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Turismo e commercio, i primi dati del progetto Cities

Secondo la piattaforma Mobility Analytics di Confcommercio Umbria da gennaio a giugno 2025 sono stati oltre 622.000 i visitatori nel centro storico di Orvieto: Roma e Usa in cima alla lista delle provenienze, il 69% ha una medio-alta capacità di spesa

Data :

30 luglio 2025

Municipium

Descrizione

Il presidente Malentacchi: “Così superiamo inutili strumentalizzazioni e valutazioni parziali”. Il sindaco Tardani: “Un tesoro di informazioni utili a orientare le scelte future” 

(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Un patrimonio di numeri e statistiche sulla mobilità e i flussi turistici che attraversano Orvieto utili a orientare le azioni del “sistema città” sul fronte del turismo e del commercio. Sono i dati della piattaforma Mobility Analytics di Confcommercio Umbria condivisi con il Comune di Orvieto nell’ambito del protocollo relativo al Progetto Cities sottoscritto tra l’amministrazione e l’associazione di categoria.

Il primo report sui dati dei primi sei mesi del 2025 è stato oggetto di confronto e analisi tra i rappresentanti del Comune di Orvieto e Confcommercio ed è stato portato anche all’attenzione degli operatori di settore nel corso dell’ultima riunione dell’Osservatorio sulla tassa di soggiorno. Le statistiche si basano sui dati provenienti dalle celle telefoniche presenti nel punto di interesse – in questo caso il centro storico di Orvieto – e fornisce una panoramica dettagliata delle tendenze di visita, delle provenienze dei turisti e dell’impatto economico sul territorio andando a valutare anche la capacità di spesa del visitatore.

“Finalmente – sottolinea Stefano Malentacchi, presidente di Confcommercio Orvieto – disponiamo di uno strumento capace di fare una fotografia che elimina inutili strumentalizzazioni e valutazioni parziali dei flussi legate ai trend delle singole attività. Utilizzando i dati Cities mi auguro si possano indirizzare nuove politiche urbane e iniziative di sviluppo delle economie di prossimità, con l’obiettivo di implementare azioni di rigenerazione urbana e scongiurare il problema della desertificazione commerciale. Credo fortemente che la presenza e la salute delle attività commerciali incidano direttamente sulla vivibilità, sull’attrattiva e sulla sicurezza della nostra città, oltre che sul valore dei suoi immobili”.

“Questi dati – commenta il sindaco Roberta Tardani – rappresentano un autentico tesoro di informazioni, anche inedite come quelle sulla capacità di spesa, e ci offrono uno spaccato oggi più completo rispetto agli indicatori che avevamo in precedenza. Tutto ciò ci consente di fare un’analisi più dettagliata andando oltre le percezioni del momento, verificare ulteriormente l’efficacia delle azioni fatte sin qui ma anche fornirci indicazioni per orientare quelle future sia sul fronte delle politiche turistiche che del commercio visto che i report ci restituiscono statistiche interessanti anche relative alla mobilità interna. Informazioni che abbiamo messo e metteremo a patrimonio comune degli operatori di categoria per elaborare e costruire insieme i migliori interventi da mettere in campo. Quello della raccolta e dell’uso efficace dei dati – conclude – è infatti solo il primo passo del progetto Cities che ci vede impegnati insieme a Confcommercio in un percorso condiviso sulla definizione di azioni efficaci per rendere Orvieto più competitiva e attrattiva”.

Il report del primo semestre 2025

Secondo i rilevamenti della piattaforma di Confcommercio Umbria, nel primo semestre 2025 sono stati oltre 622.000 i visitatori nel centro storico di Orvieto di cui il 57% stranieri (utenti rilevati nel punto di interesse con Sim estera in roaming) e il 43% nazionali (utenti rilevati nel punto di interesse con residenza effettiva in un Comune esterno alla regione Umbria). A questi – nell’analisi complessiva sulla mobilità – vanno aggiunti anche i residenti, la cui presenza nel punto di interesse è stata stimata mensilmente in circa 11mila unità, i visitatori provinciali, quelli regionali e i cosiddetti “pendolari” (mediamente circa 4.000 al mese), vale a dire gli utenti rilevati nel punto di interesse con abitualità (almeno 20 volte negli ultimi 30 giorni) per un totale di circa 755mila presenze da gennaio a giugno.

Tra i numeri più significativi maggio risulta al momento il mese con maggior affluenza (oltre 149mila visitatori nazionali e stranieri) mentre quello con minore afflusso è febbraio (circa 48mila), il giorno con più visite (utenti che possono accedere anche più volte in un arco di tempo nel punto di interesse) è stato il 1° gennaio (30.900) e quello con meno il 16 gennaio (6.000). Il confronto con l’anno precedente è possibile solo a partire da maggio 2024, data di attivazione della piattaforma. Nel dettaglio il Ponte del 1° Maggio (1-4 maggio) nel 2025 ha fatto registrare un +40% rispetto allo stesso periodo del 2024 con una presenza giornaliera di oltre 20mila persone. Complessivamente nei mesi di maggio e giugno 2025 si registra una flessione intorno al 6% “che si inserisce comunque – rileva il report – in un quadro di flussi turistici e di mobilità stabili e consolidati rispetto al periodo post pandemico”.

Per quanto riguarda l’analisi demografica, elaborata nelle rilevazioni di Confcommercio da maggio ’24 a maggio ’25, la prima città per provenienza dei visitatori italiani è Roma (18%) e a seguire Terni, Viterbo, Perugia, Napoli, Milano, Firenze, Torino, Siena e Bologna. Nella top ten dei visitatori stranieri Usa (30%) e poi Inghilterra, Polonia, Olanda, Sud Corea, Germania, Francia, Austria, Spagna e Svizzera.

Le informazioni socio-demografiche e sulla capacità di spesa contenute nel report riguardano invece solo i residenti in Italia. La maggior parte dei visitatori ha tra i 45 e i 54 anni (24%), segue la fascia 55-64 (22%) e quella over 65 (19%) mentre i giovani tra i 18 e i 24 anni sono il 7%. Il dato sulla capacità di spesa è elaborato incrociando le informazioni sullo strumento/device che si utilizza per connettersi alla cella, la tipologia di contratto ovvero il ricavo medio per utente per mese in servizi di telefonia e il reddito medio familiare della zona di censimento in cui l’utente è domiciliato, e dallo studio emerge che il 53% dei visitatori ha una capacità di spesa alta e il 16% medio-medio/alta. “Questo suggerisce – osserva l’analisi di Confcommercio – che Orvieto è frequentata principalmente da persone con alta disponibilità economica, che potenzialmente apprezzano esperienze culturali, enogastronomiche e di qualità”.

Ultimo aggiornamento: 4 agosto 2025, 12:03

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