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Turismo, i numeri del secondo trimestre 2025: aumentano arrivi e presenze a Orvieto

Da aprile a giugno +8% di arrivi e +12,6% di pernottamenti nelle strutture ricettive della città rispetto allo stesso periodo del 2024, incrementi a due cifre anche per il comprensorio Orvietano

Data :

31 luglio 2025

Municipium

Descrizione

(COMUNICAZIONE) ORVIETO – Aumentano arrivi e presenze a Orvieto nel secondo trimestre 2025. Resi noti dalla Regione Umbria i dati sui flussi turistici nelle strutture ricettive relativi al periodo tra aprile e giugno dell’anno in corso.

In questo arco temporale la città di Orvieto si conferma terza destinazione dell’Umbria e ha fatto registrare un aumento complessivo dell’8% degli arrivi (50.269) e del 12,6% delle presenze (98.056) con un incremento del 4,28% della permanenza media rispetto allo stesso periodo del 2024 (1,95 giorni). Nel dettaglio sono stati  25.696 gli arrivi (+2,9%) e 45.559 (+12,3%) le presenze dei turisti italiani e 24.573 gli arrivi (+14%) e 52.497 le presenze (+12,9%) per quanto riguarda i visitatori stranieri. Cresce la permanenza degli italiani (+9,26%), sostanzialmente stabile quella dei turisti stranieri (-0,93%).

Positivi anche i dati relativi al comprensorio Orvietano con 69.307 arrivi (+12,9%) di cui 39.206 italiani (+11,4%) e 30.101 stranieri (+14,9%) e 143.082 presenze (13,5%) delle quali 67.636 italiani (+13,7%) e 75.446 stranieri (+13,3%). Nell’analisi dei flussi per tipologia di struttura, crescono del 3,7% gli arrivi (26.662) e del 14% le presenze (47.695) negli alberghi e nelle residenze d’epoca. Aumentano del 19,5% gli arrivi (42.645) e del 13,2% le presenze (95.387) nelle strutture extralberghiere.

I dati del secondo trimestre – commenta il sindaco e assessore al Turismo, Roberta Tardani – consolidano una crescita dei flussi turistici nelle strutture ricettive che si sta ormai stabilizzando anche rispetto alle dinamiche emerse nel post Covid. Ma soprattutto si conferma la tendenza positiva relativa alla permanenza e quindi al coinvolgimento dei turisti che arrivano nella nostra città. Tendenza che abbiamo riscontrato anche dalle rilevazioni della piattaforma del progetto Cities sulle modalità di visita. Peraltro l’incrocio e il confronto tra i dati sulla mobilità dei visitatori e quelli sugli arrivi nelle strutture ricettive ci consentono oggi analisi più approfondite ed efficaci. Questo ci deve spingere tutti, istituzioni e operatori di settore, a lavorare insieme e a proseguire sulla strada intrapresa in questi anni non solo della promozione ma soprattutto della valorizzazione del turismo delle esperienze, dall’enogastronomia all’outdoor, che integra e completa l’offerta tradizionale della città d’arte“.

Ultimo aggiornamento: 4 agosto 2025, 12:50

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