L’intervento di demolizione e ricostruzione, finanziato dalla Regione Umbria con 1,5 milioni di euro di fondi Pnrr, durerà 463 giorni. Il sindaco Tardani: “Lavoriamo per mantenere i quartieri vivi e migliorare i servizi”. Presente anche l’assessore regionale Paola Agabiti: “Una nuova scuola moderna, sicura e accogliente”.
(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Consegnati ufficialmente nella giornata di oggi, giovedì 30 novembre, alla Ma.Co.Ri srl di Roma i lavori di demolizione e ricostruzione della Scuola per l’Infanzia “Collodi” di Sferracavallo. Il verbale di consegna è stato sottoscritto alla presenza del sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, e dell’assessore all’Istruzione e al Bilancio della Regione Umbria, Paola Agabiti.
Secondo il cronoprogramma dell’intervento, finanziato dalla Regione Umbria con fondi Pnrr per un importo di 1.553.011,77 euro, il cantiere durerà 463 giorni e il termine dei lavori è previsto a marzo 2025.
“C’è grande soddisfazione – ha commentato il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani – perché in un anno e mezzo dalla chiusura della scuola per inagibilità siamo riusciti a reperire i finanziamenti, definire la progettazione e oggi a consegnare i lavori per un intervento che restituirà la scuola alla frazione di Sferracavallo in tempi brevi, per l’inizio dell’anno scolastico a settembre 2025. Era un obiettivo che ci eravamo dati nel momento in cui ci siamo trovati ad affrontare le problematiche di questo edificio che aveva bisogno continuo di interventi e manutenzioni. Abbiamo compiuto verifiche e studi approfonditi sulla struttura dai quali era emersa la necessità di demolirla e costruirne una nuova. Quel lavoro così attento ed efficace ci ha portato a questo momento per noi molto importante ma soprattutto importante per Sferracavallo e la città di Orvieto. Stiamo lavorando infatti per mantenere le frazioni vive e garantire e migliorare quei servizi che contribuiscono a mantenere alta la qualità della vita e fare della nostra città un luogo dove vivere“.
“Devo congratularmi con l’amministrazione comunale di Orvieto e con il sindaco Tardani – ha detto l’assessore regionale all’Istruzione e al Bilancio, Paola Agabiti – per la velocità con cui è riuscita a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per mantenere un’istituzione pedagogica fondamentale per il territorio di Orvieto, per la frazione di Sferracavallo e per dare la possibilità ai bambini e ai genitori del quartiere di usufruire di una scuola rinnovata, moderna, sicura e accogliente. La scuola è fondamentale – ha aggiunto – è il primo presidio di civiltà, di educazione, di crescita e di umanità. Come istituzioni abbiamo il dovere di garantire ai bambini e alle nuove generazioni di poter contare su strutture di questo tipo. La sensibilità della Regione Umbria, quella del mio assessorato, della Giunta e della presidente Tesei, sin dal nostro insediamento è stata quella di destinare all’edilizia scolastica molte delle risorse derivanti dai fondi comunitari e del Pnrr. Questa scuola, come molte altre, è stata finanziata grazie ai fondi Pnrr e continueremo a sostenere i sindaci e tutte le comunità che hanno necessità di riqualificare ambienti scolastici così fondamentali per le comunità stesse“.
“Sono particolarmente orgogliosa di questa giornata – ha affermato l’assessore all’Istruzione, Alda Coppola – perché ricordo che è stata la prima questione importante che abbiamo dovuto affrontare appena dopo il mio insediamento. Un momento concitato che ci ha messo di fronte a scelte da prendere con grande responsabilità e ad affrontare e risolvere in poco tempo problematiche logistiche e organizzative. E siamo orgogliosi anche per la qualità del progetto che porterà alla realizzazione di una nuova struttura all’avanguardia e inclusiva e che rappresenterà sicuramente un modello. Ringrazio le famiglie delle bambine e dei bambini di Sferracavallo, le insegnanti e il personale scolastico per aver affrontato insieme a noi le difficoltà di questo periodo e per aver compreso l’importanza di questo intervento”.
“Salvaguarderemo una piccola parte che non manifesta problemi strutturali – ha spiegato il direttore dei lavori, l’architetto Daniele Conticchio – dopodiché andremo a demolire il resto del complesso per realizzare una scuola che avrà un impatto minimo dal punto di vista paesaggistico. Il progetto è strutturato per avere una facile integrazione all’interno dell’area senza modificare la conformazione planimetrica e volumetrica rispetto allo stato attuale. L’impronta che vogliamo dare è quella di una scuola inclusiva con ambienti fluidi tra loro e con arredi e partizioni mobili che potranno permettere di definire ambienti volta per volta diversi per le varie attività ed esigenze. L’intervento prevederà anche attenzione alla sostenibilità con impianti fotovoltaici e illuminazione a led. Questo complesso avrà inoltre la caratteristica di garantire una grossa integrazione tra spazi interni e spazi esterni perché tutti gli ambienti saranno collegati con il giardino dove i bambini potranno svolgere anche attività didattica”.