St. Patrick’s Day 2019: “Tra Dante e Leonardo. Il Purgatorio e il Pozzo di Orvieto”

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St. Patrick’s Day 2019: “Tra Dante e Leonardo. Il Purgatorio e il Pozzo di Orvieto”

COMUNICATO STAMPA (primo annuncio) n. 138/19 G.M. del 04.03.19 
TRA DANTE E LEONARDO. Il Purgatorio e il Pozzo di Orvieto
• Orvieto si prepara al St. Patrick’s Day. Sabato 16 e Domenica 17 marzo 2019 
• Il celebre Pozzo di San Patrizio, il Palazzo Comunale e la Rocca Albornoz si illumineranno di verde per Global Greening in onore del santo patrono d’Irlanda  
• In programma appuntamenti d’arte, cultura, musica ed enogastronomia di territorio
• L’Assessore alla Cultura, Cannistrà: “la riqualificazione del Pozzo di San Patrizio sta dando i suoi frutti in termini di presenze turistiche in continua crescita. Per il Pozzo sono in programma altri interventi per aumentarne la fruizione con nuove tecnologie, didattica innovativa e realtà aumentata includendo anche il Tempio del Belvedere; e poi un collegamento diretto con la Fortezza Albornoz all’interno di un parco culturale posto all’ingresso della Città e dell’Anello della Rupe”
(ON/AF) – ORVIETO – Torna la festa di San Patrizio e del Pozzo di Orvieto. Dal 2017 Orvieto partecipa alle celebrazioni che si svolgono in tutto il mondo con il Global Greening illuminando di verde il suo monumento simbolo: così come Trafalgar Square a Londra, l’Empire State Building a New York, la statua del Redentore a Rio de Janeiro, il Colosseo a Roma e la Torre di Pisa.
Lo scorso anno è stata l’occasione per affrontare e cercare di comprendere in un convegno e con l’aiuto di studiosi e comunicatori il legame tra il “pozzo della Rocca”, il Purgatorio grande invenzione del medioevo e la storia del Santo patrono d’Irlanda. 
Nel 2019 il contesto sarà quello della tradizione letteraria e artistica italiana che, come il Pozzo di San Patrizio, è patrimonio dell’umanità e fa conoscere il nostro Paese nel mondo.

Si inizia sabato 16 marzo con Massimo Seriacopi, dottore di ricerca in Filologia Dantesca presso l’Università degli Studi di Firenze, per un viaggio attraverso il Purgatorio dantesco nella straordinaria ambientazione della Cappella di San Brizio nel Duomo di Orvieto dove Dante Alighieri è fonte, soggetto e testimone del Finimondo di Luca Signorelli. Un evento eccezionale e inedito con la lettura di alcuni brani del VI canto di quel Purgatorio che nella Divina Commedia trasforma la spaventosa voragine di San Patrizio nella visione del prossimo umanesimo.   
E Umanesimo e Rinascimento saranno al centro dell’appuntamento culturale di domenica 17 con Raffaele Davanzo che farà comprendere il rapporto che lega l’architettura del Pozzo orvietano, esempio unico al mondo, alle geniali invenzioni di Leonardo da Vinci, in omaggio al 5° centenario della morte dell’artista.
 Sabato 16 marzo alle ore 21.00 ritorna poi l’evento al Teatro Mancinelli. E torna l’arpa celtica di Vincenzo Zitello quest’anno insieme a Giada Colagrande, regista attrice e cantautrice, Arthuan Rebis, compositore polistrumentista e cantante, e Nicola Caleo, musicista di tamburo a cornice, per lo spettacolo di “The Magic Door”: musica e videoproiezioni si intrecciano in un viaggio sonoro e visivo di grande suggestione in cui i pianeti, lo spazio, le profondità della terra e dell’uomo, la natura e i suoi elementi si fondono in alchimia con i simboli, i suoni e le parole. 
Prima dello spettacolo, nel foyer del teatro, un brindisi festoso curato dai sommelier di Fisar – Delegazione di Orvieto accompagnerà l’aperi-olio “sapore del verde” proposto da Maratona dell’Olio 2019 per questo evento davvero unico.

Domenica 17 marzo alle 18.00 lo spettacolo va eccezionalmente in scena all’interno del Pozzo di San Patrizio dove Zitello e il trio “The magic Door” proporranno una speciale performance con musica e letture
Per motivi di sicurezza l’accesso sarà consentito soltanto ai primi 100 appassionati che acquisteranno il biglietto. Per tutti gli altri, il concerto sarà godibile in streaming sul sito del Comune.
A seguire, lo spettacolo del Global Greening che in onore del santo patrono d’Irlanda e in collegamento con centinaia di città in tutto il mondo, alle 21.00 accenderà di verde il Palazzo Comunale, la Rocca Albornoz e, naturalmente, il Pozzo di San Patrizio che dalle 19.30 resterà aperto gratuitamente fino alle 23.00. Una occasione per scegliere Orvieto.
Informazioni: tel. 0763.340493 – www.teatromancinelli.combiglietteria@teatromancinelli.it
 
Biglietteria Pozzo di San Patrizio: tel. 0763.343768 – email: orvieto@sistemamuseo.it 
Altri appuntamenti sono quelli di venerdì 15 marzo ore 17.30 a Palazzo Coelli con la conferenza dal titolo “La storia della Fratellanza del Purgatorio di Gradoli” a cura dell’Istituto Storico Artistico Orvietano e sabato 16 marzo presso il Museo “Claudio Faina”, Sezione Civica per la visita gratuita al “Pozzo di San Patrizio” scultura in tufo dell’artista Demo De Angelis.
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“Il rilancio del patrimonio culturale –che in Umbria purtroppo è stato più che mai impegnativo a causa degli eventi sismici, in questi ultimi anni- riguardo ai beni pubblici non è più stato al centro della politica a Orvieto. Si confidava probabilmente – afferma l’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistràdi poter ‘vivere di rendita’ con un ‘pozzo senza fondo’ cui attingere all’infinito. Invece quella rendita, ed è esemplare il caso del Pozzo di San Patrizio, aveva cominciato gradualmente e pericolosamente a diminuire, senza averne sufficiente consapevolezza e senza darne corretta informazione alla comunità. 
L’attuale Amministrazione ha scelto di affrontare il problema e darsi come obiettivo la riqualificazione del Pozzo di San Patrizio che dopo decenni di totale disinteresse è finalmente oggetto di interventi volti a rinnovarne l’offerta culturale. Questo significa passare dai 142 mila visitatori del 2014/15 ai 186.000 del 2018 – o ancora meglio dai circa 600 mila euro di incasso ai 797.000 euro del 2018, ovvero 200 mila euro in più all’anno nelle casse comunali.
Ciò dimostra che investire sul patrimonio rende e il pubblico premia con il numero delle presenze l’impegno dell’Amministrazione e quello della comunità, associazioni aziende e privati che sanno lavorare insieme per promuovere il proprio patrimonio (e non denigrarlo se i bagni, che prima del 2018 non c’erano proprio, per qualche giorno sono fuori servizio per un danno alle fognature esterne!). Emittenti televisive e stampa da tutto il mondo hanno riscoperto il Pozzo di Orvieto e a ritmo continuo richiedono di effettuare riprese e programmi, ultimo il caso della famosa trasmissione RAI ‘Sereno Variabile’ che sarà qui nei prossimi giorni”.
“Sono numeri importanti questi e sono fatti – aggiunge – e sono già in aumento ma potranno crescere ancora di più con l’intervento che verrà avviato a fine marzo per potenziare la fruizione con nuove tecnologie, didattica innovativa e realtà aumentata includendo anche il Tempio del Belvedere, area archeologica nel centro della città che torna finalmente all’attenzione e che speriamo possa ri-animarsi in collaborazione con i musei e le istituzioni competenti. 
Inoltre con il progetto ‘Rupe-Valle’ finanziato nella strategia Aree Interne, il Pozzo sarà direttamente collegato alla Fortezza Albornoz all’interno di un parco culturale posto all’ingresso della Città e dell’Anello della Rupe che ne diventerà il ‘raccordo culturale’. 
Su questi importanti beni si è lavorato con grande impegno per attivare le risorse oggi disponibili: attraverso la strategia delle Aree Interne così come i fondi ministeriali o regionali o Gal, in attesa che i governi si accorgano che nuove misure speciali a lungo termine devono essere messe in campo per sostenere e valorizzare quell’eredità straordinaria che può davvero cambiare il destino dei giovani in gran parte del territorio del nostro Paese, così diffusamente ricco e altrettanto disatteso”. 
“Ma il rilancio del patrimonio culturale – conclude – passa anche per gli eventi, eventi sostenibili e di qualità che valorizzino identità storica e contenuti artistici ma sappiano creare nuove connessioni con la contemporaneità. 
Per il Pozzo di Orvieto, è il caso della relazione instaurata da due anni con l’Ambasciata d’Irlanda il cui santo patrono è titolare, per così dire, del monumento simbolo della Città, oltre al Duomo. Una relazione che porta con sé i temi attuali del viaggio, come moderno pellegrinaggio che unisce spesso ricerca di cultura e spiritualità, e la vocazione all’accoglienza che fin dal medioevo caratterizzò la nostra città. Ma soprattutto, una relazione che con il circuito del Global Greening –evento mondiale che vede monumenti famosi di tante città di ogni continente illuminati di verde in onore di San Patrizio- offre a Orvieto una ribalta internazionale difficile diversamente da guadagnarsi per le iniziative dei piccoli centri italiani in mancanza di una vera politica di valorizzazione a livello nazionale. Il Pozzo di Orvieto è un’opera unica al mondo, una meraviglia dell’architettura rinascimentale, espressione del genio italiano così come le invenzioni di Leonardo da Vinci –a cui quest’anno il programma eventi fa riferimento in occasione del Cinquecentenario della morte-, che non solo merita di essere considerato patrimonio dell’umanità ma merita anche che con responsabilità ne diventiamo tutti orgogliosi e rispettosi testimoni nel mondo. Per questo chiediamo a tutti gli Orvietani specie quelli che si trovano fuori Orvieto di pubblicare una foto del Pozzo e di vivere e condividere gli eventi con i quali lo festeggeremo il prossimo 16 e 17 marzo!”.  
 

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Ultimo aggiornamento
04/03/2019