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PR FSE + Umbria 2021-2027

Approvato dalla Commissione Europea con Decisione di esecuzione C(2022) n. 8610 final del 23.11.2022 (CCI 2021IT05SFPR016)

Ultimo aggiornamento: 9 settembre 2025, 09:36

 

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Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+)

Il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) è il principale strumento dell’Unione europea (UE) per investire nelle persone. La sua caratteristica sta nel di porre al centro le persone, contribuendo in modo significativo alle politiche dell’Unione Europea in materia di occupazione, società, istruzione e competenze.

L’FSE+ riunisce quattro strumenti di finanziamento che erano separati nel periodo di programmazione 2014-2020: Il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD), l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile e il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI).

Con uno stanziamento di circa 99 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) rappresenterà uno dei pilastri della ripresa sociale ed economica nell’Europa post pandemia e porterà avanti la sua missione di sostegno alla coesione territoriale, riducendo le disuguaglianze esistenti tra gli Stati membri e le regioni.


“PR Umbria Fondo Sociale Europeo Plus (FSE +) 2021-2027 approvato dalla Commissione Europea con Decisione di esecuzione C(2022) n. 8610 final del 23.11.2022 (CCI 2021IT05SFPR016).

Approvazione delle linee strategiche per la programmazione per l’avvio delle prime quattro azioni dell’Asse Inclusione, obiettivi specifici h) e k), da attuare su scala territoriale a livello di Zona sociale.

In continuità con quanto avvenuto per la programmazione comunitaria 2014-2020 e come indicato nel Programma Regionale FSE+ Umbria 2021-2027, l’Autorità di Gestione (AdG) del PR Umbria FSE+ 2021-2027 è stata individuata nel direttore pro tempore della Direzione regionale, Programmazione, Bilancio, Cultura, Turismo. Per quanto riguarda le azioni dell’Asse Inclusione sociale, obiettivi specifici h) e k), in cui la struttura responsabile è stata individuata nel Servizio Programmazione della rete dei servizi sociali, integrazione socio-sanitaria. Economia Sociale e Terzo settore, in linea con la programmazione 2014-2020, sono state previste azioni su due grandi schemi logici di programmazione che, a sua volta, rispondono alla compresenza di una duplice ratio “sviluppo strutturale/sostegno attuativo”:

  • le azioni a regia centrale, attuate direttamente dalla Regione prioritariamente attraverso l’istituto della concessione amministrativa ex L. 241/90 art. 12, anche attraverso procedure di evidenza pubblica o affidamento a soggetti in house;
  • le azioni strutturate su scala territoriale, a livello di Zona sociale di cui all’art. 265 della l.r. 11/2015 il cui riferimento giuridico si sostanzia nell’Accordo di collaborazione, ai sensi dell’art. 15 della l. 241/90, quale contesto di chiara disciplina di funzioni, compiti e responsabilità fra le parti, dalla programmazione all’attuazione dell’azioni.  In merito alle azioni a regia centrale esse si configurano come interventi che vanno dalla promozione di percorsi di inclusione socio lavorativa, per soggetti in condizioni di svantaggio e/o a rischio di esclusione sociale, attraverso un’offerta integrata di orientamento, accompagnamento e formazione e/o per il tramite di tirocini extracurriculari, percorsi di formazione e riqualificazione professionale rivolti alle persone sottoposte ad esecuzione penale da svolgersi all’interno degli Istituti penitenziari del
    territorio regionale e tirocini in extra-muraria. Inoltre, sono previsti interventi volti alla promozione di progetti da parte degli Enti del Terzo settore (economia sociale) per consolidare e sviluppare sistemi di welfare territoriali innovativi tesi a riqualificare i servizi della rete territoriale o a promuoverne di nuovi, coniugando lo sviluppo locale e il sistema di welfare, nonché progetti volti a promuovere il miglioramento della qualità della vita, della partecipazione sociale attiva e della sicurezza delle persone che invecchiano. Infine, sono previste azioni di sistema a supporto e per la riqualificazione dei servizi sociali.

 

Progetti personali per la “Vita Indipendente” a favore delle persone con disabilità

L’intervento si colloca nel panorama dei programmi di aiuto alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita al fine di promuovere la massima autonomia possibile e l’emporwement della persona diversamente abile attraverso progettualità personalizzate sulla base delle esigenze e delle aspirazioni del singolo, secondo quanto disciplinato dall’art. 1 della Convenzione ONU ed in ottemperanza a quanto statuito dalle “Linee guida sulla vita indipendente delle persone con disabilità”. L’intervento si compone di un progetto personalizzato sulle esigenze del singolo individuo al fine di garantire alla persona con disabilità una piena inclusione sociale, e di un contributo concesso anche alternativamente per:

  • Assunzione di un assistente personale regolarmente contrattualizzato in base alla normativa vigente;
  • La locazione dell’unità immobiliare nella quale è realizzato il progetto per la vita indipendente (co – Housing) sulla base di un    contratto regolarmente stipulato e registrato;
  • I costi relativi agli ausili tecnologici funzionali all’autonomia personale.
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