Realizzazione “cappotto termico” di edifici su spazi pubblici esente da applicazione Canone Unico Patrimoniale (ex Tosap)

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Realizzazione “cappotto termico” di edifici su spazi pubblici esente da applicazione Canone Unico Patrimoniale (ex Tosap)

COMUNICATO STAMPA n. 352/21 G.M. del 27.04.21
Realizzazione “cappotto termico” degli edifici su spazi pubblici esente da applicazione Canone Unico Patrimoniale  
(ON/AF) – ORVIETO – La realizzazione del cappotto termico degli edifici su spazi pubblici sarà esente dall’applicazione di un canone per l’occupazione di soprasuolo, ex Tosap ora Canone Unico Patrimoniale. 
Lo ha deciso la Giunta Comunale che ha approvato una delibera contenente una serie di disposizioni sulla realizzazione del cosiddetto “cappotto termico”, ovvero l’intervento di isolamento per l’efficientamento energetico che rientra tra quelli previsti nelle agevolazioni del Superbonus 110% inserito nel Decreto Rilancio del Governo. 
La proiezione del “cappotto termico” sullo spazio pubblico prevede la richiesta di permesso di occupazione di suolo pubblico e il pagamento della relativa tassa permanente ma “considerata la rilevanza limitata in relazione allo spazio di soprasuolo occupato da tali opere – recita la delibera – si ritiene ragionevole stabilire che la stessa avvenga a titolo gratuito, anche in relazione all’interesse all’incentivazione di tali tecniche di edilizia sostenibile”. 
La disposizione approvata dall’Esecutivo disciplina anche le modalità autorizzative dell’occupazione del suolo pubblico con il cappotto termico per garantire un trattamento omogeneo delle richieste dei privati. 
Nello specifico lo spessore massimo consentito sarà di 15 centimetri comprensivo di intonaci e finiture, il cappotto termico dovrà essere realizzato sull’intera facciata dell’edificio (eventuali diverse soluzioni saranno oggetto di specifiche valutazioni tecniche), dovrà essere sempre dimostrata e garantita l’accessibilità e percorribilità degli spazi pubblici con particolare attenzione ai marciapiedi. L’intervento dovrà poi essere compatibile con le esigenze di tutela del paesaggio e sicurezza della circolazione veicolare e pedonale, nel caso di successiva demolizione e/o ricostruzione, il volume ed il filo di costruzione da rispettare sarà quello originario precedente all’intervento relativo al cappotto. 
L’occupazione di area pubblica concessa non potrà in nessun caso configurare situazioni di usucapione circa l’acquisizione dell’area, il cui sedime rimarrà di proprietà pubblica. 
Tale occupazione verrà automaticamente concessa a seguito di rilascio di Permesso di Costruire o deposito di SCIA/CILA previo parere favorevole della Polizia Municipale che attesti il mantenimento dei minimi garantiti per la viabilità veicolare e pedonale e il parere favorevole del Settore Tecnico-Urbanistico che certifichi la fattibilità del cappotto termico rispetto ad eventuale interferenze con i pubblici servizi e/o opere pubbliche in previsione. 
“L’intervento del cappotto termico – spiega l’Assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzoè in questo momento tra quelli più richiesti dai privati che intendono usufruire delle agevolazioni del Superbonus del 110%. La decisione della Giunta interviene in maniera tempestiva per fare chiarezza sulle implicazioni che la realizzazione di tali strutture hanno sull’occupazione di suolo pubblico e va ad eliminare questa sorta di ‘tassa sul cappotto’ che ne sarebbe scaturita rischiando così di penalizzare l’intento agevolatorio delle misure previste dal Decreto Rilancio. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale è quello di rendere il più snello e veloce possibile l’iter istruttorio di tali pratiche e in questo senso stiamo anche verificando la possibilità di accedere alle opportunità consentite dall’ultima legge di bilancio per l’assunzione di personale a tempo determinato per potenziare l’Ufficio Tecnico”.   

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Ultimo aggiornamento
27/04/2021