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"Trasporti, bene la proroga concessa dall'Art ma non rimanga una vittoria a metà"

I sindaci di Orvieto e Chiusi: "I pendolari dei nostri territori continuano a vivere una situazione di disagio con i convogli spostati sulla Linea lenta, Regioni, Ministero e Trenitalia diano risposte alle questioni rimaste appese"

Data :

18 settembre 2025

"Trasporti, bene la proroga concessa dall'Art ma non rimanga una vittoria a metà"
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ORVIETO - "Accogliamo con favore l’annuncio della proroga al 2027 da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti delle deroghe al transito dei treni regionali sulla Linea Direttissima Roma-Firenze ma, ad oggi, non cambia la situazione per i pendolari dell’Orvietano e della bassa Toscana e restano appesi i tanti interrogativi che avevamo evidenziato con la mobilitazione di oltre trenta sindaci nello scorso luglio".

Lo affermano i sindaci di Orvieto, Roberta Tardani, e Chiusi, Gianluca Sonnini, commentando le ultime dichiarazioni del presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti. 

"Come abbiamo detto tante volte - spiegano - i nostri pendolari già vivono la situazione di pesante disagio che tutti gli altri avrebbero vissuto a partire da dicembre se Art non avesse concesso la proroga. Ci sono infatti Intercity e treni regionali, molti dei quali di competenza della Toscana, già spostati sistematicamente tutti i giorni sulla Linea Lenta. Attendiamo quindi di conoscere i dettagli della delibera di proroga per vedere se avrà effetti immediati anche su questa situazione altrimenti si tratterebbe solo di una vittoria a metà che rischia di distogliere l’attenzione dai problemi di questo territorio ma soprattutto di penalizzarlo oltremodo". 

"Per questo - continuano - torniamo a sollecitare Trenitalia affinché l’Intercity 598 torni a essere instradato sulla Direttissima, continuiamo a chiedere con forza alle Regione Umbria, Toscana e Lazio di farsi promotrice di una strategia condivisa che preveda l’impiego dei nuovi treni regionali veloci anche sulle tratte che attraversano le nostre comunità e di un confronto con Trenitalia, Rfi e Ministero per un piano di medio-lungo periodo in grado di rafforzare i collegamenti ferroviari. Impegni che avevamo chiesto di inserire nell’accordo di programma tra Umbria e Toscana che dopo il ritiro può dunque essere rivisto, questioni che non vorremmo venissero messe in secondo piano dalla diatriba in corso sulla stazione per l’Alta velocità o rinviate per via della campagna elettorale. Solo così si potrà dare una risposta concreta ai bisogni dei pendolari e rendere i nostri territori più accessibili e attrattivi". 

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025, 13:42

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