“Venere” di Cannicella torna al Museo “Claudio Faina” di Orvieto a conclusione della mostra “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna” di Bologna

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“Venere” di Cannicella torna al Museo “Claudio Faina” di Orvieto a conclusione della mostra “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna” di Bologna

COMUNICATO STAMPA n. 849/20 G.M. del 25.11.20
La “Venere” di Cannicella torna al Museo “Claudio Faina” di Orvieto dopo l’esposizione alla mostra “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna” a Bologna
(ON/AF) – ORVIETO – La statua della “Venere” di Cannicella sta per tornare nella sua sede espositiva originaria, quella della sezione civica del Museo “Claudio Faina” di Orvieto, dopo aver rappresentato la fase etrusca della Città di Orvieto nell’ambito della mostra “Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna” allestita negli spazi del Museo Civico Archeologico di Bologna, chiusa al pubblico da alcuni giorni.
Lo comunica la Fondazione per il Museo Claudio Faina nel sottolineare che la statua è stata la testimone principale della rilevanza di quell’importante periodo della storia di Orvieto all’interno di un evento che ha costituito la più importante esposizione dedicata alla civiltà degli Etruschi svoltasi negli ultimi venti anni in Italia, nell’ambito della quale sono confluite centinaia di opere provenienti da numerosi musei europei per illustrare le vicende della civiltà etrusca e gli sviluppi della loro arte. Un contesto in cui, in considerazione della sua storia, non poteva mancare Orvieto, l’etrusca Velzna.
La scultura, realizzata in marmo dell’isola di Naxos (con parti in marmo pario) e databile tra il 530-520 a.C., fu rinvenuta nell’area sacra di Cannicella, ai piedi della Rupe, raffigura una divinità femminile: tradizionalmente è considerata una Venere, ma probabilmente rappresenta invece una divinità legata alla fertilità e alla rinascita.  
Il prestito – fa sapere la Fondazione Claudio Faina – ha rappresentato una occasione ulteriore per promuovere la Città di Orvieto ed il suo territorio attraverso una delle sue eccellenze. E’ in quest’ottica che la Fondazione ha impostato il programma delle iniziative culturali che accompagneranno la ripresa delle attività.

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Ultimo aggiornamento
25/11/2020