Riprende il percorso culturale “TESORI DELL’URBE” a cura di Unitre Orvieto
COMUNICATO STAMPA n. 747/22 G.M. del 29.09.22
Unitre Orvieto riprende il percorso culturale TESORI DELL’URBE: visita guidata alla Cappella di San Brizio in Duomo – Sabato 15 Ottobre
(ON/AF) – ORVIETO – Riprende Sabato 15 ottobre il percorso culturale “Tesori dell’Urbe” alla riscoperta di luoghi, ambienti e situazioni di particolare pregio custoditi sulla rupe orvietana, curato dall’Unitre di Orvieto che da cinque anni propone una iniziativa molto seguita e apprezzata nell’ambito della propria programmazione.
L’appuntamento sarà guidato dall’Arch. Raffaele Davanzo docente dell’Università delle Tre Età che accompagnerà i visitatori alla straordinaria scoperta della Cappella di San Brizio, tesoro d’arte ammirato in tutto il mondo e custodito all’interno della Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta di Orvieto.
Sono previsti due turni, massimo 20 visitatori ciascuno: ore 10:30 e ore 11:30.
Prenotazioni al n. 338 7323884
“Diamo inizio al nuovo anno accademico in maniera straordinaria – dice il Presidente Unitre, il M° Riccardo Cambri che ha ideato l’iniziativa – la ‘Cappella Nova’ o ‘Cappella di San Brizio’ è un luogo d’incanto che riempie di stupore il cuore e l’anima di tutti coloro che ne solcano l’ingresso. Questa appassionante tappa di ‘Tesori dell’Urbe’ conclude un bell’appuntamento culturale della scorsa primavera: la presentazione, alla fine di aprile, del libro ‘La Cappella di San Brizio a Orvieto’ di Raffaele Davanzo, per i 400 anni della traslazione della Madonna di San Brizio. La guida, edita da ‘Il Formichiere’, sta riscontrando un brillante successo di vendite anche per l’affascinante stile letterario scelto dall’autore, fra lo scientifico e il confidenziale”.
A spiegare il significato degli affreschi della Cappella di San Brizio e le finalità della visita è il curatore Arch. Raffaele Davanzo che afferma: “Quali sono i due principali temi di fondo che organizzano le superfici affrescate della cappella di San Brizio, così immensamente vaste? La Fine del Mondo, cioè la fine del tempo e dello spazio, ed il Giudizio, cioè la validazione etica di ognuno, che diventa subito eterna. Ma tanti altri segni ci fanno capire che il messaggio finale di Luca Signorelli è che il tempo e lo spazio non sono l’ultima frontiera. L’ultima frontiera è l’animo umano. Lo spazio non è altro che il posto che ci era stato assegnato per affrontare la sfida; e la vera vittoria potrà venirci solo dalla costanza che avremo nello sfidare e nel mettere alla prova i nostri limiti, sia come individui che come gruppi, e non solo ecumenici ma anche politici. È questo il messaggio, pienamente umanistico, che ci ha lasciato il Signorelli; e ritrovarlo, grazie anche ad una attenta lettura di tanti particolari, specialmente nella zona basamentale dedicata ai letterati, sarà l’obiettivo principale di questa visita organizzata dall’Unitre di Orvieto”.
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Ultimo aggiornamento
29/09/2022