Descrizione
ORVIETO - Il piano comunale per il fotovoltaico, il progetto per un impianto eolico sull’Alfina, l’avvio della raccolta differenziata porta a porta a Sugano, l’acquisto di un nuovo scuolabus, la rimessa all’ex Piave del bus turistico, le schermature nel centro storico, la Strategia delle Aree Interne, i pagamenti dell’imposta di soggiorno con PagoPa, la creazione di un Centro per le politiche della famiglia e la complanare.
Questi i temi affrontati nel corso delle question time nella seduta del 13 novembre del consiglio comunale di Orvieto.
Piano comunale per il fotovoltaico
Roberta Palazzetti (Proposta civica) ha chiesto come l’amministrazione comunale intende procedere e con quale tempistiche rispetto al Piano comunale per il fotovoltaico e alla costituzione della Cer dopo l’approvazione della mozione in consiglio comunale lo scorso giugno e i bandi regionali pubblicati.
“Intanto – ha risposto l’assessore all’Ambiente, Andrea Sacripanti - è stato necessario attendere il varo della legge regionale sulle aree idonee e non idonee che è stata approvata a metà ottobre. Nel frattempo abbiamo fatto una ricognizione rispetto agli spazi pubblici su cui si sarebbe potuto intervenire per il posizionamento dei pannelli fotovoltaici. Alla fine le risultanze hanno dato un riscontro abbastanza misero perché, per adesso, abbiamo sostanzialmente due opportunità costituite dai tetti di due scuole diverse ma che sarebbero in ogni caso già inquadrati come impianti per autoconsumo utili eventualmente per la Cer. Ora qual è in realtà invece la sfida su cui stiamo ragionando? Non è tanto prendere in considerazione gli edifici esistenti su cui intervenire o meno, anche perché sarebbe necessaria un'opera di ristrutturazione con spese ingenti da parte del Comune, ma inserire nel piano nuove strutture. Faccio riferimento ad esempio alle pensiline del parcheggio di Piazza della Pace o alla tettoia della tribuna dello stadio, che possono rientrare nel piano del fotovoltaico, ma questo necessita di uno studio molto più approfondito. I bandi, tipo quello regionale, non mettono a disposizione grosse cifre per i Comuni. Per l’entità degli interventi i fondi non sarebbero sufficienti e andrebbero integrati con risorse da parte del Comune. Pertanto c’è una programmazione integrata da mettere in campo. Tutto ciò si ricollega al discorso Cer perché nelle Cer devono entrare necessariamente in gioco gli impianti che non sono soltanto dedicati all'autoconsumo ma che garantiscono una sovrapproduzione di energia per cui ciò che rimane viene messo a disposizione dei soci della Cer. Proprio ieri ci siamo riuniti insieme ai dirigenti del Comune per definire i contenuti dell’avviso che verrà pubblicato a giorni per dotare il Comune di un consulente esperto in materia. Quindi penso che nel giro di un paio di mesi saremo in grado di avere una relazione certificata e sottoscritta da un consulente su cui poter muovere i passi per la costituzione della Cer. Sento parlare di Cer già esistenti che si sono costituite sulla carta ma non sono ancora attive. Ciò significa che è una materia molto complessa e complicata e siccome noi siamo un Comune vogliamo avere la certezza di muoverci in un campo che non è minato ma un campo chiaro e sereno che metta a riparo l'amministrazione e i cittadini di Orvieto”.
Impianto eolico tra Castel Giorgio e Orvieto
Davide Melone (FdI) ha chiesto quali azioni intende mettere in campo l’amministrazione comunale per tutelare il territorio dal progetto presentato per la realizzazione di un impianto eolico tra i Comuni di Orvieto e Castel Giorgio.
“La domanda – ha risposto l’assessore all’Ambiente, Andrea Sacripanti – mi consente di rendere pubbliche le mosse messe in campo dall’amministrazione comunale per fronteggiare l'ennesimo progetto che rischia di minare fortemente l'integrità dei nostri territori. Come sapete è stato presentato un nuovo progetto dalla società Visconti che prevede il posizionamento di otto torri eoliche di cui quattro nel Comune di Orvieto. Ma la cosa che sorprende è che addirittura alcune di queste pale ricadono all'interno dell'aviosuperficie dell'altopiano dell’Alfina. Noi ci siamo mossi subito, come abbiamo fatto per il progetto Phobos e con altri progetti che stridono fortemente con quella che è l'identità, la storia e la natura dei nostri territori, e presenteremo le nostre osservazioni entro il 21 novembre nell’ambito della procedura di Via attivata dal Ministero. Ma qui c'è un problema di fondo. Ogni tot mesi arriva una società che presenta un progetto e poi spetta ai Comuni, che spesso non hanno nemmeno in dotazione degli uffici e degli apparati tecnici adeguati, dover fronteggiare le richieste di questi grossi colossi industriali per difendere il territorio. Dobbiamo chiedere pertanto a chi di dovere, e peraltro siamo anche in grado di poter entrare in contatto con chi ci rappresenta nei luoghi deputati, di rivedere tutta la normativa perché altrimenti noi saremo costretti ogni anno a dover impegnare le nostre risorse e il nostro tempo per fronteggiare questi progetti”.
Raccolta differenziata porta a porta a Sugano
Anna Celentano (Civitas) ha chiesto aggiornamenti sulla partenza della raccolta differenziata porta a porta a Sugano.
“Proprio ieri (mercoledi, ndr) - ha risposto l'assessore all'Ambiente, Andrea Sacripanti - c’è stato un incontro con i residenti e devo dire che è stato anche molto più disteso rispetto a quello iniziale di qualche mese fa perché l’introduzione del porta a porta aveva sollevato qualche dubbio rispetto a chi invece era abituato ai metodi tradizionali di conferimento dei rifiuti domestici. Devo dire che gli abitanti hanno preso di buon grado la notizia che avvieremo la raccolta porta a porta dal primo gennaio e quindi, dalla fine di questo mese, verranno distribuiti i mastelli per il conferimento dei rifiuti. Grazie alla partecipazione della Cosp abbiamo dato anche molte spiegazioni su come vanno differenziati i rifiuti, su quali sono le frazioni, le giornate dedicate. Insomma abbiamo approfondito i vari aspetti di vita quotidiana che ormai interesseranno anche le famiglie di Sugano. Finalmente restituiremo decoro alla frazione, perché il porta a porta ci consentirà di togliere dalla piazza le distese di bidoni che si vedono, e implementeremo inoltre anche i cestini nei giardini”.
Acquisto scuolabus
Gionni Moscetti (Civitas) ha chiesto informazioni sul rinnovo del parco automezzi comunale e in particolare degli scuolabus.
“Proprio in questi giorni – ha detto l’assessore all’Istruzione, Alda Coppola - stiamo procedendo all'acquisto di uno scuolabus di 54 posti che ha anche le pedane per l’accesso dei disabili e questo ci permetterà non soltanto di avere un mezzo nuovo in più ma anche di rispondere alle tante richieste e far sì che tutti i bambini possano usufruirne. Tutto questo rientra in un programma molto più ampio di miglioramento del parco scuolabus comunale a testimonianza dell’attenzione che c’è su questo servizio molto importante e molto sentito”.
Impianto di ricarica bus elettrico all’ex Piave
Federico Giovannini (Pd) ha sollecitato all’amministrazione la documentazione richiesta con un accesso agli atti relativa alla certificazione dell’impianto di ricarica per il servizio di trasporto turistico che si trova in una rimessa all’ex caserma Piave e la relativa certificazione che il locale sia a norma a tutela dei lavoratori.
“Proprio alla luce del ritardo con cui stanno rispondendo al suo accesso agli atti – ha risposto il sindaco Roberta Tardani - ho già sollecitato gli uffici a inviare quanto prima tutta la documentazione che lei ha richiesto”.
Schermature nel centro storico
Massimo Perali (Fdi) ha chiesto aggiornamenti sul progetto delle schermature dei bidoni della raccolta rifiuti nel centro storico a uso delle attività commerciali.
“Come è stato già detto – ha risposto l’assessore all’Ambiente, Andrea Sacripanti - abbiamo liberato nei giorni scorsi dai bidoni dei rifiuti vicolo del Popolo, restituendo decoro a uno dei passaggi pedonali maggiormente utilizzati da cittadini per raggiungere Piazza del Popolo. I contenitori sono stati spostati in Piazza Mazzini, in un luogo più appartato, meno frequentato e meno visibile. Ora siamo in grado di procedere al posizionamento delle schermature perché gli uffici hanno predisposto il quadro normativo e amministrativo di riferimento. Pertanto, mercoledì 19 novembre alle 15, ho convocato una partecipazione con le utenze interessate a Piazza Mazzini e Via delle Scalette che dovranno dirci se continueranno a utilizzare i bidoni a cielo aperto e quindi ad occupare il solo pubblico oppure provvederanno entro la fine dell'anno a dotarsi di un magazzino secondo i criteri stabiliti dal regolamento comunale. Partiremo quindi dai luoghi più sensibili della città per poi proseguire in questo percorso e coinvolgere anche le altre utenze della città per completare il progetto schermature entro la fine del prossimo anno. Relativamente a Piazza Mazzini posso dire inoltre che, unitamente all'assessore Pizzo, stiamo lavorando a una riqualificazione complessiva dell'intera area. Abbiamo già dato incarico a un professionista esterno di farci un progetto che parte dal rifacimento del manto, dalla riqualificazione della struttura e da tutto quello che insiste all'interno di quello spazio”.
Strategia Area Interna Sud Ovest Orvietano
Matteo Panzetta (Civitas) ha chiesto di sapere quando partiranno gli interventi previsti nella Strategia dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano che per il Comune di Orvieto riguardano in particolare la Casa della Cultura e la galleria di Palazzo dei Sette.
“La Strategia è stata approvata – ha risposto il sindaco Roberta Tardani - e sono in corso tutte le procedure per la sottoscrizione della convenzione con la Regione. Una volta sottoscritta la convenzione verranno sbloccati i fondi e quindi saremo in grado di partire con i progetti, immaginiamo nei primi mesi del 2026. Per Orvieto, dal punto di vista strutturale, abbiamo finanziati sia la Casa della Cultura sia la riqualificazione completa dell’atrio di Palazzo dei Sette, oltre a tutti i progetti che riguardano sociale, inclusione, cultura, formazione che sono inseriti all'interno della Strategia e riguardano tutti i 19 Comuni dell'Area interna”.
Imposta di soggiorno
Evasio Gialletti (FI) ha chiesto chiarimenti circa l’introduzione del versamento dell’imposta di soggiorno da parte degli operatori attraverso la piattaforma PagoPa che comporta il pagamento di una commissione.
“Oggi – ha risposto il sindaco Roberta Tardani - i pagamenti per la pubblica amministrazione avvengono completamente con il sistema PagoPa, adesso verificheremo quello che segnala, se è possibile fare una convenzione per evitare il pagamento delle commissioni”.
Centro per le politiche della famiglia
Cristina Croce (Pd) ha chiesto di sapere se è intenzione dell’amministrazione comunale, anche in vista dell'apertura del Cepol di Orvieto scalo, attivare e costituire formalmente il Centro per le politiche della famiglia in maniera da poter usufruire dei fondi che vengono messi a disposizione dalla Regione.
“Abbiamo assolutamente intenzione – ha risposto il sindaco Roberta Tardani - di costituire il Centro per le politiche della famiglia e di accedere a tutte le forme di finanziamento che possano sostenerne le attività. Sarà nostra cura approfondire l'argomento nel momento in cui sarà terminata la struttura di Orvieto scalo e quindi poter costituire non solo strutturalmente ma anche formalmente il Centro, un progetto su cui l'amministrazione ha voluto investire e soprattutto pone molta fiducia rispetto alle politiche sociali che riguardano l'intero ambito della Zona Sociale n.12”.
Complanare
Roberta Palazzetti (Proposta civica) ha chiesto aggiornamenti sulla realizzazione della complanare.
“Cerchiamo di fare un po' di storia. Come amministrazione – ha risposto l’assessore ai Lavori pubblici, Piergiorgio Pizzo - noi siamo arrivati nel 2019. C’era una lettera dell’allora assessore regionale Giuseppe Chianella che destinava al Comune di Orvieto circa 8 milioni di euro per il secondo lotto della complanare, ma di questo finanziamento non c'era nessuna evidenza nel bilancio regionale. Dopo il cambio del governo regionale ci siamo confrontati con l’assessore Melasecche e siamo giunti alla conclusione che 8 milioni di euro non erano sufficienti. Quindi siamo ritornati di nuovo sul tavolo con la Regione per cercare ulteriori fondi che sono stati successivamente stanziati dal Governo Meloni, 12,9 milioni di euro provenienti dai Fondi di coesione sociale. Siamo quindi partiti con la progettazione, per cui c’è stata la necessità di fare prima la variante al piano regolatore, e ci siamo confrontati con la Società Autostrade per definire le distanze corrette del tracciato. Siamo quindi arrivati alla stesura definitiva del progetto del secondo lotto secondo stralcio finanziato con i 12 milioni assegnati. Il tratto finanziato è progettato, il problema è che la Regione non ci sblocca quei soldi se non abbiamo anche il progetto del secondo lotto secondo stralcio. Abbiamo dunque realizzato un primo studio di fattibilità tecnico economica individuando il completamento del tracciato. A novembre 2024 la Regione ha cambiato di nuovo indirizzo politico e non ha accettato il percorso del secondo lotto secondo stralcio che era stato progettato per una spesa di circa 12 milioni di euro. Abbiamo dovuto quindi aggiornare la progettazione concordando con gli uffici della Regione un nuovo tracciato che con la soluzione voluta ha visto lievitare i costi a circa 50 milioni di euro. Il nuovo progetto è arrivato dieci giorni fa e ora siamo in conferenza di servizi. Una volta approvato in conferenza di servizi potremmo partire con l’appalto per la realizzazione del secondo lotto primo stralcio che, come detto, è già finanziato”.
Il ricordo di Monaldo Vittori
Successivamente, in apertura della seduta di Consiglio, in sede di comunicazioni la consigliera Sabrina Mandolini (FdI) ha voluto fare un ricordo di Monaldo Vittori, volontario della Protezione civile del Comune di Orvieto recentemente scomparso.
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Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2025, 14:41