Riparte il percorso “Tesori dell’Urbe” curato da UNITRE Orvieto

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Riparte il percorso “Tesori dell’Urbe” curato da UNITRE Orvieto

COMUNICATO STAMPA n. 222/22 G.M. del 28.03.22 
Rassegna “Tesori dell’Urbe” curata da UNITRE Orvieto propone la visita alla Chiesa di San Giuseppe. Sabato 9 Aprile 2022
 
(ON/AF) – ORVIETO – L’Unitre Orvieto riparte con la rassegna “Tesori dell’Urbe” alla riscoperta di luoghi, ambienti e situazioni di particolare pregio custoditi sulla rupe orvietana.
L’appuntamento è per Sabato 9 Aprile con la visita guidata alla Chiesa di San Giuseppe in piazza Gualterio a cura delll’Arch. Raffaele Davanzo. Sono previsti due turni, per un massimo di 18 visitatori ciascuno: ore 10:30 e ore 11:30.
E’ possibile prenotarsi telefonando al numero 339-4225985.  
La Chiesa di San GiuseppeNel 1647 il Comune di Orvieto elevò san Giuseppe a protettore della Citta, o co-patrono, affiancato a santa Lucia che già ricopriva quel ruolo fin dal 1300.  
A partire dal 1683 fu realizzata una chiesa in onore del Santo destinandole una parte della Piazza dei Fiori (dove si svolgeva il mercato della verdura), ovvero quella che oggi è intitolata ad Antonio Filippo Gualterio. L’architetto fu Tommaso Mattei, appartenente a quella nobile famiglia romana: e, malgrado un aspetto esteriore volutamente dimesso (dalle pareti intonacate emerge solo un semplice portale), il progetto si sviluppa attraverso un particolare dinamismo di interazione fra interno ed esterno, secondo una poetica pienamente barocca. Il Mattei parte infatti da un ottagono interno non regolare, con lati alternativamente più grandi e più piccoli. Questi ultimi corrispondono all’ingresso, al presbiterio e ai due lati trasversali, che apre in absidi. Il tutto viene avvolto da un rombo che si estroflette nello spazio urbano, e chiudendo lo spazio finale della piazza con un arco che sostiene il viadotto che collega il palazzo Gualterio (la famiglia contribuì alle spese di costruzione della chiesa) ad un palchetto interno all’edificio religioso, che diventava così una sorta di cappella particolare. Tra le altre opere di Tommaso Mattei, viene ricordata la Cappella del Miracolo a Bolsena, del 1693 nel complesso di Santa Cristina. Anche qui predilige un ottagono semi-regolare che dà continuità organica a spazi diversi: si collega al nartece ed al presbiterio attraverso arditi architravi in curva. Sempre nelle vicinanze di Orvieto, si rammenta la parrocchiale di Giove, che sulla scia della romana San Carlo ai Catinari unifica lo schema longitudinale con quello centrale a cupola. Mattei fu sempre architetto di grandi raffinatezze, pur nella semplicità delle linee generali.

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Ultimo aggiornamento
28/03/2022