Umbria Jazz Winter #26 nel calendario dell’inverno musicale italiano ed europeo

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Umbria Jazz Winter #26 nel calendario dell’inverno musicale italiano ed europeo

COMUNICATO STAMPA n. 798/18 G.M. del 13.10.18 
Umbria Jazz Winter #26: L’appuntamento di Orvieto è nel calendario dell’inverno musicale italiano ed europeo  
• L’Assessore alla Cultura, Cannistrà: “l’Amministrazione si è mossa ad ampio raggio per individuare ogni possibilità e non lasciarla intentata. Serve sicuramente una responsabilizzazione della città e dei soggetti che fanno impresa. Non più solo sponsor ma partner responsabili per una partnership tra pubblico e privato” 
• Il direttore artistico Carlo Pagnotta: “Non facciamo polemiche perché Orvieto ha lo stesso appeal di Perugia. Finito il festival chiedo che a gennaio ci sia subito una riunione in vista della 27^ edizione 2019” 
• Il manifesto di Umbria Jazz Winter #26 è firmato da Mauro Tippolotti e va ad accrescere la galleria artistica della manifestazione  
(ON/AF) – ORVIETO – Il cartellone di UJW #26 che si terrà dal 28 dicembre 2018 al 1° gennaio 2019 ad Orvieto, è stato presentato questa mattina a Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, dall’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà, dal Direttore artistico del festival, Carlo Pagnotta e dall’Avv. Gianluca Laurenzi, membro del CdA della Fondazione Umbria Jazz. A fare gli onori di casa il neo Presidente della Fondazione CRO, Gioacchino Messina che ha ribadito “il sostegno dell’ente pubblico economico della città di Orvieto alla manifesrazione” sottolineando che “quest’anno il programma del festival è particolarmente brillante e speriamo che in futuro, un evento di questa importante manifestazione possa essere realizzato anche a Palazzo Coelli che ben si presta ad ospitare momenti culturali di alto livello musicale, come sanno essere in questo caso gli appuntamenti di Umbria Jazz Winter”.
All’Assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà il compito di portare i saluti del Sindaco, Giuseppe Germani impegnato in questi giorni al Forum Internazionale di Cittaslow nella città sudcoreana di Jeonju. “A nome del Sindaco Germani – ha detto Cannistrà – apriamo questa presentazione entrando nel clima di questo evento importantissimo per Orvieto ma anche per tutti i cultori del jazz. 
Come città siamo reduci da un fine settimana che ha visto un grande afflusso di visitatori per la manifestazione ‘Maratona dell’Olio’. Credo sia il segno di un’affezione che lega questo tipo di turismo a città che, insieme alla cultura e al contesto monumentale, sono in grado di offrire eventi sempre nuovi. 
Umbria Jazz Winter è una tradizione che si rinnova a partire dalla sua immagine. Bella e piacevole la sintesi grafica di Mauro Tippolotti che caratterizzata il manifesto di questa edizione. Identificativa e molto efficace la scelta di tornare su un elemento del nostro Duomo come il rosone.
Riguardando il trailer dei 25 anni del festival ad Orvieto celebrati lo scorso anno, avvertimao il sentimento di perfetta unione tra musica, che è più anima che testa, e una città che è riuscita negli anni ad offrirsi in tutto il suo spettacolo di arte e di storia. I luoghi coinvolti in questa atmosfera artistica e musicale rendono e danno qualcosa di unico e particolare che ha affezionato il pubblico”.
“Anche quest’anno – ha proseguito – mettiamo in gioco tutti i beni artistici della nostra città. Il Teatro Mancinelli farà la sua parte e l’Associazione TeMa resta un partner indispensabile.
L’auspicio che mi sento di esprimere è quello di mettere in questa manifestazione tutto ciò che si può portare in dote. 
La Fondazione CRO è partner determinante nel festival orvietano, come lo sono tutti coloro che si sono fatti avanti nell’essere parte di un grande progetto che ogni anno si rilancia e cerca di posizionarsi ai massimi livelli. La base per il fundraising è l’alta qualità del progetto complessivo.  
Da parte dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Germani c’è stato un grande sforzo con una chiamata quanto più ampia possibile, cercando di intercettare sponsor nazionali. Quest’anno abbiamo iniziato a fare call con grande anticipo, pur non avendo ancora il programma artistico. 
Ci siamo mossi ad ampio raggio cercando di individuare ogni possibilità e non lasciarla intentata. C’è una generazione di giovani imprenditori e ristoratori che si sono fatti avanti per essere il tramite con soggetti di alto livello economico. Serve sicuramente una responsabilizzazione della città e dei soggetti che fanno impresa, attitudine che non c’era. Su questo aspetto dobbiamo fare chiarezza e riuscire a creare un gruppo coeso di sostenitori che si rendano responsabili non solo per gli eventi ma anche per il patrimonio artistico. 
Tutto è possibile, laddove si crea una partnership tra pubblico e privato. Non più solo sponsor quindi, ma partner responsabili. Il lavoro è in atto e confidiamo che dia i suoi frutti”.  
“Ringrazio la Fondazione CRO e il Comune di Orvieto. È il quarto anno che partecipo alla conferenza stampa di presentazione di Umbria Jazz Winter perché voglio venire a Orvieto, una perla tra le perle in Umbria, e perché sono legato a questa manifestazione. È l’atmosfera di fine anno, la qualità artistica. È un evento bellissimo – ha affermato l’avvocato Gianluca Laurenziringrazio l’autore del manifesto Mauro Tippolotti, scelta felice di rappresentare (così come a Perugia era stato con Mauro Vallerani) simboli che rendono l’Umbria famosa nel mondo. Orvieto deve fare di più, dal punto di vista economico la situazione è quella che è. Non vorrei arrivare al punto di dire: ‘questa sarà l’ultima edizione’. Ujw è un’esperienza bellissima che va perpetuata negli anni”. 
“Il programma di questa edizione è come per le precedenti di altissima qualità artistica – ha esordito Carlo Pagnotta, direttore artistico della manifestazione – ci sono i quattro trombettisti più importanti d’Italia. Particolarmente attesi Barry Herris, Ethan Iverson, Ben Street, Lewis Nash. Partiamo con due progetti completamente italiani: Giovanni Tommaso con Enrico Rava, Danilo Rea e Roberto Gatto con ‘La Dolce Vita’ e Paolo Fresu, Richard Galiano e Jan Lundgren con ‘Mare Nostrum’. 
C’è un poi di tutto, dal jazz al ritm and blues, tre concerti Gospel: due al Teatro Mancinelli e quello tradizionale della Messa per la Pace in Duomo il giorno di Capodanno”. 
“Sono soddisfatto perché abbiamo passato diverse vicissitudini, ma a questa manifestazione bisogna lavorarci tutti – ha precisato Pagnotta – ho sentito frasi tipo ‘Orvieto è andata avanti per secoli, anche senza Ujw’, dopo 26 anni vorrei non combattere il pranzo con la cena. 
Bisogna lavorarci, ripeto, quello che chiedo è una riunione entro gennaio. Noi il nostro l’abbiamo già fatto. Ad ottobre non si trovano gli sponsor. Mi sento di ringraziare l’ex sindaco Concina. Se nel materiale promozionale c’è scritto Intesa San Paolo è grazie a lui. Andiamo avanti perché qui ad Orvieto ho passato un terzo della mia vita.
Nessuno vuole lasciare Orvieto, ma bisogna fare chiarezza. I problemi legati a una nota gestione della TeMa li stiamo subendo. Non è polemica, è storia. Orvieto merita questa manifestazione. Questo Festival è nato fortunato, buttarlo a mare sarebbe da incoscienti. 
A breve inizieranno le prevendite. Finito il festival chiedo che a gennaio ci sia subito una riunione. Se i conti non tornano, il Comune deve coprire il piatto come aveva promesso alla TeMa. Orvieto ha lo stesso appeal di Perugia. Non voglio fare più polemica, ma andiamo avanti bene. Basta riunioni. A gennaio ci deve essere quella della 27esima edizione”.
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L’appuntamento di Umbria Jazz Winter ad Orvieto è nel calendario dell’inverno musicale italiano ed europeo
L’edizione di quest’anno è il momento clou di un 2018 in cui l’Umbria ha molto da offrire ai suoi visitatori: ospitalità, arte, eventi, buon vivere, cultura, ed Umbria Jazz Winter oltre che per la buona musica si pone ancora una volta l’obiettivo di fungere da traino per tutto il territorio. 
Umbria Jazz è un sistema di eventi, in Umbria e all’estero, che veicola immagine, promozione, indotto economico. Per quantificare iniziativa del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia e del Master in International Business and Inter-Cultural Context dell’Università per Stranieri (di Perugia) è stata realizzata quest’anno una ricerca universitaria sulla ricaduta sul territorio dell’edizione estiva 2018, da cui è emerso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un impatto generalmente più che positivo in tutti i parametri esaminati: dalla occupazione delle camere di albergo (omogenea per tutte le tipologie, da una a cinque stelle) alle visite nei principali musei cittadini, dai biglietti emessi dai sistemi di trasporto da e verso il centro storico fino al volume di affari degli esercizi commerciali, alla visibilità nei social e nella comunicazione in Rete più in generale. 
Sempre quest’anno Umbria Jazz ha ricevuto il Premio Speciale Targa Mei Musicletter, riservato quest’anno al “Miglior festival musicale italiano” ed è stata ufficialmente inserita dal Forum Intergovernativo Italia Cina e dall’Ambasciata Cinese a Roma tra le eccellenze italiane protagoniste degli scambi culturali tra Italia e Cina, anche grazie  al lavoro della Fondazione Italia Cina. Riconoscimento che stimola a mantenere e consolidare la presenza del festival all’estero; in tal senso la Cina esprime una forte domanda di cultura  occidentale e in particolare italiana.
Proprio in Cina nella prima settimana di ottobre, Umbria Jazz è stata ospite speciale, con un cartellone con artisti italiani e americani, all’HB Town Music Festival di Changsha, riscuotendo grande successo di pubblico. 
Il 21 novembre prossimo, nell’ambito dell’iniziativa della Regione per promuovere l’Umbria e le sue eccellenze in Canada, Umbria Jazz sarà presente a Montréal, una delle capitali mondiali del jazz, con una performance di Danilo Rea.  

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Ultimo aggiornamento
23/10/2018