COMUNICATO STAMPA n. 112/22 G.M. del 18.02.22
Comune di Orvieto dà il via ad iter gara europea per gestione integrata di Teatro Comunale “L. Mancinelli” – Palazzo Capitano del Popolo – Servizio di informazione e accoglienza turistica
(ON/AF) – ORVIETO – E’ avviato l’iter della gara europea per l’affidamento in concessione della gestione integrata del teatro Mancinelli, del Palazzo del Capitano del Popolo e del servizio di informazione e accoglienza turistica. Il procedimento fa seguito alla recente approvazione in Consiglio Comunale del bilancio di previsione pluriennale 2022-2024 e all’approvazione da parte della Giunta dello schema del capitolato di gara.
Nello specifico i servizi richiesti, per quanto attiene al Teatro, riguardano l’organizzazione e la gestione delle attività culturali compresa la stagione teatrale, proposta dalla direzione artistica scelta dal Comune di Orvieto, la gestione tecnica, la manutenzione ordinaria, la gestione del bar interno, tutti gli aspetti amministrativi e contabili e la comunicazione.
Per quanto riguarda il Palazzo del Capitano del Popolo la programmazione, organizzazione e gestione di eventi e iniziative di carattere socio-culturale, turistico, educativo, commerciale e promozionale, la gestione tecnica e la manutenzione ordinaria, la comunicazione e il marketing finalizzato anche ad attrarre turismo congressuale.
Per l’Ufficio turistico, infine, la concessione riguarda in particolare il servizio di front office del Comune di Orvieto e dei 12 Comuni del comprensorio e il supporto amministrativo all’Ente per le attività del settore.
L’impegno economico del Comune di Orvieto ammonta complessivamente a 295mila euro annui. La durata della concessione è stabilita in 6 anni, eventualmente rinnovabili per altri tre, a partire dal 1° giugno 2022.
Il bando europeo, aggiudicato secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, attribuisce fino a un massimo di 30 punti per l’offerta economica e fino a un massimo di 70 punti per l’offerta tecnica. Quest’ultima sarà valutata in particolare sulla qualità e articolazione della programmazione culturale/artistica, dei partenariati con soggetti culturali del territorio, del piano gestionale e organizzativo, del piano di promozione e comunicazione, sponsor e partnership, della politica tariffaria e delle agevolazioni.
“La gestione integrata di questi importanti asset della città – spiega il Sindaco e Assessore a Turismo e Cultura, Roberta Tardani – consentirà un razionalizzazione dei costi e soprattutto un miglioramento dei servizi garantendo finalmente al Comune uno strumento operativo e coordinato per integrare concretamente le politiche culturali e turistiche le cui linee di indirizzo restano in capo all’amministrazione”.
“In particolare per quanto riguarda il Teatro – prosegue – la stagione sarà concordata tra gestore e Comune su proposta del direttore artistico che sarà nominato direttamente dall’Ente. Il Comune, come non avveniva in passato, avrà inoltre a disposizione 60 giorni all’anno per le iniziative e i progetti dell’assessorato alla Cultura tra i quali, ad esempio, Umbria Jazz Winter, Spazio Musica, Orvieto Musica, il Festival del Piana del Cavaliere, l’Orvieto Cinema Fest. In aggiunta a questo il gestore dovrà programmare e organizzare una proposta culturale extra stagione articolata su almeno 30 giornate all’anno di apertura al pubblico che dovranno quindi vitalizzare l’attività del Mancinelli”.
“Anche sul Palazzo del Capitano del Popolo – aggiunge il Sindaco – il Comune avrà la disponibilità della struttura per i propri progetti culturali per 30 giorni all’anno mentre il gestore, oltre all’ordinaria attività di affitto delle sale e delle strutture per eventi, manifestazioni e congressi, dovrà presentare annualmente un proprio calendario di almeno 10 iniziative. Sui servizi dell’Ufficio Turistico arriverà la vera svolta. Con questo bando, come abbiamo sottolineato negli incontri avuti con le associazioni di categoria, non appaltiamo certo la politica turistica e la promozione la cui regìa e gestione rimane saldamente in mano all’Ente ma affidiamo il front office e implementiamo e miglioriamo i servizi offerti al turista/visitatore. Innanzitutto questa nuova forma di gestione garantirà l’ampliamento dell’orario di apertura al pubblico che sarà dalle 9 alle 17 da novembre e marzo e dalle 9 alle 19 da aprile e ottobre e potrà essere ulteriormente prolungato in occasione di manifestazioni di notevole importanza per la città. Ma soprattutto il front office sarà potenziato con una serie di attività aggiuntive di co-promozione e co-marketing. Tra questi la prenotazione dei servizi turistici, la vendita di prodotti che valorizzano le eccellenze del territorio, bookshop, visite guidate e tematiche, vendita di servizi attivati direttamente o in accordo con l’amministrazione, vendita dei biglietti per gli eventi culturali della città e la vendita di Orvieto Carta Unica. Al nuovo ufficio turistico, tra le altre cose, saranno affidate anche azioni di remarketing, con la creazione di un database utilizzando le informazioni dai canali di promozione turistica della città quali la vendita on line dei biglietti per monumenti ed eventi, e anche l’implementazione e l’aggiornamento del portale di promozione turistica del territorio liveorvieto.com”.
“Questo bando – afferma, inoltre, il Sindaco – è il frutto di un approfondito lavoro di analisi dei costi e delle attività degli ultimi 10 anni, in particolare del Teatro e del Palazzo del Capitano del Popolo, e soprattutto degli effetti della pandemia sul settore, quelli immediati e quelli prevedibili a medio-lungo termine. Una gestione integrata e coordinata, sotto la regìa dell’Ente, che prende atto degli errori e degli scarsi risultati dei precedenti modelli di gestione proposti e che fornisce, tanto al Comune quanto al gestore, un arco di tempo utile e adeguato per verificare le situazioni e sviluppare le condizioni migliori per i servizi. I motivi che hanno portato alla liquidazione della TeMa sono noti a tutti, a partire dagli evidenti limiti della forma associativa che si sono palesati nel momento in cui era diventato necessario ampliare le attività e aprirsi al mercato. Allo stesso modo non ha funzionato nemmeno la gestione del Palazzo del Popolo le cui criticità erano emerse già prima della pandemia. Quello che proponiamo oggi non è tuttavia paragonabile con le situazioni precedenti perché pur mantenendo i costi in linea con il passato si propone un miglioramento dei servizi, ma soprattutto si fornisce una prospettiva di medio-lungo termine per importanti asset culturali della città”.
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