L’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo, spiega il motivo dei rincari della tassa sui rifiuti
(COMUNICAZIONE) ORVIETO – “In questi giorni stanno arrivando le bollette relative alla Tari con aumenti medi, per gli utenti del Comune di Orvieto, pari a circa il 9% rispetto allo scorso anno. I rincari, che hanno interessato tutti i Comuni dell’Umbria anche con variazione percentuali maggiori, sono dovuti agli effetti del nuovo metodo di calcolo introdotto da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che determina la tariffa in base ai costi effettivi del servizio sostenuti dal gestore secondo i parametri fissati dall’Autorità stessa“. Lo afferma l’assessore al Bilancio del Comune di Orvieto , Piergiorgio Pizzo.
“Su questi costi – spiega l’assessore – hanno inciso i rincari energetici e delle materie prime che hanno fatto lievitare gli importi dei Piani economici finanziari in base al quale i Comuni stabiliscono la tariffa. Va ricordato che la legge obbliga che il costo del servizio sia coperto interamente ed esclusivamente dal ricavato della tariffa. È evidente come il nuovo sistema di calcolo di Arera sia penalizzante sia per i Comuni che per i cittadini come hanno sostenuto oltre 70 sindaci dell’Umbria, tra i quali il sindaco di Orvieto, nella lettera aperta dello scorso aprile con la quale esprimendo le preoccupazione per i continui aumenti hanno evidenziato la necessità di una revisione del sistema. Questo meccanismo, infatti, non solo ha disconosciuto le condizioni del bando per la gestione del servizio, ma ha relegato i Comuni al ruolo di semplici esattori limitandone il margine di azione e ha completamente annullato anche il principio del ‘chi meno produce rifiuti meno paga’ con il rischio di vanificare l’impegno dei cittadini sulla raccolta differenziata“.
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Ultimo aggiornamento
27/09/2024