Umbria preadotta nuovo piano sanitario regionale. Pone “la salute al centro”

Data:

Umbria preadotta nuovo piano sanitario regionale. Pone “la salute al centro”

COMUNICATO STAMPA (di pubblica utilità) n. 920/21 G.M. del 17.11.21 
Preadozione nuovo piano sanitario regionale collegato all’ambito socio-sanitario per la centralità della salute
(ON/AF) – ORVIETO – In data odierna la Giunta regionale ha preadottato il Piano sanitario 2021- 2025 dell’Umbria che avvia l’iter di partecipazione fino all’approvazione definitiva da parte dell’Assemblea legislativa. 
Lo comunica una nota d’agenzia di Palazzo Donini anticipando le peculiarità del piano che ha un titolo: “Umbria, la salute al centro” che recepisce le modifiche innovative introdotte dal decreto ministeriale n. 70 del 2015 e che, oltre al sistema sanitario, stabilisce il collegamento con l’ambito socio-sanitario (a cui sono dedicati gli ultimi 5 capitoli), con l’obiettivo finale di migliorare le prestazioni erogate in ambito socio-sanitario, in particolare quelle legate ai Livelli essenziali di assistenza.
La principale novità introdotta riguarda la diminuzione del numero dei distretti sociosanitari, che da 12 diventeranno 5 “non una penalizzazione visto che i distretti saranno inglobati pur mantenendo la loro identità” è precisato nella nota dell’Assessorato regionale mentre le aziende ospedaliere rimarranno 2 come 2 resteranno le aziende sanitarie territoriali (ma questa decisione spetta al Consiglio regionale). 
I fondi del PNRR – fa sapere la Regione – verranno utilizzati anche per la revisione e l’implementazione della rete territoriale, privilegiando la costituzione di Case e Ospedali di Comunità prioritariamente attraverso la riconversione di strutture esistenti, tenendo conto della distribuzione demografica della popolazione ed a seguito di processi di concertazione.
Tra le novità ci sono anche l’introduzione di servizio di verifica sia contabile che tecnico scientifico e la Commissione regionale per la valutazione degli investimenti che stabilirà l’opportunità degli acquisti per importi superiori a 200 mila euro. 
“Storicamente – riferisce ancora la nota della Regione riportando alcuni stralci del Pianoil sistema di welfare umbro si è sviluppato su filiere parallele, separate per competenze (sociale, sanitario, educativo, scolastico, lavoro, etc.), incentrate sulla logica del bisogno e sull’offerta di risposte diversificate per categorie, aree di intervento, età delle persone, livelli di gravità. 
Porre al centro della programmazione regionale i bisogni dei cittadini ed i loro diritti impone un suo ripensamento fondato sul protagonismo della persona, considerata nella sua unitarietà. 
Di fronte a bisogni sempre più complessi e articolati, anche a seguito dell’emergenza Covid 19, è necessario rafforzare la governance complessiva, puntando sull’integrazione delle politiche, dei servizi, degli interventi, delle risorse e sulla valorizzazione del capitale relazionale, al fine di accrescere la qualità della vita nelle comunità locali. 
Obiettivo strategico della nuova programmazione regionale è quello di superare l’attuale frammentazione e settorializzazione, attraverso un rafforzamento della programmazione integrata, del monitoraggio e della valutazione.
Il consolidamento ed il rafforzamento dell’integrazione sociosanitaria si inserisce, quindi, in un percorso virtuoso volto ad evitare duplicazioni di interventi, ad un uso più efficiente ed efficace delle risorse professionali e finanziarie, alla prontezza, appropriatezza e continuità delle risposte a vecchi e nuovi bisogni puntando, nel contempo, sulla prevenzione.
Per meglio orientare l’attuazione di politiche volte ad incentivare pratiche di innovazione sociale si rende necessaria una revisione dei percorsi di autorizzazione e di accreditamento delle strutture operanti nel sociale, con particolare riferimento alle prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, cioè tutte le attività che hanno l’obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno. 
Gli ambiti del sociale e del sanitario, seppur distinti per settori di attività, andranno riallineati entro un quadro di integrazione e innovazione, così come anticipato nel documento del 2020 ‘Riorientare l’azione regionale nelle politiche sociali in Umbria. Il monitoraggio e valutazione del nuovo Piano Sanitario Regionale sarà caratterizzato da un sistema di misurazione delle performance che prevede una valutazione iniziale, una valutazione in itinere ed una finale
Il primo passo verso una sanità migliore, costruita attorno alle reali esigenze della popolazione, è quello di rendere evidenti e comprensibili le novità apportate dal Piano sanitario”.

Ulteriori informazioni

Ultimo aggiornamento
17/11/2021