondi Pnrr per la rigenerazione urbana destinati al sociale, della realizzazione del secondo stralcio della Complanare, del completamento dell’intervento ‘Porta di Orvieto’ in via Angelo Costanzi, della riqualificazione della passerella pedonale di via Primo Maggio, dei lavori presso il parcheggio del Borgo e del rifacimento del manto stradale di via del Fosso e via Monte Bianco che da molti anni versano in condizioni precarie. Abbiamo inoltre effettuato un sopralluogo insieme ai responsabile delle Ferrovie dello Stato per la riqualificazione del piazzale della stazione ferroviaria che prevederà un piccolo ampliamento nella zona dello scalo merci dove poter realizzare nuovi posti auto dando così  la possibilità di riservare il parcheggio del Piazzale dell’Orologio ai residenti e alle attività commerciali della zona. E’ in corso, quindi, una progettazione a 360 gradi di tutta la città che  non riguarda solo il centro storico ma si estende a tutto il territorio. E quì non si tratta di intenzioni, ma di progetti finanziati che verranno effettuati in tempi ragionevolmente rapidi”.
Federico Giovannini (Gruppo “Partito Democratico”): “vorrei chiedere nuovamente all’Assessore e vicesindaco Mazzi se, sempre in tema di presenze archeologiche sul tracciato della Complanare, intenda avvalersi di un raccordo preliminare con la Soprintendenza. Glielo chiedo perché con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2022 sono state approvate le Linee guida per la procedura di verifica dell’interesse archeologico e individuazione di procedimenti semplificati. Tali linee guida vanno a disciplinare la procedura di verifica prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e dal Codice degli appalti pubblici ‘in caso di realizzazione di lavori pubblici ricadenti in aree di interesse archeologico’ e che sono ‘finalizzate ad assicurare speditezza, efficienza ed efficacia alla procedura’. L’interesse archeologico dell’area della Complanare è stato attestato da ritrovamenti di macine romane ed altro materiale e da due recenti pubblicazioni a firma di Binaco, la prima, e Buonopane, Chartrain e Gualtieri la seconda. Un’attenzione preliminare ai giacimenti culturali di interesse archeologico, inoltre, appare ben coerente con la candidatura di Orvieto a Capitale della Cultura 2025. Quindi, speditezza delle opere e tutela dei beni culturali possono andare d’accordo”.
Vice Sindaco e Assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi: “torno a tranquillizzare il consigliere Giovannini che già per la realizzazione del primo stralcio della Complanare il Comune commissionò, per 5 mila euro, l’incarico professionale ad un esperto del settore, autorizzato a svolgere tutte le verifiche relative al ritrovamento di reperti archeologici. Verifiche che erano necessarie in quanto in quella prima fase di costruzione dell’arteria si dovevano effettuare degli scavi in profondità. Non emersero ritrovamenti ad eccezione di alcune macine, dovute probabilmente al naufragio di una nave d’epoca romana, ritrovate alla confluenza del fiume Chiani che era navigabile. Lungo il percorso della Complanare invece non è stato ritrovato nulla. Ribadisco che per legge siamo obbligati ad interpellare ed avere la consulenza di un tecnico esperto che ci assisterà durante tutta la fase dei lavori del secondo stralcio”.  
Andrea Sacripanti (Capogruppo “Lega – Salvini per Orvieto”): “alla questione dell’ampliamento dei parcheggi di Orvieto scalo vorrei agganciare il problema dei parcheggi ad uso dei residenti del centro storico. Una questione su cui dobbiamo intervenire perché il problema esiste, i parcheggi esistenti sono pochi e dobbiamo andare incontro alle famiglie dei residenti. Per questo suggerisco una soluzione: dotare di un tagliando ogni famiglia residente nel centro storico affinché almeno possano trovare un parcheggio in prossimità della propria abitazione, dal momento che raggiugere i parcheggi insilati ai due estremi della città non è sempre così agevole per chi non abita in prossimità di questi impianti. E’ nelle corde e nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale  alleviare i problemi di coloro che sono vessati di multe specie nei giorni di mercato?”.
Sindaco, Roberta Tardani: “Il problema esiste, ma è anche vero che ci sono due parcheggi insilati con abbonamenti a costi contenuti e vantaggiosi per i residenti, così come ci sono gli stalli bianchi. La questione del tagliando è stata considerata ma è risultata scarsamente praticabile. In un’ottica di adeguamento delle tariffe valuteremo che tipo di agevolazioni si possano riservare ai residenti”.
Giuseppe Germani (Capogruppo “Orvieto Civica e Riformista”): “ho letto con piacere che Orvieto è candidata a Capitale della Cultura 2025, come ha fatto anche il comune di Bagnoregio. Ricordo che già in passato il Comune di Orvieto fece un convenzione con Bolsena e Bagnoregio per presentare un’unica progettazione. Tale strada potrebbe essere praticata anche ora?”.
Sindaco, Roberta Tardani: “assolutamente no. Abbiamo già fatto le esperienze di andare a rimorchio di altre città, nel 2015 quando Orvieto si candidò con Todi e nel 2018 con Viterbo e Chiusi. Candidature di cui nessuno ha mai saputo nulla a testimoniare che evidentemente non si credeva troppo nella possibilità di ottenere il riconoscimento. Orvieto ritengo abbia le carte in regola e l’ambizione per poter essere protagonista. La capitale della cultura non sarà la città che possiede il miglior patrimonio artistico ma quella che saprà raccontare la miglior storia di se stessa. Vorrei precisare che questa non è una sfida politica né partitica ma una sfida che la città intera dovrà affrontare con convinzione ed è per questo che chiederò la collaborazione anche della minoranza. Abbiamo sempre invidiato le altre realtà a noi vicine, oggi possiamo dire di essere noi a suscitare invidia perché stiamo finalmente riacquistando visibilità e credibilità grazie ad un lavoro mai fatto prima. Non abbiamo chiesto partner ma vogliamo dialogare con tutto il territorio orvietano. Alcuni Sindaci hanno già espresso il loro entusiasmo e saranno al nostro fianco, così come alcune sigle sindacali che già si sono espresse a favore e sono pronte a dare il loro contributo”. 
Franco Raimondo Barbabella (Capogruppo “Prima gli Orvietani”): “il Sindaco ha dato una risposta a Germani sulla candidatura di Orvieto a Capitale della Cultura 2025, ma non ha dato una informazione ufficiale al Consiglio Comunale. Chiedo quindi come intende procedere in questo percorso di condivisione”.
Sindaco, Roberta Tardani: “era mia intenzione fare una comunicazione al Consiglio”.
Cristina Croce (Capogruppo “Siamo Orvieto”): “vorrei sapere quali sono le cause dell’incidente avvenuto oggi ad uno dei borberi in marmo del palazzo del Popolo sull’omonima piazza. Con l’occasione ricordo che l’Amministrazione aveva annunciato che da aprile Piazza del Popolo sarebbe stata chiusa al traffico ma a fine maggio la piazza è ancora adibita a parcheggio e non è pienamente fruibile da parte dei cittadini”.
Vice Sindaco e Assessore a Patrimonio, Mario Angelo Mazzi: “si tratta del primo borbero situato in prossimità dello scalone nel fornice del palazzo. E’ stato urtato da un camion della Cosp in fase di manovra ma fortunatamente è caduto l’intero blocco che non si è spaccato, il che rende più semplice il ripristino di un manufatto di pregio che peraltro è già in corso”.
Sindaco, Roberta Tardani: “la piazza sarà chiusa nei periodi in cui ci saranno manifestazioni ed eventi culturali. Quest’anno abbiamo un lunghissimo calendario di iniziative e quindi sarà chiusa molto spesso”.
Stefano Olimpieri (Capogruppo “Gruppo Misto”): “apprendiamo con piacere che il Pozzo di San Patrizio è inserito nella Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua dell’Unesco. Vorrei sapere quale è stata la fase istruttoria”.
Vice Sindaco e Assessore al Patrimonio, Mario Angelo Mazzi: “da alcuni mesi stiamo lavorando a questo progetto e ci fa piacere che il Pozzo di San Patrizio sia stato inserito. In seno all’Unesco c’era un grande dibattito sul concetto dei musei dell’acqua che si è risolto nell’estensione del concetto anche a monumenti, reperti e patrimoni legati all’acqua. Abbiamo lavorato con il Prof. Eulisse dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Grazie all’allargamento del fronte dei reperti legati all’acqua abbiamo potuto lavorare alla valorizzazione di circuiti interni ed esterni alla città relativi a varie epoche storiche dando vita ad un progetto che presenteremo nell’ambito dei fondi PNRR”.

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Ultimo aggiornamento
31/05/2022