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Il sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani: “La lettura come riscatto sociale e recupero della dignità, la collaborazione continuerà”
(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Si è conclusa il 14 agosto con la consegna dei libri la campagna di donazioni “Dona un libro, apri una porta”, promossa dalla Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” in collaborazione con la Casa di Reclusione di Orvieto, nell’ambito della convenzione sottoscritta tra il Comune di Orvieto e la Direzione dell’istituto penitenziario.
L’iniziativa, nata con l’obiettivo di arricchire la biblioteca interna della struttura di via Roma, ha trovato la generosa partecipazione della comunità orvietana e degli utenti della biblioteca. In circa due mesi sono stati donati 750 volumi che vanno ad ampliare il patrimonio documentario della biblioteca già attiva all’interno dell’istituto di reclusione. Fra i libri donati i titoli più numerosi riguardano opere di narrativa italiana e straniera, fumetti, saggi e testi divulgativi.
La gestione e il coordinamento delle attività della biblioteca interna sono curati dagli educatori, funzionari della professionalità giuridico-pedagogica dell’Amministrazione penitenziaria. Due sono i detenuti volontari che, in squadra con gli operatori della Biblioteca “Fumi” e altri volontari esterni inviati dalla Caritas, stanno lavorando per la registrazione del patrimonio di libri, al fine anche di renderne più agevole la fruizione ai lettori.
“Ringraziamo tutte le persone che hanno reso possibile questo risultato – affermano congiuntamente dalla Biblioteca ‘Fumi’ e dalla Casa di reclusione di Orvieto – offrendo, attraverso i libri, un segno tangibile di vicinanza e fiducia. I volumi che sono stati raccolti riflettono generi capaci di stimolare curiosità, conoscenza e dialogo, e sono utili strumenti per la crescita culturale e personale dei detenuti. I libri donati non sono soltanto pagine da sfogliare, ma vere e proprie finestre aperte sul mondo, capaci di offrire nuove prospettive e occasioni di apprendimento”.
“Il successo della campagna – commenta il sindaco e assessore alla Cultura, Roberta Tardani – conferma il valore della collaborazione tra la Biblioteca ‘Fumi’ e la Casa di Reclusione, attiva anche in altri ambiti, e un impegno condiviso per promuovere la lettura e lo studio come strumenti di crescita, riscatto sociale e recupero della dignità. La sinergia tra le due istituzioni continuerà anche nei prossimi mesi, con nuove iniziative a sostegno della promozione della lettura all’interno del carcere inserite nel progetto ‘Libro, passaporto di vita’ che ha recentemente vinto il bando ‘Città che legge’ di cui il Comune di Orvieto è capofila di una rete di 22 soggetti pubblici e privati”.
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Ultimo aggiornamento: 22 agosto 2025, 12:31